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[F1 GP 2007] Forza Ferrari !!!!!


megthebest

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Diciamo che anche in questo caso la Ferrari ha usato la tattica migliore ;)

Dichiarando di voler arrivare fino in fondo, comprese azioni e denunce penali a carico dei responsabili, li ha messi alle strette

Se veramente era una cosa personale, allora era buia la questione, ma si contava ovviamente che un addetto della scuderia non avesse per niente voglia di scontare da solo le colpe di tutti

Anche se avesse retto, di fronte ad un processo avrebbe parlato se c'era qualcosa da dire...

detto questo vediamo che succede, ma stavolta mi pare che abbiano poca voglia di fare battute di spirito, come alla fine del GP d'Inghilterra ;)

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la ferrari è sempre la ferrari... è uno modo di vita! non si può cercare di fregare la ferrari! ha affrontato la questione perfettamente! come ha detto mauro, dopo averli messi alle strette e aver fatto saltare i nervi...ha dato il colpo finale ;)

 

Ora aspettiamo gli aggiornamenti e vediamo un po' cosa salta fuori ancora!

 

Certo..che... cavolo anch'io se devo fotocopiare un compito in classenon vado a farmelo fare dalla bidella... ma me lo faccio di nascosto... come pretendeva questo di fotocopiare il libro dei progetti della f2007 in una copisteria e passarla liscia????

 

mah..

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fresca fresca di giornata:

 

La confessione di Mike Coughlan

"Mi dissero di distruggere le carte"

dal nostro inviato MARCO MENSURATI

 

 

Coughlan con Ron Denns

MODENA - L'epicentro del terremoto è un documento spesso un dito. Si chiama "affidavit" ed è una memoria difensiva giurata consegnata pochi giorni fa all'Alta corte di Londra. Dentro c'è tutta la verità di Mike Coughlan, il capo progettista della McLaren trovato in possesso dei disegni della Ferrari: una versione ambigua, a tratti reticente, ma comunque sufficientemente chiara per mettere seriamente a rischio il futuro, e anche il presente, della scuderia inglese.

 

Il primo passo compiuto da Coughlan, come quasi sempre si fa in circostanze del genere, è l'ammissione, generica, di responsabilità: "E' vero - scrive il tecnico - quei disegni li avevo io. Ed è stata mia responsabilità averli avuti". Dice proprio così, Coughlan, "my responsability", dimostrando che, in questo momento, la cosa che gli è più a cuore è limitare i danni, evitare cioè che un suo errore, una sua ingenuità, possano finire per ricadere sull'intera scuderia compromettendo una delle stagioni migliori da un po' di tempo a questa parte.

 

Del resto, con necessaria prudenza, la McLaren si è da subito ben guardata dal licenziare il suo ex dipendente (come invece ha fatto la Ferrari nei confronti del suo presunto complice, Nigel Stepney). Gli inglesi si sono limitati a una semplice, quasi garbata sospensione dall'attività di Coughlan il quale, coerentemente, ha riempito la sua testimonianza di quei "my responsability". Che però sono una coperta decisamente troppo corta, per nascondere le responsabilità del team.

 

Ed è lo stesso Coughlan, involontariamente, a puntare l'indice. Perché poche pagine più avanti, in quello che con ogni probabilità finirà per essere il passaggio cruciale del processo alla McLaren, il capo dei progettisti rivela: "Quei progetti li mostrai in McLaren. E non solo a Jonathan Neale (come era sino ad oggi noto, ndr), ma anche ad altri".

 

Certamente consapevole della gravità dell'affermazione, Coughlan si affretta a ridimensionarne i contorni. "Però tutti hanno reagito allo stesso modo, dicendomi dapprima che non ne volevano sapere e poi invitandomi a sbarazzarmi di quei progetti".

 

Il tentativo di riduzione della responsabilità dei manager McLaren, però, rischia di risultare vano. Perché nella F1 vige una regola che, per certi versi, è assimilabile a quella della responsabilità oggettiva nel calcio (quella per intenderci che ha condannato Juventus, Fiorentina, Milan e Lazio per Calciopoli). E' l'articolo 3.1 del codice sportivo che dice espressamente che "è responsabilità di ogni concorrente assicurarsi che tutti i suoi componenti osservino le norme del Patto, del Codice, le regole tecniche e quelle sportive".

 

Insomma, sta alle scuderie controllare che i propri tecnici non commettano irregolarità. Irregolarità che è lo stesso Coughlan a dettagliare, più avanti, nella sua memoria, laddove descrive il modo attraverso cui è entrato in possesso di quei documenti. Il punto è fondamentale non tanto per individuare e "graduare" le responsabilità della McLaren, ma soprattutto per capire cosa sia realmente successo in Ferrari. Per capire chi e come ha deciso di tradire le Rosse.

 

Ovviamente Coughlan non fornisce alcuna indicazione sul chi. Però sul come racconta un dettaglio interessante e inatteso. "Quei documenti mi sono arrivati con il Pony Express". Cioè: nel regno della tecnologia qualcuno - secondo l'accusa della Ferrari, Nigel Stepney - avrebbe affidato a un mezzo tanto antiquato un patrimonio informativo, e quindi economico, del genere. Ma la questione del pony express è molto importante anche per un altro motivo: è uno strumento che lascia molte tracce dietro di sé e metterebbe in condizione qualunque investigatore di risalire agilmente al mittente.

 

E qui si apre un altro punto molto delicato. E cioè: l'uso che potrà essere fatto di queste carte. Perché al momento l'unico uso consentito per legge è quello che ne ha fatto la Ferrari che le ha prese e le ha spedite a Parigi dove, il 26 luglio, comincerà il processo sportivo alla McLaren. Non potranno però, almeno in teoria, essere utilizzate nell'ambito del processo penale italiano (che al momento è aperto a Modena per sabotaggio, in relazione alla famosa storia della polverina trovata nei serbatoi delle Rosse alla vigilia del Gp di Montecarlo). E quindi c'è il concreto rischio che - una volta arrivati a una condanna sportiva per la McLaren - la questione si areni.

 

La Ferrari potrebbe non avere alcun interesse - o addirittura avere qualche timore - ad arrivare fino in fondo a questa vicenda e quindi potrebbe decidere di non fare denuncia per spionaggio (e al momento ancora non l'ha fatta) e finire di lavare i panni sporchi in famiglia, con calma e, soprattutto, poco clamore.

(14 luglio 2007)

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questa è proprio bella!!! uahahahaha

 

la mclaren fa na brutta fine st'anno mi sa!

 

il times li ha mezzi distrutti dicendo che sarà la fine della stagione di hamilton! ahahahahah che ridere! come godoooooooooooooooo

 

io spero cmq che li facciano correre ma con penalità ovviamente. altrimenti diranno che la ferrari ha vinto in carrozza, che questo campionato lo poteva vincere anche la nonna in carrozzina, che che che... io voglio che corrano e che perdano! cmq sono nel letame fin sopra i capelli...:fiufiu::fiufiu::fiufiu:

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Preso dalla gazzetta.it:

 

MILANO, 14 luglio 2007 - Aveva ragione Montezemolo quando sosteneva che "verrà fuori una brutta verità". Oramai tutti gli indizi sulla spy story che vede la Ferrari vittima di un raggiro ordito dal proprio ex capo meccanico Nigel Stepney vanno in quella direzione. E siamo solo agli inizi. Ma ogni giorno c’è una sorpresa. Spiacevole. Ieri l’altro, ad esempio, la Fia ha ufficialmente incriminato la McLaren: come dire che nelle mani della federazione ci sono prove inconfutabili, altrimenti un tipo attento come Max Mosley non rischierebbe la faccia. Nel frattempo, a Maranello sono cominciati i setacciamenti negli uffici di alcuni ingegneri per stabilire se Stepney abbia avuto dei complici.

Ma lo stesso Stepney, che come tutti gli inglesi preferisce confidarsi ai giornali di casa, ha fatto presente al Sunday Times che al momento opportuno potrebbe tirar fuori dall’armadio i "cadaveri degli ultimi 14 anni di Ferrari". Ovvero: attenti, perché io so tante cose scomode.

Per cui la battaglia legale si dipanerà tra confini reali e confini oscuri. Tra verità evidenti e verità taciute. Che forse hanno un prezzo ancora più alto. Una brutta storia. Con tanti interrogativi. Uno su tutti: pare che con la partenza di Ross Brawn dalla Ferrari, fossero state tolte a Stepney le chiavi elettroniche d’accesso al sistema di realizzazione della F2007. Ma poiché il tecnico inglese - a detta di Coughlan - disponeva di disegni e dischetti, evidentemente ha trovato il modo per rientrare nei file più riservati del sistema. Lo ha fatto da solo? Ha avuto una mano da qualcuno? I misteri non finiscono qui.

 

1 - Possibile che nessuno in Ferrari si fosse reso conto della pericolosità di Stepney pensando di interromperne il contratto, dopo che questi aveva avanzato richieste impossibili da soddisfare entro la nuova struttura?

 

Stepney, in Ferrari, rispondeva solo a Ross Brawn e Jean Todt. Brawn a fine 2006 non c’era più. E forse Todt ha sottovalutato il pericolo di tenersi in casa un elemento degradato nel ruolo, inviperito dalle nuove nomine - Almondo e Domenicali a capo della Ges, Baldisserri responsabile in pista - e pronto a trovare soddisfazione in altro modo alle proprie ambizioni amputate. Sarebbe stato più saggio liquidarlo subito, per non correre rischi: il denaro è l’ultimo dei problemi di un grande team.

 

2 - In ballo ci sono solo i disegni della F2007, che nell’ambiente sono reputati già obsoleti, o c’è altro?

 

Ci sono le relazioni di tutti i GP del 2006 più (sembra) le prime corse di quest’anno. Si tratta di dossier che comprendono le telemetrie delle due macchine dal venerdì alla domenica, le temperature delle gomme nelle varie condizioni, i dettagli sull’assetto, l’aerodinamica, il funzionamento del motore e altro ancora. Un piccolo tesoro che sul piano tecnico vale più di un progetto intero. E’ da vedere se dall’inchiesta risulterà che qualcuno, in McLaren, ha visto questi "report", oppure se sono rimasti nei file di Stepney, che in questo caso aveva pieno diritto a usufruirne, per il lavoro che svolgeva.

 

3 - E’ possibile che la spy story diventi una bolla di sapone?

 

[La McLaren potrebbe anche uscirne con una ammenda, se risultasse che non ha mai visto il materiale che è stato asportato alla Ferrari. Però, se solo il proprio coordinatore tecnico Jonathan Neale avesse dato un’occhiata, come sta emergendo, a ciò che il duo Stepney-Coughlan proponeva, la McLaren diverrebbe automaticamente colpevole. Con pene in crescendo a secondo quanto ha avuto sotto mano, più che per i vantaggi pratici guadagnati. Perché la MP4/22 - va sottolineato - è una vettura all’opposto della Ferrari e non ha nulla della F2007. La McLaren rischia di vedersi cancellare tutti i punti ottenuti. A vantaggio di una Ferrari quasi iridata.

 

4 - Possibile che il titolare della McLaren, Ron Dennis, non sapesse niente? E la Mercedes, che ha il 40% delle azioni McLaren?

 

Dennis è una persona dura, difficile, ma sostanzialmente onesta. Si è fatto dal nulla, non rischierebbe mai - sino a prova contraria - di far naufragare il sogno della sua vita in cambio dei disegni e dei dati di una marca concorrente, proprio lui che ha sempre innovato - con la Ferrari che su cose importanti spesso lo ha copiato - andando per la sua strada. Tra l’altro, ha subito messo a disposizione della Fia qualunque ispezione in fabbrica. Quanto alla Mercedes, sinora è prevalso il silenzio.

 

5 - Ci sono dei precedenti del genere nella storia Ferrari?

 

Sì, uno risale al 1966 quando, facendolo rientrare da Le Mans dove stava disputando le prove ufficiali della 24 Ore, Enzo Ferrari risolse il contratto con John Surtees, il quale secondo il costruttore aveva passato dati importanti alla Lola, che stava allestendo una macchina di F.1 per la Honda. In compenso, in Ferrari comparve a un certo punto una testata di motore Honda 4 cilindri 500 da moto GP che "ispirò" parecchio un propulsore V12 di F.1...

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altri aggiornamenti:

 

McLaren a processo: «Potevano fare una Ferrari»

 

di Benny Casadei Lucchi - venerdì 13 luglio 2007, 07:00

 

 

E adesso la McLaren è formalmente sotto accusa. La «brutta verità» ventilata dal presidente Montezemolo non più tardi di domenica scorsa ha trovato ora un luogo, Parigi, e un giorno, giovedì 26 luglio, in cui svelarsi. La spy story con la Ferrari al centro in veste di parte lesa e la McLaren nei panni, sempre più sgualciti e inguaiati, di presunta colpevole verrà giudicata davanti al Consiglio mondiale Fia, al cui vertice siede il presidente Max Mosley, che ha ribadito: «È un bene che l'intera vicenda sia venuta a galla, faremo piazza pulita». E così sarà. Anche perché quello che nel mondo sportivo equivale a un rinvio a giudizio arriva neppure un giorno dopo la consegna, da parte della Ferrari alla Fia, del memoriale di Coughlan, l'ingegnere che aveva in casa il dossier sui segreti Ferrari. Segno che, c'è da giurarci, Mosley, davanti alle prove, è saltato sulla sedia. In serata, è arrivato anche il comunicato via e-mail della McLaren, in cui si ribadisce l'estraneità del team alle azioni fatte a titolo personale da Coughlan e che nulla di quella documentazione è stato utilizzato sulle F1 della squadra. In aggiunta, il commento: «Siamo davvero molto delusi nell'aver appreso delle accuse della Fia».

A complicare la posizione del team ha però certamente contribuito l'entrata in scena del manager McLaren Jonathan Neale, che Coughlan assicura di aver avvisato riguardo il dossier e che avrebbe fatto l'errore grande di non denunciare tutto. Ad aggravare la situazione c'è poi la tempistica: «Troppo a lungo quella documentazione è rimasta in mano a gente dell'altra squadra», hanno spesso ripetuto gli uomini in rosso. Dunque, soprattutto di questo i legali e il vertice McLaren dovranno rendere conto nell'incontro con la Fia. Il team inglese dovrà rispondere per il «possesso non autorizzato, tra marzo e luglio, di documenti e informazioni confidenziali appartenenti alla Ferrari, comprese informazioni che potevano essere utilizzate per progettare, costruire, testare, controllare, sviluppare e/o mettere in funzione un'auto Ferrari 2007 di F1». Capirete che dietro questa escalation di verbi c'è una bomba, c'è «la brutta verità». Perché fin qui si era parlato di fine aprile, invece la Fia cita addirittura marzo: significa che nel memoriale consegnato da Coughlan alla Rossa viene indicata questa data, significa che il dossier era in mano a uomini McLaren da inizio campionato, da prima del via.

 

 

et dulcis in fundo

 

 

McLaren in crisi di nervi Hamilton e Alonso in fuga

 

di Benny Casadei Lucchi - sabato 14 luglio 2007, 07:00

 

A questo punto può succedere di tutto. Giusto per correre in soccorso di chi ferratissimo di motori e pistoni non è, diciamo che le punizioni inferte – a livello sportivo – per calciopoli erano, in senso procedurale, cosa semplice in confronto. Perché, all’epoca, il campionato si era appena concluso; perché a quel punto si trattava di punire a pallone fermo. In Formula uno, invece, i motori sono ben accesi, siamo solo a metà stagione, e da decenni non si assisteva a una lotta mondiale così serrata. Per cui, i giudici Fia, il prossimo 26 luglio, dopo aver ascoltato la difesa McLaren davanti al consiglio mondiale, dovranno decidere con un occhio al sacrosanto diritto della Ferrari (parte lesa nella spy story del dossier rubato) di veder puniti i presunti colpevoli, e l’altro occhio ben fissato sulla salute del campionato in corso.

Se i motori fossero fermi come il pallone un anno fa con la Juve, la scure federale sul team di Ron Dennis calerebbe, con ogni probabilità, sotto forma di un’esclusione dal mondiale di team e piloti. A quel punto si tratterebbe solo di vedere il da farsi per il prossimo anno: esclusione anche dal campionato 2008, come accaduto alla Toyota rally che nel 1994, condannata dalla Fia, fu cancellata dalla serie in corso e anche da quella successiva? Oppure una pena più lieve, come una partenza ad handicap?

COSA ACCADRÀ ALLA MCLAREN Con i motori a tutto regime l’occhio della Fia dovrà, invece, mediare: tra le ipotesi si fa strada quella della cancellazione dei punti in entrambe le classifiche, ma senza escludere il team dal campionato. Si eviterebbe così di indebolire lo show creando una voragine tra i primi della classe, la Ferrari, e la terza forza, la Bmw. Meglio allora tenere in pista le due McLaren, lasciar loro il piacere di vincere e duellare, privandole però del diritto di conquistare punti o, magari, facendole ripartire da zero nel mondiale in corso.

COSA SUCCEDERÀ AD HAMILTON E ALONSO Lo scriviamo da tempo: che cosa faranno Hamilton e Alonso (il primo guida la classifica con 70 punti, l’altro insegue a quota 58, indietro Raikkonen 52 punti e Massa 51) una volta scoperto che tutti i loro sforzi potrebbero finire nel cestino? Fernando è ormai ai ferri corti con Dennis per i troppi favori concessi ad Hamilton (a Silverstone si sono sentite volare parole grosse tra lo spagnolo e il capo, compreso un festival di pugni che sbattevano sul tavolo). Fernando avrebbe già confidato che, comunque vada questo mondiale (ancora non sapeva dei guai McLaren), se ne andrà. Ma anche Hamilton, si sussurra, al di là delle dichiarazioni di facciata, inizia a sentirsi stretto; stavolta, al centro dei potenziali malumori, vi sarebbe una mera questione di soldi: il ragazzo incassa 750mila euro a stagione e l’anno prossimo ne prenderà poco di più. Intanto, però, fioccano per lui da ogni dove offerte milionarie. Per cui, l’eventuale condanna Fia nei confronti del suo team potrebbe offrirgli un ponte, tutt’altro che sgradito, per involarsi verso altri, più ricchi, lidi. Sia per Lewis che per Alonso, le destinazioni potrebbero essere Bmw, Renault e, più avanti nel tempo, chissà, forse la Ferrari stessa.

 

 

qui siamo alla frutta (marcia per di più) :azz::azz::azz:

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Spy F1, il tesoretto di Stepney

Al vaglio estratti conto del tecnico

 

 

Adesso si cerca il "tesoretto" di Nigel Stepney. Nella spy story di questa estate di Formula Uno, gli investigatori stanno cercando di ripercorrere tutti gli ultimi spostamenti dell'ex coordinatore dei meccanici Ferrari,i suoi incontri con Coughlan e soprattutti i movimenti di denaro degli ultimi tempi. Per questo, al vaglio carte di credito ed estratti conto. Si parla di circa 500mila euro per le informazioni trafugate.

 

Barcellona, e non per passeggiare sulle ramblas. Nigel Stepney e Mike Coughlan hanno scelto proprio la città catalana per incontrarsi e scambiare quei famosi documenti e proprio dalla Spagna, gli investigatori di questa intricata spy story, hanno iniziato a disegnare la mappa degli spostamenti dei due. Specialmente quelli dell'ex coordinatore dei meccanici Ferrari. Stepney, infatti, oltre ad aver consegntato materialmente a Coughlan il materiale riservato, dovrebbe anche aver intascato un sostanzioso assegno.

 

Ora, la polizia, sta cercando proprio di risalire a questo "tesoretto" che dovrebbe aggirarsi intorno ai 500mila euro. Questo è il valore ipotizzato per le informazioni transitate poi nella orma famosa copisteria inglese. Nel frattempo, la polizia postale ha sequestrato negli uffici di Maranello sei cellulari, tre computer portatili e tre telefonini multimediali (smartphone) per cercare qualche traccia che possa ricondurre a quei soldi. Proprio per questo sono stati effettuati dei controlli anche in due grosse banche di Modena e qualcun'altro è stato disposto all'estero.

 

Stepney continua ad essere tranquillo, si affida ai suoi avvocati. Uno di questi, Sonia Bartolini, lancia un messaggio. "Tante altre persone in Ferrari avevano accesso a quei dati e tanti altri erano scontenti delle loro condizioni lavorative. Non capisco perchè non sia stata allargata l'indagine". La strategia di Stepney è chiara: colpire al cuore la Ferrari, un pò la stessa cosa che sta facendo Coughlan con la McLaren.

 

alè e via che si prosegue.... a fine anno il libro: come costruire una f2007 in 20 step... e con soli 500k euro:fiufiu::fiufiu:

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Trovo vergognoso come Avvocati Italiani vogliano difendere Stepney......

Un Avvocato Italiano, contro la storia dell'Italia.....evidentemente i soldi valgono qualsiasi ideale.....

Ciao;)

 

gli avvocati sono figli dei soldi.... altrimenti come spiegheresti certe cause e non mi dilungo troppo va...:mad::mad:

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aggiornamenti: Fuga dalla Formula 1 - LASTAMPA.it

 

ed anche questo:

 

"... Spy F1, spunta una e-mail sospetta

Stepney avvisò Coughlan su fondo F2007

 

C'è un'e-mail sospetta, al centro della spy story della Formula 1. Secondo il magazine Autosport, ad inizio stagione Nigel Stepney avrebbe messo al corrente Mike Coughlan dei disegni del fondo piatto flessibile montato sulla Ferrari F2007. Inoltre, l'ex tecnico di Maranello avrebbe consigliato all'ex capo progettista della McLaren di presentare un ricorso alla Fia, che poi mise al bando questo sistema. ..."

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news!!!!!!

 

Nel primo gp 2007 Stepney avvertì Coughlan: gli inglesi fecero reclamo

La prova decisiva nel computer del tecnico dei rivali della Ferrari

L'email-spia: "Guardate quel fondo..." Crolla l'impianto difensivo McLaren

 

dal nostro inviato MARCO MENSURATI

 

MODENA - "Stavolta la McLaren non la salva nemmeno il dottor House". Scherzavano così, ieri sera, tra Modena e Maranello nel commentare gli ultimi sviluppi di questa interminabile spy story della Formula Uno. E in effetti, le cose sembrano mettersi sempre peggio per il team anglo tedesco, i cui avvocati il prossimo 26 luglio a Parigi dovranno esibirsi in peripezie logiche di non poco conto per evitare l'inevitabile: ovvero "la profezia del Times" secondo la quale la condanna per scuderia e piloti è praticamente inevitabile.

 

Dopo il ritrovamento, in casa del capo progettista della McLaren, al secolo Mike Coughlan, del dossier Ferrari (una sorta di manuale su come fabbricare e perfezionare in casa una Rossa, versione 2007), dopo le ammissioni dello stesso capo progettista (che ha raccontato di aver parlato di quel dossier con i vertici della scuderia), dopo l'apertura di una inchiesta da parte della Federazione internazionale dell'automobilismo contro la McLaren, dopo tutto questo arriva ora il colpo di grazia. Un colpo di grazia, raccontato dal settimanale Autosport, che ha l'aspetto innocuo e familiare di una email, "confidential", inviata al solito Coughlan (era nel suo pc) da un altro dei protagonisti di questa estate rovente di segreti, bugie e pedinamenti: il meccanico Ferrari, Nigel Stepney.

 

Siamo a fine marzo e il mondo della Formula Uno è terrorizzato. Perché le Ferrari, al loro debutto sul circuito di Melbourne, sono andate benissimo. Raikkonen ha vinto e le prestazioni delle macchine sono state ottime anche in prova. Ma all'improvviso, nella cartella di posta in arrivo, sull'outlook di Coughlan arriva il messaggio che potrebbe cambiare la stagione: "Perché non date un'occhiata al nuovo fondo piatto mobile della Ferrari? Magari è irregolare...", chiede, anzi suggerisce, il tecnico del Cavallino. Il fondo piatto "mobile" era una delle grandi novità della Ferrari del 2007.

 

Pochi giorni dopo l'arrivo di quella email, prima del Gp in Malesia, la McLaren chiederà alla Fia un "chiarimento" sulla regolamentazione con particolare riferimento proprio al "fondo piatto"; una sorta di avvertimento, in risposta al quale la Ferrari, prudentemente, tornerà ad utilizzare il vecchio fondo, quello "non mobile".

 

Cosa sia successo dopo l'arrivo della mail, se sia stato cioè proprio Coughlan a girare l'informazione ai vertici del proprio team, non è dato sapersi con certezza. Ma certo difficilmente i membri del consiglio mondiale che dovranno decidere sul comportamento della McLaren ignoreranno la coincidenza. Alle coincidenze, in Formula Uno, generalmente ci si crede poco. A questa, poi, che è stata già fatta notare nel "capo di imputazione" che la Fia ha contestato alla McLaren, ancora meno.

 

Oltre ad anticipare di alcuni mesi l'inizio dello spionaggio industriale, la questione dell'email, se confermata, appare particolarmente pesante perché incenerisce in un colpo solo i due principali argomenti che erano alla base della strategia difensiva elaborata da Ron Dennis e soci. I legali anglo tedeschi davanti alla corte vorrebbero infatti riuscire ad affermare che mai e poi mai alcun dato acquisito dall'"uomo accusato dalla Ferrari" (è il modo sprezzante con cui la McLaren chiama Coughlan in questi giorni) è stato utilizzato dal team. Che poi è esattamente il punto dolente messo in risalto dal Times quando nei giorni scorsi ha spiegato che l'operazione difficile da compiere sarà dimostrare che mai Coughlan, una volta lette le carte Ferrari, ha utilizzato la sua conoscenza per favorire le McLaren.

 

Il secondo obbiettivo che si erano dati i legali era convincere la corte che nessun membro del team, eccezione fatta per il solito "accusato dalla Ferrari", è mai stato in possesso di informazioni o documenti di Maranello; né ha mai saputo che Coughlan aveva quelle carte.

 

Prima del ritrovamento di quell'email era molto difficile riuscire a dimostrare tutto questo. Adesso è praticamente impossibile. A meno di non trovare conferma della cosiddetta "teoria Stepney" (dal nome del meccanico Ferrari che continua ad enunciarla da località riservata). Teoria così riassumibile: "E' tutta una montatura ad opera di qualcuno. Una messa in scena".

(20 luglio 2007)

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ed anche....

 

"Solo una penalizzazione per la McLaren"

 

E' la previsione di Sonia Bartolini, l'avvocato di Nigel Stepney: "Coughlan ha fatto i nomi di altri tre collaboratori". Per Autosport l'ex tecnico della Ferrari avrebbe passato il dossier alla scuderia rivale e poi l'avrebbe bruciato

 

MILANO, 19 luglio 2007 - Il 26 luglio, a Parigi, il Consiglio mondiale della Fia si riunirà per prendere una decisione sulla "spy story" che vede conivolta la Ferrari come parte lesa e la McLaren come indagata. "Credo che la McLaren a questo punto possa rischiare qualcosa - spiega l'avvocato dell'ex tecnico della Ferrari Nigel Stepney accusato di aver trafugato i disegni della F2007, Sonia Bartolini, in un'intervista concessa ad Affaritaliani.It - qualche punto in classifica. Alla luce del fatto che nessuno ha mai avuto modo di vedere il memoriale di Coughlan. E visto che il tecnico delle frecce d'argento - come ho capito - non si limita a fare il nome di Stepney, ma anche di altri tre collaboratori. E questo ha messo in forte disagio la McLaren". Spiega il legale di Stepney. "La Ferrari ne uscirà molto bene, non credo che la casa di Maranello abbia grossi problemi. Quelli semmai ce li abbiamo noi... Sempre che nel frattempo non si verifichino delle sorprese".

INCONTRO MANCATO - L'avvocato riferisce anche sul mancato incontro tra la Ferrari ed il suo dipendente sotto accusa. "L'incontro tra Stepney e la Ferrari non è avvenuto perché la Ferrari ha rifiutato. Siamo rimasti delusi anche perché l'iniziativa era partita direttamente dalla casa di Maranello. È un atteggiamento che francamente non riusciamo a comprendere. Credo che sia interesse di tutti chiarire tante cose". "I dubbi sono tanti. Credo che l'unica giustificazione dell'atteggiamento delle Rosse sia che probabilmente si vuole attendere l'esito della Fia giovedì prima di fare delle dichiarazioni. La mia sensazione è stata quella di un silenzio della Ferrari fino a quella data. In ogni caso credo che sia anche interesse delle rosse far emergere altri responsabili se mai ci fossero".

DISEGNI BRUCIATI - L'ex ferrarista Nigel Stepney avrebbe informato a inizio stagione, attraverso una e-mail, il progettista della McLaren Mike Coughlan dei disegni del fondo piatto flessibile montato sulla Ferrari F2007. È quanto rivela il settimanale inglese Autosport sul proprio sito Internet. Secondo la testata giornalistica, Stepney avrebbe rivelato a Coughlan i disegni del fondo piatto della Ferrari nel gran premio di Australia e avrebbe consigliato allo stesso connazionale di presentare un possibile ricorso alla Fia che, infatti, poche settimane dopo ha messo al bando questo sistema costringendo la Casa di Maranello e altre squadre a modificare i disegni delle monoposto. Autosport ha inoltre rivelato che Coughlan, una volta recatosi al negozio di fotocopie vicino a Woking (quartier generale McLaren) per copiare le 780 pagine di materiale Ferrari, avrebbe chiesto anche di poter scannerizzare i documenti per poterli trasferire in dischetto per computer. Dopo aver trasferito le informazioni sul disco, Coughlan avrebbe poi distrutto e bruciato il dossier Ferrari dietro il giardino di casa sua. Sarebbe stato Jonathan Neale, manager McLaren, a consigliare a Coughlan, al golf club, di distruggere quel materiale. Nigel Stepney rigetta però ogni accusa. Così come la McLaren che anche al Nuerburgring ha respinto ogni coinvolgimento del team nella vicenda.

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si..cioè se non succede nulla mi dispiace ma per me la F1 sarà morta... io spero vivamente che il 26 luglio verranno presi SERI provvedimenti nei confronti della McLaren! hanno veramente rotto le palle sti qui!

 

pensa che io sto faticando all'università perchè il mio sogno è quello di arrivare lì... ma sta cadendo veramente in basso troppo in basso...:cry::cry::cry:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

p.s. (voglio anche io le immagini aggiornate sotto l'avatar....:fiufiu::fiufiu::fiufiu:)

 

 

 

edit: ci sono già.... ahahahahahahah sono fuso

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