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penguin86

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  1. È l'inizio degli anni 80. Nelle sale spopolano i Ghostbusters, La Storia Infinita ed E.T. Per i Goonies e Ritorno al futuro bisogna aspettare ancora un po'. La radio suona Girls Just Want To Have Fun di Cyndi Lauper e gli Iron Maiden rilasciano Aces High. Nelle case degli italiani cominciano a comparire i primi Commodore 64, collegati all'onnipresente TV color in sala, magari litigandosi l'unica entrata RF del televisore con un fiammante VHS. Per il NES, invece, bisognerà aspettare ancora un bel po'. È cominciata la rivoluzione degli Home Computers. I calcolatori non sono più costosissimi ed ingombranti apparecchi riservati ad istituzioni e grosse aziende, ma arrivano nelle case di tutti, in formati compatti e convenienti, a cifre inferiori al mezzo milione di lire. Il software è distribuito prevalentemente su audiocassetta o come listati BASIC da inserire attraverso la tastiera, comprando in edicola i magazines per gli appassionati di home computers. Solo pochi anni prima sarebbe stato impossibile, per gran parte delle persone, procurarsi un computer, tanto che gli appassionati col pallino dell'elettronica tentavano di costruirsene uno. Gli "homebrew computers" (computer "fatti in casa") sono i veri responsabili dell'inizio di questa rivoluzione, con tutta la letteratura collegata, come i capolavori Build your own Z80 computer di Steve Ciarcia, The Cheap Video cookbook di Don Lancaster o la bibbia di programmazione assembly Programming the Z80 di Rodnay Zaks. Ho sempre desiderato poter vivere sulla mia pelle la rivoluzione informatica di quegli anni, ma non ne ho avuto la possibilità: non ero ancora nato, e non si può tornare indietro nel tempo. ... oppure sì? Magari con un po' di fantasia! Immaginiamo di essere un appassionato di elettronica desideroso di avere un computer tutto suo. Immaginiamo di riuscire a procurarci un processore. Magari lo Zilog Z80, progettato dall'italiano Federico Faggin e rilasciato nel '76, superiore in molti aspetti al diffusissimo MOS 6502 che dava vita all'Apple II. Allora, avete voglia di seguirmi in questo viaggio di fantasia che mi porterà a progettare e costruire il: L'idea è quella di progettare e costruire un computer da zero, come avrebbe fatto un appassionato a cavallo tra gli anni 70 ed 80. Ispirarmi alle soluzioni esistenti, ma mai copiare e mai inseguire la compatibilità con qualche sistema preesistente. Questo comporterà che io, che non ho mai toccato l'Assembly, scriva un sistema operativo da zero. Probabilità di successo dell'intera impresa: 0%. Ma il calabrone, che non sa di non poter volare, vola lo stesso :"D Qui Babbo Natale è passato in anticipo, ed ha portato un pacco pieno di... integrati! Ma cosa conterrà la scatolina in cima? Ha 40 pin, ha fatto la storia dell'informatica ma viene prodotto tutt'ora! Molti di voi avranno intuito chi è... ma per gli altri, dovrete aspettare una settimana!
  2. È già così interessante, ma sarebbe estremamente interessante se fosse progettata al contrario: cioè avere sulla parte piccola contenente la memoria l'attacco microUSB e il corpo che esce in USB normale: così potrebbe esser lasciata sempre attaccata senza ingombrare a quegli smartphone e tablet che non hanno la memoria espandibile per mezzo di microSD, come ad esempio i Nexus...
  3. Qui la questione è capire se c'è qualche cavillo legale a cui aggrapparsi, perché il fatto che ti abbiano detto che puoi restituire il portatile ed avere indietro i soldi non ti aiuta... Una cosa che hai dimenticato di dire (ci siamo sentiti prima al telefono ) è che hai dovuto aspettare tre mesi per avere il suddetto computer, per questo sei poco propenso a desistere. Gente, che ne pensate?
  4. Mi sono trovato a smontare un Canon FD 55mm 1.2 SSC per un problema di messa a fuoco dopo una caduta e volevo condividere con voi la mia esperienza, dal momento che ho trovato pochissima documentazione in rete (per lo più collegata alla pulizia delle lenti dalla muffa) e sono dovuto andare un po' alla cieca. Così, se qualcun'altro si trovasse nella mia stessa situazione, troverebbe un punto di partenza... Quanto segue dovrebbe essere applicabile a tutti gli obbiettivi 55mm f/1.2 FD ed FL di Canon, con piccole variazioni anche alla versione AL (con lente asferica). Procedete ovviamente a vostro rischio: è facile fare danni e buttar via un obbiettivo che vale ancora oltre 300€. Io non mi prendo responsabilità. Per prima cosa dobbiamo estrarre il gruppo ottico per lavorare sull'elicoidale di messa a fuoco. Togliamo la mascherina con su scritto "Canon 55mm 1.2 SSC", si svita con uno strumento apposito composto da un anello di gomma del giusto diametro che si preme sull'anello e lo si fa girare per attrito. Molti usano dei tappi del lavandino, io ho messo una guarnizione di gomma (di quelle per le portiere delle automobili) sul bordo di un bicchiere da liquore del diametro giusto, ha funzionato egregiamente. Una volta tolto troviamo diversi anelli concentrici con delle tacche. Questi servono per smontare le varie parti della lente, e dovrebbero essere estratti con una chiave a compasso, si trova su eBay sui 30€. Io, non avendola, ho usato con ESTREMA ATTENZIONE (si rischia di rigare la lente!) un cacciavitino piatto. Per gli anelli più stretti ho dato dei leggeri colpettini al cacciavitino con un martelletto. L'anello centrale nero svita l'ultima lente (io l'ho tolta per lavorare più tranquillo, ma non è indispensabile), quello in mezzo non c'interessa e quello esterno libera l'innesto del paraluce. Quindi svitiamo quello esterno e riveliamo le viti sottostanti: rimuovendole finalmente rimuoviamo l'innesto del paraluce. Ora comparirà un un ulteriore anello di bronzo, più grande degli altri: svitandolo permette di sfilare tutto il blocco ottico (è necessario prima rimuovere una vitina laterale se si desidera sfilare l'anello). Questo ci porta finalmente a vedere la parte che c'interessa, il doppio elicoidale di messa a fuoco: Quei due tubi sono filettati in maniera inversa l'uno dall'altro, quello interno viene tenuto fermo da un supporto di bronzo, in questo modo ruotando quello esterno la lente avanza ed indietreggia, ma non ruota. Con un calibro prendete le misure della posizione dei tubi e fotografate la posizione del fondo corsa per l'infinito (la placchetta di metallo con le tre vitine che va a battere quando mettiamo a fuoco all'infinito o a 0,6m). Ricordate bene la posizione, poi svitate le vitine. Possiamo ora svitare entrambi i tubi in blocco e pulirli. Puliteli bene con uno strofinaccio, poi passate la punta di un cacciavite delicatamente nella filettatura e passate di nuovo lo strofinaccio (rimuoviamo granellini che potrebbero fare poi rumore), infine spandete con cura un filo di grasso sintetico, meglio ancora quello al Teflon (più costoso però). Ora riavvitate solo la parte esterna e rimuovetela nuovamente, pulite gli eccessi di grasso e passate a quella interna. Non potete riavvitarla bene a causa dei due blocchetti visti prima, vediamone uno: Devono andare a finire negli intacchi del tubo interno. Dobbiamo quindi rimuoverli, posizionare il tubo e poi riavvitarli. Le viti sono dall'altra parte, quindi giriamo l'obbiettivo e svitiamo l'attacco FD (ci sono tre viti raggiungibili ruotando la ghiera argentata che va a chiudersi quando lo innestiamo nella macchina). Per far ruotare la ghiera inserire un cacciavitino in corrispondenza del pallino rosso e premere la linguetta sottostante. Rimosso l'attacco, (attenzione al piolino con la mollettina di circa mezzo millimetro, si rovina facilmente e si perde facilmente, poi sono guai...) dobbiamo rimuovere la ghiera dei diaframmi. È tenuta in posizione da due viti in figura: rimuoviamole insieme alla placchetta e sfiliamo la ghiera dei diaframmi. Usciranno due sferette piccolissime, non perdetele! Nei forellini dove erano ci sono anche due mollettine, non toglietele, non dovreste perderle. Finalmente vedete quattro viti raggruppate a due a due: toglietele, sono quelle che tenevano in posizione i fermi di bronzo visti prima: Ora potete riavvitare il tubo interno: occhio ai punti d'entrata della filettatura! Può essere inserito da tre punti, ruotati di un terzo di giro l'uno dall'altro. Fate varie prove, l'intarsio del tubo esterno deve coincidere con quello del tubo interno appena prima di arrivare a toccare il fondo. Non vi preoccupate, comunque: se anche sbagliate, vi ritroverete con l'obbiettivo che non mette più a fuoco all'infinito, basterà rismontare e riprovare (quante volte l'ho fatto!). Una volta rimesso in posizione ricordate di riavvitare i due supporti di bronzo in posizione e verificate che sia tutto scorrevole. Poi reinserite il blocco ottico, riavvitate e rimontate tutto il resto (dietro e davanti). Fate attenzione che le leve della ghiera di montaggio per il corpo macchina si innestino bene con le levette per i diaframmi presenti dietro il gruppo ottico. Verificate che non ci siano contatti (nel mio caso l'obbiettivo aveva preso una botta e presentava la ghiera di messa a fuoco piegata verso l'interno, che andava a sbattere con il supporto per il paraluce ed impediva quindi di mettere a fuoco più vicino di 2m: con un martelletto l'ho rimessa a posto prima di rimontarla). Pulite ora accuratamente le lenti e fate degli scatti di prova. Verificate che il diaframma si chiuda ed apra correttamente (usando anche l'apposito tasto sulla macchina) e che sia possibile mettere a fuoco da 0,6m a infinito. Complimenti! Il vostro obbiettivo è come nuovo! Comprate una buona pellicola (o montatelo sulla vostra mirrorless) e buon divertimento. Io per festeggiare gli 80€ di intervento risparmiati ho comprato una pellicola in bianco e nero da 3200ASA: con un'accoppiata del genere, fare foto di sera sarà piacevole e soddisfacente! FONTI: Shooting with a Pentax K10D: Cleaning from fungus: Canon FD 55 f/1.2 SSC Canon 55mm f1.2 FD Y Canon EOSBNikon
  5. Uh. Un qualche sistema di acquisizione 3d? Tipo kinect o robine così? So che usano IR...
  6. Che io sappia non si possono scattare foto IR senza togliere il filtro posto davanti al sensore... montando un filtro circolare davanti senza togliere quello del sensore, avresti il filtro davanti che fa passare solo gli infrarossi e l'altro che fa passare solo la parte superiore ad essi (che non c'è più, essendo stata filtrata dal primo). In teoria, quindi, dovresti vedere una foto completamente nera... Beh, è diverso. Come dici tu, il software simula una foto IR, non è una vera foto ir. Ad esempio, in una vera foto IR il verde delle foglie appare luminoso mentre il verde di un oggetto appare scuro. Il software probabilmente rimapperà tutta la roba verde a luminoso, quindi non si vedrà alcuna differenza tra una foglia ed un oggetto verde. Idem per i vetri delle automobili, nella foto IR vera appaiono neri, in una foto normale rimappata appariranno trasparenti. Inoltre spesso la foto IR si usa non per motivi estetici, ma per motivi scientifici (determinati oggetti astronomici sono visibili solo o in maniera diversa agli IR). Ovviamente, però, qui si parla di pellicole IR o reflex di un certo livello, certamente non una vecchia compattina.
  7. Ho cominciato ad interessarmi di fotografia all'infrarosso quando avevo 15 anni, quando ancora si faceva con costose pellicole da conservare in frigorifero ed introvabili filtri, e si era sempre alla ricerca della famosa "tacchetta rossa" sull'obbiettivo per compensare la deviazione di messa a fuoco dell'infrarosso rispetto al visibile. Il tempo è passato e, come spesso succede, la tecnologia ci è venuta incontro. Pur non essendo normalmente desiderabile, i sensori delle moderne fotocamere digitali sono sensibili all'infrarosso vicino (quindi la parte più vicina allo spettro del visibile, in pratica quello che non percepiamo come calore ma non vediamo neanche come luce). Per ovviare a questo problema, viene solitamente installato un filtro passa-alto (un vetrino che appare trasparente ai nostri occhi e che lascia in effetti passare tutto lo spettro del visibile) appena davanti al sensore. Questo filtro non blocca tutta la luce infrarossa, ma la attenua pesantemente in modo da non aggiungere una componente innaturale (che non siamo abituati a percepire) alla foto. Inoltre in alcuni casi, per necessità di miniaturizzazione (tipo nei cellulari) il filtro non è proprio presente: questo ci permette, ad esempio, di vedere la lucina di un telecomando in funzione o i due puntini luminosi della barra della Nintendo Wii. La fotografia all'infrarosso, fortunatamente, è sopravvissuta al cambio di tecnologia grazie a tutta una branca di appassionati che modificano le loro fotocamere rimuovendo il filtro passa-alto e sostituendolo con uno passa-basso. È quello che ho fatto su una vecchissima compattina che giaceva in un cassetto da qualche anno. Costruzione: La compattina da sacrificare Smontaggio per raggiungere il sensore Via la scheda madre Il sensore con il filtro Rimozione del filtro (notare come appare trasparente ai nostri occhi) Mi sono procurato un filtro IR (notare come questo invece appare nero) da un vecchio telecomando. I due led IR faranno comodo per costruire un illuminatore in un secondo momento. Notare che come filtro IR si può usare anche un pezzo di pellicola fotografica o un pezzo della superficie magnetica di un floppy disk (sperimenterò a breve). Modifica completata: il filtro del telecomando è stato tagliato con il Dremel e apposto sull'obbiettivo della fotocamera. Alcuni scatti di prova: La prima cosa che possiamo notare, è come la vegetazione rifletta una grossa quantità di raggi infrarossi, se comparata al resto dell'ambiente, ed appaia quindi bianca. Il cielo, invece, li assorbe risultando leggermente più scuro del normale. I vetri delle automobili si comportano come filtri passa-alto, ed appaiono quindi quasi neri. C'è da considerare che questo filtro lascia, purtroppo, passare una parte della luce visibile, andando quindi ad inquinare il risultato finale. Due piccole osservazioni: il sensore è fatto per lavorare nello spettro del visibile, ed è tanto meno sensibile quanto più ce ne allontaniamo. È quindi impossibile usare un setup del genere come visore termico, si otterranno invece ottimi risultati con frequenze al limite del visibile. Un pezzo di metallo incandescente, ad esempio, risulterà particolarmente luminoso. Altri esperimenti stanno arrivando :clapclap:. E un ringraziamento al Leo per i piacevoli scambi di esperienze ed opinioni sulla fotografia all'infrarosso
  8. Il Codemotion è un evento per professionisti ed appassionati d'informatica, specialmente lato software. Nell'evento numerose start-up ed aziende consolidate si confrontano con le nuove tecnologie e con le offerte di lavoro del settore (di rilevante importanza l'iniziativa "Porta il CV", per mettere in contatto aziende richiedenti e professionisti che offrono le proprie competenze). Tra i nomi grandi di quest'edizione, che si svolge nella Capitale, ci sono Oracle, Google, Microsoft, ma anche Arduino, Raspberry PI e tante altre realtà consolidate od emergenti del settore. Xtremehardware vi porta nel clima frenetico ed interessante di questa iniziativa per mezzo dell'obiettivo di una fotocamera. Maggiori dettagli nei prossimi giorni. http://www.xtremehardware.com/images/stories/News_2/codemotion/codemotion-2013-003.jpg" class="jcepopup" target="_blank">
  9. iscritto =D Poro q6600... ce le piglierà :/ ...e cmq era l'ora che ti facevi un i3 XD
  10. Finalmente tethering con Postemobile :clapclap: ...no ripensandoci quasiquasi torno a Tre
  11. E' un'ottima idea, ma quello schermo è troppo limitato!
  12. Eh, questo mi fa sempre più pensare ad un computer completamente silenzioso... ormai che ci sono gli SSD è fattibile!
  13. Oh, ragazzi, divertitevi! Io son bloccato a casa con pranzo con parenti (e pensare che son stato male stanotte e devo pure mangiare in bianco -.-'), ma vi seguo in remoto come Aris , quindi FOTOOOO! ... e buon appetito XD
  14. Daje. Vengo anch'io! Venerdì o sabato è uguale, basta che qualchuno mi iene a prendere alla stazione...
  15. In upload non va male... in download vi sfido a fare di peggio! XD
  16. Ta-dah! Ora ci devo mettere i miei dati, questa è solo una prova...
  17. Ok! Allora vediamo se riesco a non brickarla XXD Ma in sostanza che differenza c'è tra i due? Cioè la stessa che c'è tra due distribuzioni di Linux? Oppure hanno scopi leggermente diversi? Non si capisce dai loro siti :(
  18. Ciao ragazzi, ho una vecchia Fonera 2200 con una vecchia alpha di DD-WRT che ogni tanto crasha e la vorrei usare quest'estate come ripetitore del segnale wifi del mio cellulare in tethering (così posso avere una vera rete locale connessa ad internet...). Quindi voglio aggiornare il firmware, ma stavolta con una stable, ma quale mi consigliate: DD-WRT v24 SP1 o OpenWRT 10.03 (Backfire)?
  19. Per ora son riuscito a far funzionare GraphView, ma quasi quasi già che ci sto provo anche quello
  20. Ragazzi mi consigliate una buona libreria per il plotting di grafici in Android? Mi serve una cosa SEMPLICE, ce ne sono in giro mille e non ne funziona nessuna Ho già provato aChartEngine, snowdon e GraphView, non ce n'è una che funziona. Sono tentato di scrivermela da sola facendogli disegnare le barre un quadrato alla volta -.-'
  21. Ma ti pare? Non ho neanche bevuto e mi sveglio col mal di testa
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