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PC@live

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  1. Passo momentaneamente ad una scheda madre SMT 486 PCI, è l’unica che ho, la CPU l’ho messa io, perché volevo ricreare il 486-DX4-100 che avevo anni fa, era leggermente meglio di questo, però tutto sommato recuperando questo, avrei qualcosa di abbastanza simile. Secondo me, questa scheda è stata lavata, ma non è stata asciugata bene, nei chip grandi (chipset e altri), i pin sono molto scuri, e negli zoccoli dei chip cache, noto del verde, per questo motivo, decido di non provarla adesso, lo farò in seguito, dopo aver pulito alcune zone, per questo rimuovo uno dei chip cache L2, per vedere sotto il chip quanto ossido verde c’è (?), in pratica è quasi tutto ossidato, non c’è tanto, ma i contatti hanno un colore scuro e verdastro, invece di essere argentati. Lo stesso chip, ha parecchi pin ossidati, una volta rimosso, procedo a pulirli, per circa metà dei pin, spazzolandoli e carteggiandoli, appare un color rame, invece del color argenteo che hanno normalmente, forse ecco spiegherei il verde da dove sia venuto fuori, volendo potrei farli diventare tutti color rame, e poi stagnarli, in modo da realizzare una sottile placcatura in stagno, non so però se è meglio lasciarli così. Ultimo lavoro eseguito, la lucidatura dei pin dei grossi chip, chip etichettati ALi, hanno un colore molto scuro, penso che non sia stata asciugata bene , e che l’acqua rimasta tra i pin li abbia ossidati, l’unico modo che ho trovato utile per ravvivarli, è passare una sottile carta abrasiva sopra, il risultato finale è decisamente migliore di prima, ho voluto togliere quell’ossido, per evitare che creasse un ponte tra i vari pin, e per evitare che si corrodano e si interrompano. Adesso dovrei lucidare l’interno dello zoccolo cache, più gli altri tre chip che sono ancora da smontare, con la giusta stazione di saldatura, gli zoccoli sarebbero da cambiare, ma per evitare danni inutili, preferisco provare a pulirli con uno spillo , poi controllo se i pin conducono, se è così dovrei preparare la scheda, per l’avvio, ci sono dei jumper che vanno spostati, ma forse per provare, userò una CPU meno veloce, tipo un 486 SX o 486 DX, in seguito se vedrò la schermata BIOS a video, passerei a CPU 486 da 100 MHz o più.
  2. Ho eseguito alcuni test, sulla scheda madre ZIDA 5SVA-E con Cyrix M II-300 (Nero), approfittando delle temperature più fresche, ho eseguito tutti gli altri bench di Phil’s, evidentemente ieri l’avevo fatto scaldare prima di iniziare a fare i benchmark!!! I risultati li metto qui, in modo da poterli confrontare con quelli del Cyrix M II-333@300 che ho sulla scheda madre ACORP, la differenza tra le due schede è minima, diversa VGA e RAM di 32 e 128 MB, poi il resto dovrebbe essere uguale, vedi chipset VIA VPX e SDRAM, faccio notare che avrei potuto usare delle RAM 72 PIN, ma con i moduli che ho disponibili, potrei arrivare al massimo a 64 MB, mentre con le SDRAM arrivo a 128 MB, o persino 256 MB ? (che non ho mai provato). Vediamo i punteggi di Phil’s: 2) 297.3 | 3) 162.6 | 4) 49.8 | 5) 65.7 6) 25.1 | a) 304.86 | b) 79.80 | c) 40.0 d) 18.4 | e) 40.0 In seguito vedrò di andare a recuperare quelli della ACORP, giusto per capire se e quanta differenza ci sia. (?) Attualmente, c’è il BIOS con cui è arrivata la scheda madre, probabilmente è quello originale, penso che lo aggiornerò ad una versione successiva, perché vorrei far riconoscere in modo corretto la CPU, e perché in seguito voglio provare il Cyrix M II-333 usando il multi 4X con FSB 66. Capitolo RAM, ho attualmente 32 MB, molti per DOS, ma potrebbero risultare pochi in Windows, in particolare avendo Windows 98SE, sono sufficienti per funzionare e usare qualche programma, in realtà se ne avessi almeno 64 MB andrebbe meglio, quindi inizio a provare varie RAM PCXXX, con quelle da 64 MB ne legge solo 16 MB, con quelle da 128 MB invece solo 32 MB, con una da 256 MB doppia faccia, il PC non parte si blocca su alcuni codici post, ma con tutte le RAM doppia faccia è lo stesso (capacità inferiore), quindi sembra invalicabile avere più di 32 MB con SDRAM. Tra le RAM che tengo da parte, c’è una SDRAM da 64 MB EDO, a faccia singola, bene provo quella e funziona!!! Quindi deve esserci qualcosa nelle RAM normali, che evidentemente non digerisce, lo stesso problema c’è su una LS i430VX, magari posso vedere se questa RAM EDO viene letta per intero, anche lì. Infine, un ulteriore aggiornamento, guardando i jumper del VCORE, è selezionato il 2.8 V, il PC funziona ma… Dovrebbe essere 2.9 V, questo potrebbe spiegare, perché ogni tanto si verifica qualche problema o blocco , quel 0.1 V in più potrebbe dare stabilità, ed eliminare vari problemi di funzionamento.
  3. Sono tornato al S.7, avevo messo come scheda da provare una ZIDA 5SVA-E, perché c’è un Cyrix M II-300 (233 MHz) e chipset VIA VPX, come configurazione è leggermente diversa rispetto alla ACORP, ci sono 32 MB di RAM, una VGA PCI 3D Labs Permedia da 4 MB, un HD Fujitsu da 4GB, una scheda audio ISA SB chip Vibra, e Windows 98SE. Avviato il PC, con collegato un mouse 🖱 seriale, ho dato uno sguardo ai programmi presenti, ci sono memorizzate alcune immagini di bench, ad esempio BMX, ne utilizzo alcuni, tipo CPU-Z, ma non ho fatto il bench, ho guardato le info sul PC. In seguito ho avviato da Windows, il programma Speedsys 4.70, e ho annotato i punteggi: 167.67 Data Cache L1 64KB - 787.81 MB/s Data Cache L2 512KB - 194.17 MB/s Memory Throughput - 106.83 MB/s Dopo aver chiuso il programma, appare il messaggio che si può spegnere il PC. Da lì in poi, è stato inutile, qualsiasi tentativo di entrare in Windows, e dopo varie prove, decido di scollegare il disco Fujitsu, per collegare l’adattatore IDE CF 40PIN con DOS. In questo modo, posso fare altri bench, in particolare quelli di Phil’s, faccio il 2) e ho 297.3 come punteggio, passo al 3) e ottengo 162.6, con il 4) invece iniziano i problemi, manifesta blocchi o l’uscita dal programma con il ritorno al menù, insomma in effetti è un po’ caldo, ma secondo me non al punto di scottare. Per questo motivo, non credo sia una buona idea, metterci il 333 (263 MHz), ricordo che aveva qualche problema, ma pensavo fosse dovuto al chipset, visto che anche l’altro VPX (ACORP) era più o meno uguale. Magari proverò a fare qualche test, con qualche modifica, cambiando schede o altro, ma non sarei sorpreso se non cambia nulla, una prova che farò sarà il cambio di RAM, ricordo che non riuscivo ad andare oltre i 32 MB, ecco questo è un ulteriore problema che non riuscivo a risolvere, forse magari non avevo RAM adatte, ma credo di averci provato alcune RAM, togliendole da altri PC e di capacità superiore, non ha funzionato perché non ho mai visto più di 32MB, poi potrebbe essere il BIOS a non leggere correttamente, anche la velocità attualmente è sbagliata , il Cyrix M II-300 viene visto come 6X86MX-266. Per questo, potrei rimediare con un aggiornamento, ma se lo farò sarà in seguito, per adesso non è importante che la CPU venga letta in modo errato.
  4. Penso che dovrei riordinare le schede madri da riparare, in modo che siano raggruppate per socket, perché al momento, ho insieme varie schede più o meno recenti, anche se ho scritto il contenuto sulla scatola , e in questo modo riesce più facile trovarle, però appunto se fossero tutte raggruppate per Socket, saprei in anticipo dove cercare . Certo forse si potrebbero ordinare per età, ma secondo me sarebbe più complesso, perché dovrei sapere esattamente di che anno sono, insomma non mi sembra che sia meglio, ordinarle in questo modo. Riguardo le schede madri in riparazione, ho esaminato una Siemens D1115, formato uATX con chipset i440ZX, non c’è audio e video integrato, stranamente in questi formati ridotti c’è almeno uno dei due. Come scheda video si può usare una VGA AGP, credo però che la versione dovrebbe essere 2X, quindi non tutte le VGA AGP si possono usare, in particolare quelle più recenti, ma in alternativa si può mettere una VGA PCI, nel caso in cui non si ha una AGP adatta disponibile. Faccio un breve riepilogo, la scheda madre non si avvia, dando corrente all’alimentatore ATX, si accende un LED arancione, e premendo lo switch Power ON, non succede nulla!!! Questo mi fa pensare che ci sia qualcosa di interrotto, ma guardando non vedo niente di graffiato o bruciato, noto però un quarzo da 14.3X, che è sollevato da una parte, ecco forse è rotto , decido di cambiarlo, non ho ricambi nuovi, ne recupero uno da una scheda madre rottame, la sigla è leggermente diversa, ma decido di usare quello, sperando di risolvere in questo modo. A sostituzione effettuata, metto la scheda sul banco, e aggiungo tutto il necessario per una prova di avvio, incluso la scheda post card ISA-PCI. Provo ad avviare, sperando che parta, purtroppo non succede nulla!!! Ci dovrebbe essere un altro guasto, forse nel circuito di avvio, onestamente non credo che il quarzo sostituito fosse anch’esso rotto , magari avrei potuto provarlo prima di saldarlo, però non saprei come verificarlo, credo possa servire un oscilloscopio, o un tester in grado di leggere le frequenze, tutte cose di cui non dispongo. Quindi anche questa scheda madre, può ritornare tra quelle da riparare, o in futuro potrebbe andare in una scatola , di schede madri da cui recuperare qualcosa, tipo slot connettori o altro verificabile, insomma spero di no.
  5. Sempre sui PC 486 che ho in riparazione, ho una ATC-1411B formato AT Industrial , la scheda ha una CPU saldata della UMC, un U5SX 486-33F, c’è anche la possibilità di saldare un socket 2 o 3, ma bisognerebbe liberare i fori chiusi dallo stagno, inoltre ci sono 4+1 zoccoli vuoti, che servono per la cache e il chip TAG 🏷, forse i chip sono stati rimossi dal vecchio proprietario, onestamente non so se quello TAG 🏷, sia indispensabile per il funzionamento (?), comunque a parte dei danni da ossido, e un paio di SMD mancanti, ci sarebbe da sostituire il banco RAM da 72 PIN, un gancio è rotto. Ho nei giorni scorsi, grattato il verde per mettere a nudo il rame, in seguito dovrei controllare quali piste sono interrotte, e per finire dovrei pulire dentro gli slot ISA, alcuni dei PIN sono ossidati, sarebbe il caso di vedere se si riesce a togliere. C’è qualche lavoretto da fare anche nel retro, in particolare un graffio, dovrebbe essere controllato, per vedere quante piste ha interrotto. Una cosa interessante, è accanto al chip BIOS, c’è la possibilità di aggiungere un regolatore e SMD vari, per alimentare la CPU a tensioni di circa 3V, questo sarebbe utile nel caso in cui ci fosse il Socket, però sinceramente non toglierei mai la CPU UMC saldata, sia perché è immagino più raro, rispetto a quelli normali (da Socket), sia perché dovrebbe essere una CPU migliore degli equivalenti Intel o simili. Riguardo il BIOS, il chip è un DIP28, per curiosità ho visto che chip ha, un ST M27C512, interessante anche perché c’è una finestrella rotonda (trasparente), serve per cancellare il contenuto, forse va prima cancellato e dopo si può riprogrammare, mentre i chip successivi, si potrebbero riscrivere senza prima cancellarli. Il BIOS dovrebbe essere un AWARD, non so che versione, se riuscirò a sistemarla, dovrei capirlo dalla schermata BIOS a video, comunque anche volendo, non posso togliere il chip e leggerlo nel programmatore, per quel formato (DIP28) non ho un adattatore o un supporto, quindi l’unico modo forse sarebbe da floppy , ma anche no, perché dovresti rimuoverlo a caldo, cancellarlo e poi riscrivere.
  6. Dopo aver eseguito alcuni controlli, posso escludere che il problema derivi dal chipset UMC, a proposito la scheda madre è una Power Tech MB457, formato AT Industrial, solitamente queste schede sono vendute con le CPU UMC U5, qui forse in Europa non si potevano vendere tali CPU, però era comunque presente il socket (1 o 2?), in cui inserire i 486 a 5V, non dispone purtroppo di regolatori lineari, per utilizzare CPU 486 a tensione più bassa, se si volevano usare serviva un interposer con regolatori a bordo. Come anticipato, in origine la CPU era una Cyrix Cx486 DX2-80 da 5V, ma era montata su uno zoccolo intermedio, che nel retro ha alcuni PIN collegati tra loro, vedo tre fili sottilissimi di colore diverso, che fanno ponte tra due pin del socket, da quello che so, servono alla CPU Cyrix per la cache, ma quando il PC funzionava, il socket intermedio era stato tolto. Sul fatto che la CPU non funziona, ci sarebbe lo stesso dubbio di prima, cioè se la scheda madre mandata in assistenza, sia stata cambiata con un’altra, in quel caso anche la CPU potrebbe essere stata cambiata (?). La scheda era stata comprata nuova, e quando funzionò era molto veloce, rispetto ad altri 486 DX2-66, malgrado questa scheda non ha la cache L2, è anche vero che in quel periodo, era molto diffusa la cache fasulla, per cui averla o meno era lo stesso, cioè se non erano chip cache reali, le prestazioni erano paragonabili. Magari però il FSB a 40 MHz invece di 33, poteva far funzionare più velocemente le schede, come VGA ISA avevo una Trident 8900 da 1 MB, tutto sommato non male per uso DOS, con Windows 3.1 solo ad alta risoluzione si vedeva un po’ di lentezza, ma credo fosse abbastanza normale a quei tempi.
  7. Ho alcuni 486 in attesa di essere riparati, uno è stato acquistato 30 anni fa, ha funzionato solo per un paio di giorni, ed è andato in assistenza un paio di volte, senza che abbiano risolto il problema (freeza poco dopo l’avvio), l’ho conservato, e parecchi anni fa, ho provato a riaccenderlo. Sinceramente non saprei se la scheda madre tornata dall’assistenza sia la stessa che avevo mandato, cioè se mi abbiano cambiato scheda madre con un’altra (?). Facendo le prove di avvio, ho provato la CPU in un altro PC, ed era guasta, mettendo quella funzionante, ho visto la prima schermata BIOS a video, e poi si è bloccato, ogni tentativo successivo non ha mostrato più nulla. Aggiorno l’attuale configurazione, al posto del Cyrix DX2-80 (5V) montato su un socket intermedio, ho provato altre CPU, con un AMD DX2-66 ho visto sul video la schermata BIOS, poi un Intel DX-33 e infine un SX-25. Le RAM sono da 30 PIN, quattro da 1 MB ciascuno (chip NEC 2+1), in questa scheda però è possibile utilizzare anche una RAM a 72 PIN, oppure entrambe i tipi. Sul manuale cartaceo, ci sono varie combinazioni, in quelle da 30 PIN, ci sono degli strani moduli da 512 KB e da 2 MB, ma potrebbe essere un errore di traduzione (almeno credo), e tutti i jumper sono impostati correttamente. La scheda madre è ancora quasi come nuova, c’è solo una leggera polvere, osservandola noto una traccia in zona batteria , ossidata verde, dovrò indagare per capire dove va, vedo che passa sotto il chip BIOS, magari potrebbe essere lì il problema (?). Purtroppo andrà grattata, per far apparire il RAME sottostante, per fortuna la garanzia è scaduta, dal 01/1996! Se trovo una interruzione, potrebbe essere risolto il problema del mancato avvio, per il problema originario, non credo sia stato causato dalla CPU Cyrix, che magari iniziava a guastarsi, perché con l’AMD è successo ancora ️
  8. Nel 486 DX2-66 riparato qualche giorno fa, durante la ricerca delle piste interrotte, ho visto che una in qualche modo era collegata ad un quarzo, questo problema era il motivo più rilevante, per cui la scheda post restava fissa su — —, ecco quindi, viene il sospetto che altre schede madri, con la stessa assenza di codice post, abbiano un quarzo non alimentato o scollegato. Per esempio su un paio di S.7, già mi piace molto questo Socket, all’avvio non visualizzano altro che — —, vedo che ci sono due quarzi, uno da 14.x e uno da 32 circa, anche se uno è in KHz e l’altro invece in MHz. Essendo schede in formato AT, non hanno la funzione per l’avvio tramite pulsante, anche se quelle più recenti, a volte avevano entrambe i connettori (AT e ATX), quindi quando si accende l’alimentatore la scheda dovrebbe partire Inoltre se si accende, ma non scorrono i codici post, questo escluderebbe problemi di alimentazione, perché in caso di corto dovrebbe spegnere l’alimentatore, ricordo anni fa che i due connettori AT furono inseriti a rovescio, e l’alimentatore non avviò la scheda madre, salvandola da una brutta fine. Giusto per curiosità, ho tra le zampe la Chaintech 5TDM2 M101 190, che non fa nulla, ho localizzato i due quarzi, uno è abbastanza vicino al chip BIOS e al SB, l’altro invece è tra il chip TAG e il generatore di frequenza, un ICS 9148BF-04, mi chiedo se basti misurare il voltaggio sui PIN, oppure se c’è un sistema abbastanza semplice, per rilevare un guasto, ad esempio il provadiodi (???) del tester? In questa scheda però, avevo intenzione di sostituire tutti i condensatori elettrolitici grandi, da 1500 uF 6.3V, c’è ne sono una dozzina a marchio G-CAP, la qualità non sarà eccezionale, a vederli sembrano in buone condizioni, ma sostituirli spero non sia inutile, non vorrei sprecare tempo per niente. Avevo provato a riscrivere il Chip BIOS, non sembra che sia cambiato niente, però dal controllo del VCORE, sembra tutto OK usando un Pentium MMX. Una prova che non ricordo di aver fatto, è avviare senza RAM, ma con la CPU, lo speaker dovrebbe fare alcuni beep, se invece non li fa, significa che il BIOS non si avvia (?). Ipotizzo. Ecco queste sono le prove che magari farei, nei prossimi giorni, volendo potrei provare delle SIMM 72 PIN, ma trovo più comodo usare le SDRAM PCXXX, di solito quelle da 32 MB vanno bene in qualsiasi vecchio PC, provandone alcune sarebbe evidente che il problema è qualcos’altro.
  9. Finisco e concludo, le riflessioni sulle RAM 30 PIN. Premesso che c’era un periodo in cui potevi portarne a casa grosse quantità, e che erano abbastanza economiche, e che questo vale in periodi successivi, per le RAM 72 PIN e dopo per le SDRAM, DDR ecc…, direi che oggi rivalutiamo i PC del passato, in che senso? Fino a ieri o l’altro ieri, venivano portati in discarica o semplicemente buttati, PC magari funzionanti, ma che erano considerati vecchi!!! Si perché l’ultima versione di Windows non si può installare, e l’hardware è talmente antiquato che il Windows successivo a quello sul disco HDD, ci mette troppo tempo a caricare, poi non ci sono più gli aggiornamenti automatici da internet, insomma ci ha stufato! Però quei software con cui passavamo intere giornate, sul nuovo PC non funzionaaa! O meglio vanno troppo veloci, e non sono utilizzabili!!! Quindi? Viene fuori che il vecchio PC, avrebbe potuto essere ancora ️ utilizzabile, se avessimo fatto alcuni upgrade. Ad esempio al momento sto lavorando su un 486 DX2-66, ho portato la RAM a 8 MB, aggiungendo altri 4 SIMM 30 PIN da 1 MB ciascuno, però se volessi caricare qualcosa di successivo a Windows 3.1 o 95? La risposta è ci vuole più RAM!!! Già ma con le SIMM da 30 PIN, servono costosi e introvabili SIMM da 4 MB ciascuno, o trovandole quelle da 16 MB ciascuno! È perfetto se non c’è alcun limite di budget, tranne che avendo le necessarie abilità, potremo realizzare le SIMM introvabili e costose, con le proprie zampe , ma ci vuole anche qualcosa da cui partire , non è che dovremo realizzare i chip manualmente , dovremo semplicemente prelevarli da altre RAM che teniamo in grandi quantità, o che magari possiamo procurarci facilmente, ma cosa ci serve? Per prima cosa , dovremo capire che RAM 30 PIN vogliamo ottenere? Si potrebbe prendere quattro RAM 30 PIN da 1 MB (tutte uguali), smontare i due chip da 512 KB, e sostituirli con altri da 2 MB, per realizzare moduli da 4 MB, oppure da 8 MB per realizzare quelli da 16 MB. Un ulteriore vantaggio potrebbe essere, quello di usare RAM più veloce, ad esempio invece da 80ns, si potrebbero usare quelli da 50ns (o da 60ns), forse non ci sarebbe un balzo nelle prestazioni, ma aiuterebbe in piccola parte, se volessimo usare 0WS. Nel video YouTube, per prelevare i chip necessari, usano una RAM da 128 MB (se non sbaglio), o forse da 64 MB, però se il modulo da 128 MB è doppia faccia, i chip saranno uguali a quello di un modulo a faccia singola da 64 MB. Cioè 128 MB con 16 chip RAM, usano gli stessi chip di un 64 MB con 8 chip RAM, quindi il singolo chip è sempre da 8 MB! Cambiando la capacità dei chip, e abbassandola a 2 MB, avremo la possibilità di trovare 16 chip in una RAM da 32 MB, oppure 8 chip in una da 16 MB, in questo caso otteniamo RAM 30 PIN da 4 MB con due chip.
  10. A proposito di RAM auto - costruite da 30 PIN, qui c’è abbastanza, ed affronta e risolve il problema dei 3.3V, insomma non so se sarà economico, però con le necessarie abilità, sia tecniche che elettroniche, ci si può fare le RAM in casa : https://0xcats.net/projects/simmba-16/ Da notare che uno dei due chip di memoria, si occupa di memorizzare i primi 4 bit (0 1 2 3), mentre il secondo memorizza i successivi 4 bit (4 5 6 7), sul discorso capacità del chip, non c’è scritto se è possibile usare ad esempio 2 chip da 2MB oppure 4 chip da 1MB, ma credo che il problema fondamentale sia questo: Un esempio da tenere a mente sarebbe quello dei chip BIOS, sono memorie anche se di tipo differente, nei manuali delle MB si legge la capacità, comunemente può essere da 1 2 o 4 Mbit, ma il file memorizzabile è da 128 256 512 KB, quindi sarebbe abbastanza semplice pensare che nelle RAM funziona allo stesso modo, cioè multipli di 8, che se notiamo corrisponde ai bit del singolo modulo RAM da 30 PIN, non penso sia un caso, anzi… Tornando alla capacità del singolo chip di memoria, vediamo di capire quali sono le capacità dei chip presenti sulle RAM, tenendo a mente, che per comodità userei solo due chip, ma che in realtà se ne possono usare anche otto, quindi: Capacità RAM - Capacità Chip 256 KB - 128 KB 1 MB - 512 KB 4 MB - 2 MB 16 MB - 8MB Da notare che crescono di capacità per quattro volte, ecco forse è dipende dai 4 bit gestiti dal singolo chip di memoria, quindi la capacità dei singoli chip è multipla di 4, che sommata al 4 del secondo chip, fa ancora 8. Quindi, si potrebbe pensare che utilizzando (ammesso che si trovino), chip con capacità intermedie, cioè 256 KB 1 MB e 4 MB, equivalenti ai moduli da 512 KB 2 MB e 8 MB, basterebbe usare due di quei chip, per ottenere quelle rare o introvabili RAM da 30 PIN, usate sui vecchi MAC, che purtroppo sembra non funzionano sui normali PC. Insomma, sembra proprio che per avere più RAM da 30 PIN, ci sono solo due modi : Usare moduli a due chip da 1 4 o 16 MB Usare moduli a otto chip da 1 4 o 16 MB In conclusione l’unica cosa che si potrebbe fare, avendo quantità industriali di chip, sarebbe: Usare quelli di capacità superiore, per salire al gradino successivo. Quindi se voglio RAM da 30 PIN, da 4 MB ciascuno, realizzate in economia, posso procurarmi i chip, smontandoli da altri moduli, oppure se ho 16 RAM 30 PIN da 1 MB con 2 chip, posso smontare i 32 chip, e rimontarli in quattro nuovi PCB con 8 chip, in questo modo ottengo 4 RAM 30 PIN da 4MB ciascuno ! Naturalmente andrebbero utilizzati, lo stesso tipo e velocità di chip, quindi molto probabilmente RAM da 70 ns.
  11. Tornando al 486 DX2-66, Modula Tech 4FLUD-1.0, ho preso a collegare il controller e l’adattatore IDE CF, con la scheda di memoria CF che uso di solito, sono da 256 MB, se il BIOS non riesce a leggere i dati, ci sono 980C 16H e 32S, la capacità è data in automatico inserendo questi valori. Perché funzioni, ci vuole la combinazione giusta, se sui PC più moderni basta collegare alla porta IDE, e lasciare nel BIOS “AUTO”, qui invece ci sono alcune cose che possono rendere tutto molto complesso, e per far sì che funzioni, bisogna fare una selezione, per eliminare un problema alla volta. Per prima cosa, non tutte le schede CF funzionano, può succedere che una da 128 MB non funziona e una da 256 invece si! Da quello che ricordo, potrebbe essere un problema del BIOS AMI, non risolvibile direttamente, sicuramente il BIOS è datato, e potrebbe esserci più di qualcosa che andrebbe corretto (o aggiornato), ma credo sia anche relativamente inutile, fare delle modifiche che in realtà non dovrebbero portare nessuna velocità in più. Consideriamo, che il BIOS è scritto in un chip stravecchio, e non è detto che si possa cancellare facilmente, o che si possa riscrivere ancora una volta.(?) Un secondo problema, potrebbe essere il controller, che con gli adattatori non funziona, mentre con i normali dischi fissi, funziona benissimo. Un terzo problema, è proprio l’adattatore, alcuni specie quelli di basso costo , possono avere problemi a funzionare, magari in un PC vanno bene , mentre in un altro non vanno. Insomma, far funzionare una scheda di memoria, al posto di un disco, può essere più complicato del previsto, in passato avendoci a che fare spesso, ero riuscito a selezionare cosa usare, e cosa invece no.
  12. Tralasciando il discorso sulle RAM da 2MB, che comunque merita un successivo approfondimento, potrei forse pensare a fare (da me), delle SIMM da 30 PIN più capienti, semplicemente copiando un circuito da una (cavia), e cambiando i chip di memoria, con altri di capacità superiore. Naturalmente si potrebbe fare, prelevando i chip da memorie in disuso, che magari si trovano in grosse quantità, per questo credo sia possibile prelevare i chip da SDRAM da 32 MB o 64 MB, dipende se sono doppia faccia o singola, c’è però un problema, che di solito queste RAM funzionano a 3.3V, invece dei 5V dei moduli da 30 o 72 PIN. Per prima cosa diciamo che i quattro banchi da 30 PIN sono a 32 bit, nei 286 e 386SX invece ne servono due perché sono a 16 bit. Ogni modulo da 72 PIN è l’equivalente di quattro RAM 30 PIN, quindi sarebbero a 32 bit, mentre le SDRAM sarebbero a 64 bit. Da quanto ho visto, chi realizza artigianalmente i moduli 30 PIN da 4 MB, usa gli stessi chip che sono sulle RAM 72 PIN da 32 MB, probabilmente sono in commercio nei mercati asiatici, non so cosa costano, ma bisognerebbe chiedersi quanti ne servono? Se vogliamo delle RAM 30 PIN da 4 MB, avremo bisogno di almeno 2 chip X4 (o X8), quindi 8 o 16 chip per riempire il Bank0 e il Bank1. So già che il PCB è in vendita, non so dove, e questo farebbe risparmiare parecchio tempo ⏱, se non costa troppo sarebbero da ordinare almeno 8 singoli pezzi, ma entro un certo budget anche 16 o più, sarebbero utili magari in futuro. Oltre i chip di memoria, servirà qualche condensatore SMD, o condensatori da circa 0.1 uF, almeno questa è la capacità di quelli presenti su delle vecchie SIMM da 256 KB, per ogni chip c’è un condensatore, il costo penso sia abbastanza economico, credo che facilmente si trovino lotti da parecchi pezzi, anche se ho notato che alcune RAM 30 PIN, non hanno alcun condensatore.
  13. Alla domanda se esistono RAM 30 PIN da 2 MB, o meglio se esistevano, la risposta è sì! Ma c’è un mah… Inizio a dire che hanno 4+1 chip, quindi sarebbero 4 chip da 512 KB, invece di 2. Giusto per precisare, esistono RAM 30 PIN da 8+1 chip, il singolo chip è di 128 KB (invece di 512), non so se esistano dei moduli da 2MB con 16+1 chip, credo di no ma potrebbe non essere così. Quindi i singoli chip sono da 128 o 512 KB, non considero quelli più capaci, perché altrimenti dovremmo considerare i moduli da 4 MB e quelli 16 MB. Per cui con due chip si ottengono 256 KB oppure 1 MB, con otto invece 1 MB oppure 4MB, ma con quattro chip si ottengono 512 KB oppure 2 MB, nel caso in cui si utilizzano sedici chip, avremo 2MB e 8 MB! Faccio notare che nonostante la rarità, esistono anche dei moduli da 8 MB, che comunque personalmente non penso siano utili, perché se serve tanta RAM, basta procurarsi quattro SIMM 30 PIN da 16 MB ciascuno, che sarebbe in totale 64 MB, con in più la possibilità di aggiungere se si può ulteriori 64 MB, penso però che quei chipset per 386DX o 486, difficilmente lèggono oltre i 64 MB di RAM, sinceramente non ho mai visto un PC con 64 MB da 30 PIN, figuriamoci uno da 128 MB!!! Comunque, ammesso di metterci sopra le zampe , ed avere quattro RAM 30 PIN da 2 MB ciascuno, potrebbe succedere che se usate sul nostro PC, funzionano??? Non posso dirlo con certezza ma, potrebbero non funzionare, da quello che so attualmente, sono RAM quelle da 2 MB, che vengono utilizzate su vecchi PC Apple, magari sui PC normali, potrebbero funzionare in determinate combinazioni, ad esempio non mischiandole con altre capacità, oppure usando entrambe i banchi (da quattro SIMM ciascuno). Queste naturalmente non sono ipotesi verificate, sono solo idee , e potrebbero non funzionare e basta! Il problema fondamentale è che in quegli anni, i PC con 4 MB o 8 MB, erano una bella quantità, siamo intorno a fine anni 80, i PC più comuni avevano circa 1 MB di RAM, quasi nessuno sentiva l’esigenza di altra RAM, poi con la diffusione di Windows, e la riduzione del costo , iniziò la corsa all’ espansione, ma per i moduli da 30 PIN era troppo tardi , erano stati sostituiti da quelli a 72 PIN, più capienti e convenienti, forse non all’inizio ma in seguito si. Penso che forse per funzionare sui PC, i moduli da 2MB, dovrebbero essere realizzati con il formato 2+1, semplicemente usando singoli chip da 1 MB, ma esistono questi chip? Mistero…
  14. So che avevo detto che per il momento non avrei aggiunto RAM, però siccome dispongo di alcuni moduli simili a quelli presenti, e considerato che averne 8 MB è meglio di 4, ho aggiunto quattro RAM 30 PIN da 1 MB ciascuno, a differenza di quelli presenti, cambia il produttore dei chip, NEC era sui primi 4 MB, Toshiba sui 4 MB usati per l’espansione. Per non creare problemi di compatibilità, ho utilizzato lo stesso tipo di RAM, con chip 2+1, stessa velocità -7 (70ns), e per finire i moduli sono uguali, cioè non ho mischiato RAM varie di altri modelli o produttori, adesso quindi ho 4 MB a chip NEC e 4 MB a chip Toshiba, tutte da 70 ns. Ho già eseguito un test di avvio, fortunatamente funziona, in seguito se volessi testarle, dovrei usare un programma diagnostico, se non erro c’è qualcosa in QTPRO, però comunque dovrebbe essere tutto ok Certo sarebbe stato interessante se avessi utilizzato RAM più capaci, stranamente non esistono quelle da 2 MB, o meglio se esistevano non sono stati prodotti in grandi quantità, un’idea potrebbe essere quella di utilizzare quattro chip invece di due, oppure una sorta di adattatore 2 in 1, cioè che converta due RAM 30 PIN in una, esiste la versione 4 in 1, una rarità e oltretutto era anche pensata per avere i moduli da una parte oppure dall’altra, questo per evitare che si toccassero, e quindi fosse possibile inserirli. Che vantaggi avremo? Beh per una macchina DOS, non c’è troppa differenza tra 8 MB e 16 MB, però tra 8 MB e 20 MB o 32MB, la differenza sarebbe che la RAM massima usata da DOS è di 16 MB, tutto quello che c’è oltre, si può usare come disco RAM, quindi avere un PC con 16 RAM da 1 MB, dovrebbe essere decisamente più economico, di uno con 4 RAM da 4 MB. So che le RAM 30 PIN da 4 MB, realizzate nuove negli ultimi anni, si ottengo prelevando i chip da RAM 72 PIN da 32 MB, trovo comunque strano che non ci sia la possibilità di usare quattro chip da 512 KB invece di due, mentre si può utilizzare due chip da 2 MB, come è strano che si passi da 512 KB a 2 MB, senza che si possano usare (se esistono?) i chip da 1 MB.
  15. Dunque, per quanto riguarda il prossimo PC 486, lentamente sto delineando una configurazione che sia abbastanza equilibrata, niente di eccezionale, ma neanche al di sotto delle possibilità, di un 486DX2-66, inizio con una recente scoperta . Provata la scheda video WD Paradise, stranamente ha emesso alcuni beep, e non si vede nulla a video!!! La scheda era funzionante, perché in altri PC non ha mai dato alcun problema, quindi ho pensato di spostarla nello slot ISA 4, e riprovare e funziona!!! Adesso ho il dubbio che sia proprio lo slot ISA 5 ad avere problemi, così decido di provare la AVGA1 GD5401 inserendola nello slot ISA 4, e avvio il PC, sorpresa funziona!!! Quindi adesso so per certo, che lo Slot ISA 5 non va, è un po’ un problema, ma se riesco a limitare il numero di schede a tre posso usare gli slot ISA 2 e 3, per scheda controller e scheda audio, lo slot ISA 1 invece essendo un 8 bit, può essere usato solo per schede XT. Resterebbero gli slot OLB, leggendo sulla MB, trovo scritto ISA 6 e 7, quindi se i jumper sono corretti, si potrebbero utilizzare in caso di necessità, non so perché lo slot ISA 5 non funziona, però al momento non me ne preoccupo più tanto, posso fare un test di continuità, con il 4, ma penso che perderei parecchio tempo ⏱, e per il momento non è il caso. Direi che dovrebbe essere così: MB 486 ISA-OLB 4FLUD-1.0 CPU Intel i486DX2 66 MHz Cache L1 8 KB (integrata CPU) Cache L2 128 KB (sulla MB) VGA ISA WD Paradise 1 MB RAM 4 MB 30 PIN (4X 1 MB) Controller ISA IDE FDD LPT COM GAME Scheda audio ISA HP AZTECH HDD IDE-CF 32 MB Cisco Systems In seguito penso che porterò la RAM a 8 MB, ma se fosse possibile, aggiungerei altri 16 MB ai 4 attuali, in totale avrei 20 MB, nel caso volessi usare Windows 95.
  16. Dopo aver provato la scheda video ISA con chip GD5401, è risultata non funzionante, in una scheda così essenziale, c’è ben poco da controllare, ma posso fare un tentativo, vedrò se trovo qualche problema, o qualcosa di guasto, eventualmente potrei magari recuperarla, l’alternativa sarebbe smontare tutti i chip, e trasferirli in un nuovo PCB ISA 8 bit, purtroppo non ne ho trovati da nessuna parte, ma almeno uno è stato realizzato (in passato), a parte questo ho scoperto che è una scheda con 256 KB di RAM, è conosciuta in precedenza come ACUMOS AVGA1, ma il chip è stato rinominato da CIRRUS LOGIC dopo l’acquisizione. Per questo motivo, anche in caso di riparazione, la scheda video ISA andrà su PC tipo 386 SX o 286, su un 486 DX preferisco schede video da 1 MB, o al limite anche da 512 KB, a questo proposito, oggi questo genere di schede, sono introvabili, oppure puoi trovare qualche scheda a prezzi non proprio economici, per schede tipo una ET4000 ISA o una S3 ISA, puoi arrivare ben oltre il costo che avevi pensato. Torno quindi alla scheda madre 486, Modula Tech 4FLUD-1.0 ISA-OLB, per prima cosa , leggendo il manuale ho trovato indicazioni sulla compatibilità del OLB, ci sono dei jumper per rendere entrambe gli slot compatibili con ISA, potrebbe sembrare inutile, ma gli slot vicino al chip BIOS tastiera, possono essere usati, solo se le schede hanno il PCB con il solo pettine, molte schede dalla parte del ISA 8 bit, hanno un bordo sporgente, e questo potrebbe rendere impossibile l’inserimento della scheda, perché toccano i componenti sottostanti. Per la scheda video, utilizzerò una ISA con chip WD (Paradise) da 1 MB, in passato mi hanno suggerito di cambiare i chip RAM da 70 ns, con altri da 45 ns, perché dovrebbe migliorare la velocità, sarebbe possibile da fare, solo potendo trovare chip senza spendere troppo, di recente ne ho visto alcuni, ma non da 45 ns, un po’ troppo costosi. Alla fine credo che dovrei prendere in prestito , alcuni pezzi dal 386DX-40 o dal 386SX-33, giusto per essere sicuro del funzionamento, questi PC sono alcuni anni che non li ho più accesi, ma trovando il tempo, si torna facilmente indietro di almeno 30 anni. Ultima cosa , ho fotografato il BIOS, purtroppo non ho idea di quali voci andrebbero modificate, avevo un foglio di appunti, che i miei familiari hanno buttato, penso si possa abbassare i WS della memoria, ma per il resto non saprei che modifiche fare.
  17. Ho trovato un controller ISA per il PC 486, ne ho altri simili ma più datati, per cui ho preferito questo con chip Winbond W83787IF e W83768F, oltre alle seriali e parallela c’è anche una porta Game, insomma a parte la sola porta IDE 40PIN, rispetto ad altri controller, c’è anche la Game inclusa. Diciamo che serve se il PC non dispone di scheda audio ISA (in questo caso), ma siccome ne aggiungerò una, avrò due porte Game, comunque penso non sia un problema averne una in più, anche se credo sia possibile disabilitarla, se si hanno problemi. Non ricordo se in passato, ho provato l’adattatore IDE CF 40PIN, e se in questo controller non ha funzionato, mentre con un normale disco fisso, funziona benissimo. La scheda audio ISA è una HP 5064-2620, con chip AZTECH AZT2320, a parte il formato insolito, spero non sia troppo moderna per quel PC, non vedo alcun connettore per wavetable, significa che magari è integrato, la qualità dei suoni dovrebbe essere superiore ad altre schede senza wavetable. Come VGA ISA, andrei su una Cirrus Logic CL-GD5401-42QC-B, ha due chip di memoria Hyundai HY534256S-10, la memoria totale dovrebbe essere 1 MB, comunque questa scheda video non è mai stata provata, speroche funzioni, ma eventualmente ne metterò un’altra funzionante. Inizierò ad installare una scheda per volta, prima il controller, poi la scheda video, e per ultima la scheda audio, per quanto riguarda il BIOS AMI della 4FLUD-1.0, sono sicuro che abbia il limite dei 512 MB (HDD grandi), ma usando una CF da 64 MB, il problema non si presenta, se invece userei una da almeno 1 GB , dovrei risolverlo, alcuni lo risolvono con una scheda LAN con chip BIOS XT-IDE, non è una cosa che posso fare, perché i chip sono DIP28, se fossero DIP32 potrei programmare un chip, tranne che esistano adattatori DIP32-28, ma non credo.
  18. Adesso che il PC 486 è funzionante, ho dato uno sguardo al BIOS, è come anticipato un AMI (a colori), ed ho visto dalla schermata di avvio, che la scheda ha il BIOS di una 4SLUD-2.0, che non so se sia la stessa scheda madre, oppure una abbastanza simile, teoricamente doveva avere un BIOS 4FLUD-1.0, non so se è stato aggiornato oppure usavano lo stesso BIOS, su schede madri simili.(?) Un’altra cosa , se modifico le impostazioni BIOS, drive HD ecc…, non posso memorizzarle, perché non c’è la batteria , a portata di mano non ne ho, dovrei vedere di metterne una provvisoria, la soluzione migliore sarebbe mettere tre batterie ricaricabili AAA da 1.2V, collegandole in serie otterrei 3.6V, che sarebbe l’equivalente delle batterie usate in fabbrica, naturalmente andrebbero posizionate distanti, in modo che eventuali perdite, non creino altri danni da corrosione. Come BIOS è abbastanza semplice, ci sono le prime tre righe, che portano ad altri sotto menù, la prima è quella classica con le impostazioni dei drive, data e ora, e così via, le altre due invece portano ai valori per memorie, e tutto il resto, cioè ciò che è modificabile da BIOS, oltre questo c’è ben poco, a parte un paio di righe per la formattazione è il riconoscimento degli HDD, una riga per la password, e quelle per l’uscita dal BIOS. Forse sarà necessario collegare il floppy , da lì dovrei formattare la scheda CF, e caricare il DOS, pensavo di usare MS-DOS 6.22 IT, non so se sia la scelta migliore, però rispetto alla 5 o alle precedenti, c’è un programma MEMMAKER (mi sembra si chiami così) che posiziona nel modo migliore, i file caricati all’avvio, aumentando la memoria disponibile.
  19. Dopo il successo con scheda madre 486, adesso devo iniziare a definire la configurazione finale, per il momento va bene così, nel senso che non mi serve più RAM e mi va bene il 486DX2-66, ho altri quattro DX2-66 ma sono tutti VLB, in seguito potrei aggiornare uno o due dei PC VLB, giusto per differenziarli, alcuni hanno il supporto per CPU a basso voltaggio, potrei per esempio realizzare un 486DX4-120 o un 486DX2-80, volendo ho un Intel DX4-100 oppure un AMD 5x86-133 P75, ma queste per il momento, le terrei in attesa di un 486 PCI, che potrei riparare in futuro. Inizierei ad aggiungere un controller ISA, per poter usare un adattatore IDE-CF 40PIN, con scheda di memoria CF, e visto il quantitativo minimo di RAM, potrei usarne una da 64 MB, dove caricare MS-DOS, e se occorre Windows 3.X. Originariamente, i PC 486 non avevano lettori CD , ma venivano aggiunti con un kit multimediale, insieme ad una scheda audio ISA, e inizialmente erano connessi tramite una porta apposita, poi con il passaggio a velocità 4X, passarono alle porte IDE 40PIN del PC. Come scheda video ho un paio di schede ISA, una CL e una WD, entrambe da 1 MB, che andrebbero bene su questo PC, sicuramente se avessi una ET4000 ISA o una scheda da 2 MB, userei quella. Di schede audio ISA, ne ho qualcuna, ma penso di non usare quelle più vecchie, perché le userei su PC 286 o 386, pensavo di utilizzarne una proveniente da un PC HP, ha una forma a trapezio (o triangolo), attualmente non ho idea in che PC era installata, spero non sia troppo moderna, rispetto alla scheda madre. Infine, cos’altro potrebbe servire? Non credo che serva altro, certo sarebbe comodo avere una porta PS/2 per mouse, oppure delle porte USB, ma usando la scheda di memoria CF, si può fare a meno delle porte USB. Una scheda LAN o un modem, potrebbero essere utili, ma non sono indispensabili, se volessi scambiare dati con un altro PC, potrei usare un cavo Laplink, e relativo programma.
  20. Finito poco fa, i lavori sulla scheda madre Modula Tech 4FLUD-1.0, una scheda madre delle prime generazioni di 486, forse probabilmente una delle prime che cercò una strada alternativa, ci sono infatti un paio di slot OLB, alquanto rari e forse esistono un paio di schede video per OLB, non so se sia compatibile con EISA, sinceramente non l’ho capito.(?) Il problema era in tre tracce corrose, in particolare erano i passaggi da sopra a sotto ad avere interruzioni all’interno (?), siccome non dispongo di attrezzatura professionale, ho riparato in modo abbastanza grezzo le piste, esteticamente non sarà il massimo, però ho cercato di realizzare dei ponti , in modo che avessero un impatto minimo, cioè che si vedevano meno possibile, purtroppo ho dovuto aggirare lo zoccolo 40 PIN, perché due piste passavano sotto, ho saldato tre piccoli fili, e ho ripristinato la continuità, per finire ho messo una piccola quantità di colla a caldo, per tenerli fermi, ed evitare che si possano muovere e alla lunga staccare. Finite le saldature, ho rimontato i due chip BIOS, la scheda dispone sia di RAM che di CPU, aggiungo tastiera AT, scheda video ISA (chip WD90C00-JK), e la post card ISA, che uso come speaker , infine poggio sulla CPU un dissi di un chipset, collegato un alimentatore ATX con adattatore AT, monitor e cavi di alimentazione, accendo, e noto nel display della post card un codice, poi iniziano ad apparire altri codici, e si sente il rumore del conteggio RAM (sparito negli anni), infine c’è la schermata BIOS a video e altri beep avvertono che si può premere F1 per entrare nel BIOS, il BIOS è un AMI, del tipo a colori tipico dei PC di quel periodo. Insomma funziona!!! E mi piace molto questo 486, ora dovrei studiare una configurazione ideale, al momento direi che va bene, anche se ha soli 4 MB di RAM, non ho pensato se aumentarli a 8 MB o più. Ecco se volessi portare la RAM a 16 MB, dovrei procurarmi dei costosi moduli da 4 MB ciascuno (30 PIN), c’è persino chi ne ha realizzati da 16 MB ciascuno, ma quattro immagino costino veramente troppo, anche se 64 MB potrebbero fare comodo usando Windows 98SE, mentre con soli 4 MB si potrebbe usare DOS e Windows 3.X, oppure ci sarebbe l’alternativa OS/2 se si vuole usare qualcos’altro.
  21. Prima di iniziare i lavori sulla Modula Tech 4FLUD-1.0, la scheda madre 486 con due slot OLB, ho verificato su TRW l’esistenza di manuali e la presenza di uno o più BIOS. Per prima cosa , mi sembra che sia molto più comune la 4FLUD-1.1, che dovrebbe essere una versione successiva alla 1.0, quindi sono in possesso di una scheda madre prima versione, probabilmente nella successiva sono state fatte alcune aggiunte o correzioni. Sarà interessante , se torna a funzionare, immagino che anche il BIOS possa essere quello originale, non credo sia molto diverso, ma potrebbe differire in qualcosa? Per la riparazione, farò dei ponti con sottili fili elettrici, sarebbe stato meglio, se la traccia era rotta superficialmente, il problema invece è nei fori di passaggio al retro, per cui collegherò la parte superiore a quella inferiore, con dei mini-fili, esteticamente non mi piace molto, ma l’importante è che funzioni, l’estetica si può valutare in un secondo momento, se usare un altro sistema in alternativa ai mini-fili.
  22. Come anticipato, ho riesaminato gli appunti sulla Scheda Madre 486 4FLUD-1.0, la scheda è arrivata completa sia di RAM che di CPU, per la precisione sono quattro SIMM 30 PIN da 1 MB ciascuno, in totale quindi 4 MB con chip NEC, e per una semplice prova di avvio vanno bene (purché funzionano!). La CPU è un Intel 486DX2-66, non c’è il dissipatore, e sulla CPU non c’è scritto che è richiesto, ma per sicurezza ne aggiungerò uno provvisorio, così da evitare che scaldi troppo, e che questo crei problemi. Nel primo tentativo di riparazione, mi sono concentrato sulla parte superiore, un paio di grosse tracce sembravano poter essere interrotte, in realtà malgrado siano abbastanza corrose, non sono interrotte. Avevo in seguito provato a rimuovere lo zoccolo 40 PIN, del chip BIOS tastiera , circa metà delle prese sono un po’ ossidate, e nella parte opposta al pin 1, vicino al - della batteria, copre quattro tracce che andrò ad esaminare Non ho proseguito, per cercare di rimuovere e sostituire lo zoccolo 40 PIN, perché nel retro ci sono piste minuscole, e tentando di togliere lo stagno, penso si possano danneggiare, il PCB mi sembra fragile e lo stagno molto duro. Riguardo le quattro tracce sotto lo zoccolo da 40 PIN, una è più larga, e le altre tre sono di dimensioni medie, misurano circa 0.3 mm, ne ho testato la continuità, ed ho scoperto: Quella larga, malgrado sia corrosa, va bene Le tre medie, invece sono tutte a tre interrotte Guardando a cosa sono collegate, è probabile che dopo aver ripristinato il collegamento, la scheda madre possa mostrare dei codici post, e in seguito una schermata BIOS a video.
  23. Ho provato a sistemare qualche pin della ASUS VX97, cioè del chip. Essendo parecchi e abbastanza sottili, si possono raddrizzare, ma tentando di farli tornare a posto, può succedere che si stacchino da una parte, per cui considerato anche, che oltre a quelli piegati, c’è ne sono altri mancanti, direi che è un lavoro inutile, che fa perdere solo tempo, forse si potrebbe fare se non ci fossero ricambi disponibili. Quindi, ammesso di avere il chip di ricambio, si potrebbe procedere alla sostituzione, senza l’uso della stazione di saldatura ad aria calda, semplicemente spezzando tutti i pin, dopo andrebbe ripulita la zona di saldatura alla MB, togliendo i pin residui, per poter saldare il chip, si potrebbe usare un normale saldatore, facendo attenzione a non unire i pin nelle vicinanze. Questo è quello che potrei fare (?)! A proposito di 486, ho ricontrollato una scheda madre chipset UMC, con slot ISA e due insoliti OLP (Opti Local Bus), in apparenza uguali a slot EISA, sulla scheda c’è scritto 4FLUD-1.0, avevo iniziato le riparazioni, ma non avevo ottenuto progressi, oggi riguardando ho notato tre piste sotto lo zoccolo del chip BIOS Tastiera , che potrebbero essere corrose al punto di non condurre (interrotte?), vedrò se riesco a fare dei ponti , e poi dovrei solo sperare, che non ci sia altro, e avviandolo funzioni !!!
  24. Trovata quella ASUS VX97, con i pin del chipset danneggiati, era proprio tra le schede catalogate ma non l’avevo notata, oggi guardando meglio, l’ho trovata subito. Iniziamo con il dire che non c’è il terzo jumper per il multi, ci sono BF0 e BF1, e da quello che vedo, in questa scheda non era stato previsto, forse è stato aggiunto nelle REV. successive, sulla mia 1.01. quindi non si possono mettere CPU con multi da 4X a 5.5X, tranne con una modifica alla MB, fortunatamente è possibile usare per i K6-CXT il 2X, che viene automaticamente rimappato a 6X. Per i FSB leggo le impostazioni per 50 60 66.6 55 75, con i corrispondenti 25 30 33.3 27.5 37.5 MHz del PCI. Sulla scheda madre c’è scritto per il VCORE, 3.5V 3.4V 2.9V 2.8V 3.2V, ma potrebbe esserci la possibilità di ottenere tensioni inferiori, anche se ha solo tre jumper, e questo potrebbe essere un limite, per adesso non credo serva sapere altro, dato che la scheda non può funzionare. Già perché ha quasi una fila di PIN danneggiati, sul lato verso lo slot ISA, del chip Intel SB82371SB, alcuni sembrano svaniti, il resto è abbastanza piegato, e potrebbe essere sistemato, solo se si è in grado di ricostruire quelli mancanti. Non saprei come si possa danneggiare così un chip, forse cercavano di fare qualche cosa lì vicino, la soluzione più semplice è rimpiazzare il chip con un altro di ricambio, ma sostituirlo non è così semplice, per me è impossibile dato che non ho attrezzatura adatta a fare questo lavoro, però viste le condizioni attuali, potrei iniziare a raddrizzare i pin, e vedere se quelli mancanti, sono collegati a qualcosa, cioè se magari non servono, eviterei lavoro nel cercare di ricostruirli.
  25. Tornando ai PC socket 7, dato che in quello con MB ACORP A-5VIA3P non è possibile utilizzare il Cyrix M II-333GP, perché non funziona stabilmente oltre i 233 MHz, dovrei vedere tra le CPU Cyrix che ho in collezione, se ne ho qualcuna che posso provare, penso di avere il 300GP che avevo messo, prima di cambiarlo anni fa con il 333GP. Chiaramente, eviterei anche le CPU con FSB 75, perché anche a questa frequenza, ho avuto problemi. Forse si potrebbe risolvere, cambiando alcuni componenti della linea dei regolatori, quindi condensatori elettrolitici e i regolatori lineari, ma sinceramente non mi sembra il caso, perché magari si sono rovinati, per un utilizzo a frequenze superiori (più calore ), e quindi se inizialmente risolvo, in seguito potrei ritrovarmi con lo stesso problema, cosa che per la cronaca è già successa con un i430VX e un P200. Riguardo la ZIDA 5SVA-E, ero in attesa di novità riguardo al BIOS, grazie agli amici di Vogons, utilizzerò un BIOS VER: 1.40 corretto, esiste una VER: 1.41 ma ha qualche lieve differenza, sebbene sia in pratica quasi lo stesso. Infine stavo cercando un’altra S.7, che non ho ancora trovato, sarebbe una ASUS VX97, con i pin del chipset danneggiati, per comodità sarebbe da far sostituire, anche se con pazienza e gli attrezzi giusti, si potrebbero sistemare i pin, e ricreare quelli mancanti (eventualmente), che ricordo ha un VRM con regolatori switching, e supporta varie CPU oltre il 3.5X, mi sembra abbia il terzo jumper per il multi da 4X a 5.5X, ma vado a memoria, potrebbe non essere così.
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