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hearter

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  1. Ciao a tutti!! Scrivo solo per dire che ora mi e' chiaro che il problema postato in queste pagine era molto piu' semplice da risolvere di quanto mi pareva all'ora.:niubbo: Qualcuno mi aveva detto di guardare sul "pcb" ossia il "Printed Circuit Board" ... Solo cha allora non capivo... E non capivo neanche guardando le serigrafie (che sembravano solo un grumo confuso di scritte minuscole)!! Ora mi pare tutto piu' chiaro e gia' guardando il circuito capisco di che scheda si parla, quali sono i pin di reset e di start ecc. Ho trovato cosi' grazie a questi dati in rete, lo schema dei Jumper di una "mobo" che ho testato... (Non son riuscito a trovare lo schema di tutti i Pin, ma vorrai mica che risolvo tutti i miei problemi in una volta!!!) grazie mille per la pazienza!! Un saluto a tutti Hearter
  2. Ci sono! Ora, LeO mi dice: Cioe' come un interruttore che si chiude se la tensione supera la tensione di soglia senno' resta aperto? giusto? Vuol dire questo? Mi hanno spiegato una cosa che mi ha permesso di capire il funzionamento del circuito in questione. Oltre alla dritta che mi hai dato circa le resistenze.... Come gia' sapevamo il diodo dirotta il segnale sulla linea che porta al risultato di due in potenza (2^). Capita pero', ve ne siano due (diodi) sulla stessa riga, perche'? Perche' entrambi trasmettono segnale nel momento in cui si chiude l'interruttore!! Ossia: se si chiudono l'interruttore 2 e 5, l'impulso passera' in 2 sul diodo D2 in direzione di 2^1. In 5 vi sono due diodi (D5 e D7) entrambi dirottanti il segnale il primo verso 2^2, il secondo verso 2^0. Le altre linee porteranno segnale 0 tale che il messaggio inviato con la chiusura di 2 e 5 sara': 0111=7 che puo' essere un numero o una lettera o qualsivoglia tipo di messaggio. Fico no? L'unica cosa e' che questo tipo di circuiti e' ormai in disuso ma e' utile secondo me capirne il funzionamento per affrontare poi altri tipi di problemi. Per questo vi ho rotto le scatole... Ciao Hearter :n2mu:
  3. Anche questa guida ha l'inconveniente che postata non comparira' come l'originale. Ho provato a mettere le immagini come allegato. Ma ci sono le tabelle... Non e' possibile abilitare l'inserimento i Html? Comunque QUI c'e' l'articolo nel suo contesto originale. Se anche questa spedizione viene imprecisa, mi dovreste aiutare, non mi va ogni volta di fare due versioni della guida in formati diversi, al limite vi passo i file e provvedete voi all'inserimento!! Ciao a tutti e fatemi sapere se va bene!!! COME FUNZIONA IL CODICE BINARIO (che e' alla base della logica digitale)? Data: 30 Aprile 2008 Cosa vuol dire digitale ? Che cos'e' il codice binario? Come funziona? In quest'articolo cercheremo di dare risposta a queste domande anche se per ora, il funzionamento del codice binario verra' visto come si suol dire sulla carta, ossia, solo dal punto di vista teorico e non sulla funzione pratica che esso assume poi nei circuiti sui quali viene applicato. Sono proprio i circuiti funzionanti in base alla logica che andremo ora ad affrontare che si definiscono digitali, e che si differenziano da quelli analogici per via del fattore tempo, che diviene determinante nel momento in cui un linguaggio di origine binaria -come il codice che stiamo per conoscere- deve funzionare poi praticamente sul circuito stesso. In che senso il tempo assume questi presupposti? Semplice: il codice binario e' determinato da due sole cifre, contro le dieci del sistema decimale, o quelle anche piu' numerose di altri sistemi come l'esadecimale. Le cifre del sistema decimale, sono dieci e vanno da 0 a 9, mentre quelle del sistema binario sono due e vanno da 0 a 1. Con queste due cifre e' possibile rappresentare qualunque numero noi si e' soliti pensare. Questo metodo di rappresentazione numeri (binario), si rende necessario affinche' all'interno di un circuito elettrico noi si possa trasportare poi, ogni cifra necessaria per i calcoli che il nostro elaboratore deve compiere. Con un'oscillazione di tensione, e' possibile rapresentare con: tensione massima=> l'uno e con tensione minima=> lo zero. Ecco spiegato il perche' di questa scelta, o meglio, di questa necessita'. Se all'interno di un BUS (vedi la parte relativa all'assemblaggio per sapere cos'e' un bus) vi e' segnale che scorre sfruttando tensione massima (la quale dovrebbe essere credo di 5 Volt) questo sara' un segnale che porta un messaggio abbinato alla cifra numero 1, se la tensione e' invece quella minima (prossima allo 0), il messagio sara' quello abbinato al numero 0. Questo fa si che i messaggi vadano a variare di frequenza da macchina a macchina, proprio a seconda del tipo di hardware che le compongono. Frequenza, ossia quanti di questi messaggi possono essere elaborati in un secondo dal miccroprocessore(misurabili in MegaHertz) e quanti vengano trasmessi nella stesa frazione di tempo sui BUS (frequenza di BUS). Ecco quindi a noi il fattore tempo a cui prima acennavo. Ma questi discorsi verranno approfonditi quando si parlera' nello specifico del funzionamento digitale della componentisitica, cosa che avverra' in modo ancora da definire. A noi basti sapere per il momento, che dentro ai vari circuiti, giocando sulla tensione (facendola oscillare come si e' detto) si possa rappresentare ogni numero a noi necessario, in base ad un codice numerico formato da sole due cifre: il codice binario. Ma come e' possibile rappresentare con soli due numeri, l'intero insiame dei numeri che noi tutti conosciamo? Si procede in questo modo: si parte a contare da 0. Dove zero e' uguale a zero. Poi vi e' l'uno che e' uguale ad 1. Ora, essendo finite le cifre a nostra disposizione, noi si dovra' procedere spostandoci alla destra di una cifra e rincominciando da capo. Praticamente : 0=0; 1=1; 2=10 (come sopra detto) e proseguiamo, 3=11, e poi il 4=100 ossia, si azzera nuovamente la seconda cifra affiancandone una terza sempre pari a zero la quale, nel cinque aumentera' ad 1 (101) e via dicendo. Ogni volta che arrivo ad 1, mi sposto di una cifra a destra, procedendo con la logica sopra riportata. In questo modo si rappresenta su circuito, ogni numero di solito detto nel nostro vivere quotidiano con cifre appartenenti agli schemi piu' usuali della numerazione decimale, ma con soli due simboli, e con un gioco di tensione che e'possibile fare oscillare, come sopra detto fra i due valori che rappresentano questi due simboli. Ora lo scopo di questa guida e' quello di apprendere a fare calcoli con questo sistema e di riconoscere i vari numeri convertendoli da binari a decimali. Come e' possibile convertire da binario a decimale un numero, che e' lo stesso si, ma scritto pero' in modo diverso? Vi e' un metodo che rende cio' molto semplice, sia da apprendere che da applicare. Basta procedere trascrivendo lo stesso, in una espressione di calcolo ordinata in base a potenze di due, cosa vuol dire cio' che ho detto? Ecco: se ho il numero 10110, che e' evidentemente in binario e che per correttezza bisognerebbe esprimere scrivendolo in questo modo: (10110) 2 (dove il due alla base rappresenta il tipo di numerazione utilizzato che e' appunto quella binaria) per convertirlo io devo partire da destra moltiplicano ogni cifra per un due elevato a x, dove x sara' zero per la prima cifra, 1 per la seconda 2 per la terza e via dicendo. Che numero ho espresso sopra quindi? Vadiamo: 0*2 0 +1*2 1 1*2 2 0*2 3 1*2 4 che fa sicuramente: 0+2+4+0+16=22 Numero che bisogna scriver in questo contesto a questo modo: (22) 10 Dove il 10 indica il sistema decimale in cui quel numero e' espresso. Per ragioni di tempo, non riporto altri esempi, ma e' semplicissimo, e consiglio di provare ad eseguire delle semplici conversioni prima di andare avanti. Magari iniziando da numeri della prima decina (0-10) per poi proseguire... Ora che sappiamo convertire i risultati, proviamo a fare delle semplici operazio, per vedere come esse si risolvono. Partiamo dalla somma Innanzi tutto si procede sapendo che: 0+0=0 ; 0+1=1 ; 1+0=1 ; 1+1=0 (con riporto=1). Quindi si rispetta la seguente tabella: +01 001 1110 Allora rispettando la stessa, avremo che: Riporto 1100 I Addendo 11101 IIAddendo 1100 Risultato 101001 Puo' sembrare difficile ma ragionando sulle tabelle espresse qualche secondo dovrebbe divenire piu' chiaro. Al limite provate a ragionare sulle regole sopra riportate. Il risultato e' 42. Provare per credere...(fra l'altro provate a convertire i due addendi tanto per esercitarvi in modo tale da apprendere il metodo). Questo e' quanto. Per la sottrazione si procede richiamando invece che riportando, ossia si richiama una cifra dalla prima a sinistra, rispettando la seguente regola: 0-0=0 ; 1-0=1 ; 1-1=0 ; 0-1=1 (prendendo a prestito un 1 da sinistra). Come in questa tabella: Prestito 111 Minuendo 111011 Sottraendo 11101 Risultato 011110 Ora noi stiamo procedendo rapidamente ma non necessariamente voi dovrete passare oltre allo stesso ritmo, prendetevi il tempo che vi occorre per capire e fate delle prove... Per quanto riguarda la moltiplicazione si rispetta invece la tabella seguente: x01 000 101 Vedrete che una volta capito come interpretare le tabelle sara' facile avanzare con la guida. Procedendo quindi con una operazione avremo che: 110110x 1101= ___________ 110110 000000 110110 110110 ____________ 1010111110 Si moltiplica ogni singola cifra del secondo membro (moltiplicatore) per ogni singola cifra del primo (il motiplicando) riportando mano a mano i risultati uno sotto l'altro e scalando di uno, come si faceva alle medie o alle elementari. Alla fine sommando questi numeri si otterra' il risultato dell'operazione. La cui conversione non spetta me, ora che il metodo e' stato spiegato. Ora non resta che la divisione. Per procedere con l'esempio della divisione, ho opportunamente creato un'immagine, per non dilungarmi nella compilazione di una tabella piu' impegnativa da gestire in questo caso. Eccola: Non resta che interpretare quano scritto. Dunque, il primo numero, quello che si divide, si chiama dividendo, mentre quello per il quale lo si divide si chiama divisore. Si scelgono tante cifre del dividendo quante sono quelle che contengono non piu' di una volta il divisore. In questo caso 1110(le prime 4). Si riporta 1 al risultato. Si moltiplica 1 per il divisore e si riporta il risultato (1101) sotto le prime quattro cifre del dividendo. Si faquindi la differenza fra le cifre utilizzate ed il numero sotto esse riportato (uguale al divisore), -riportato in immagine- si sottrae lo stesso ed ottero' un altro numero, che non andra' a contenere ovviamente, nuovamete il divisore. Per continuare e' indispensabile abbassare delle cifre. Ora nell'immagine il risultato della differenza e' 0001. Noi abbasseremo un 1 dal dividendo ed oterremo 00011. Numero che contiene 0 volte il divisore. Riporteremo 0 al risultato che nel frattempo sara' diventato 10. Abbasseremo un altra cifra, sempre dal dividendo. Ottenendo 000111. Numero che contiene sempre 0 volte il divisore. Al risultato si aggiungera' un nuovo zero ed esso sara' quindi 100. Abbassando lo 0 che segue al dividendo (se guardate in figura e leggete con calma vi assicuro che sara' tutto chiaro...) si otterra' un numero che contiene una volta il divisore. Ecco che andremo ad aggiungere 1 al risultato per andare poi a calcolare il resto. Il resto anche questa volta, sara' dato dalla differenza del numero che abbiamo diviso con il divisore (come riportato in figura) sottraendo, avremo resto 00011, nel quale il divisore stara' ovviamente 0 volte (lo si aggiunge al risultato). E l'operazione e' finita. Poiche' 11 sara' il nostro resto. Il risultato e' 10010 che chiameremo quoziente. Se rileggete con calma e seguite la spiegazione sull'immagine vedrete, che sara' tutto, piu' chiaro e raggiungibile. Ora che abbiamo visto come procede un essere umano senza calcolatrice a fare i calcoli con numeri appartenenti al sistema binario, sappiate che vi sono calcolatrici appunto, che usano tale sistema e ci permettono di convertire d numeri da un sistema all'altro. Ma si e' reso necessario spiegare cio', per famigliarizzare un attimo con la numerazione spiegata. Esercitarsi almeno un minimo, puo' servire piu' avanti a rendere piu' accessibili altri tipi di informazione che mi auguro vedremo anche in questo spazio. Abbiamo detto che questo tipo di calcolo viene di solito compiuto da un essere umano con o senza calcolatrice che sia (calcolo che ora sa fare anche la scimmia copia-incolla eh eh!!) e faccio notare che si e' specificata la natura di chi calcolante, (l'uomo) per un motivo particolare. Come procede infatti al calcolo di tali operazioni un calcolatore elettronico? Esso, per ragioni che andremo prima o poi a vedere, somma e somma soltanto. Somma per sommare, per dividere e sottrarre ed anche per moltiplicare. Ma com'e' possibile che cio' avvenga?. Il computer procede in questo modo: Per la somma penso sia a tutti evidente. Idem per la moltiplicazione, basta infatti sommare n volte il numero, dove n equivale al numero per il quale si vuole moltiplicare il moltiplicando. Ma per sottrazione e divisione? Per queste due operazioni bisogna introdurre il concetto di numero complementare. E' un numero complementare quel numero composto dallo stesso numero di cifre pero' opposte al numero in questione. Per spiegarci, il complementare di 101 e' 010, stesse cifre ma di valore opposto. Per quanto rigurda le operazioni in colonna con numeri complementari si aprira' un altro post, ma sappiate che grazie a tale realta' la macchina potra' con una serie di addizioni risolvere le sottrazioni, e con lo stesso metodo potra' fare divisioni (che in questo senso saranno una serie di sottrazioni del dividendo), operazioni che la macchina svolgera' tramite addizioni del numero complementare. E' quanto. Se avete commenti o domande scrivetemi in mail. Ciao a tutti, Abe la scimmia copia incolla. Vuoi correggere o contattare Abe : fallo qui
  4. Postato per errore da cancllare (post doppio scusata e' mattino anche per me!!)
  5. Io so per certo che la freccia del diodo indica il senso in cui e' attraversato dalla corrente. Se la corrente parte dagli interruttori avremmo ad esempio che in 9, passando, il segnale incontrerebbe il diodo D14. Quindi salirebbe verso 2^3, che dovrebbe essere un bit giusto? Elevato a potenza per la conversione da binario a decimale o sbaglio? Secondo te cosa sono gli 1K sotto? I due con le potenze sopra (a rigor di logica) sono quattro bit a valore variabile, che elevati a potenza danno il risultato, ma non capisco sotto. Da buon ignorante chiedo: "puo' essere un Buffer?" (che non so ancora esattamente cos'e' ma so che esiste...) Ciao Hearter Ps una :birra: a chi sa dire!!! (via paypal va bene?) PPS:QUI dice che un diodo puo' anche fare da isolante (in determinate condizioni) il che permetterebbe al segnale di attraversare il diodo senza venire dirottato. Spiegando il perche' di piu' diodi sulla stessa linea... che dite?
  6. Ok, ho fatto copia incolla, ma mi ha aggiunto in automatico dei link all'indirizzo originale, ho riprovato in brutta ed e' successo nuovamente... Non chiedetemi perche'. Non oso immaginare nulla, proprio non saprei. Comunque questa volta dovrebbe tornare tutto. Scusate davvero l'incoveniente raga. Ciao Hearter
  7. Mi rendo conto che la seguente memoria ROM schematizzata in questa immagine sia datata. Ma e' per me necessario arrivare a capire una cosa. La presenza del diodo serve a determinare un "uno" e la sua assenza a determinare uno "zero". Ma io, no ho capito, come gira la corrente nel circuito? E poi, la rom riceve sempre lo stesso codice da processore garantendo "l'output" in memoria o trascrive cio' che ha memorizzato indipendentemente dal segnale che riceve? Mi rendo conto che sia una di quelle solite domande la cui risposta sara' di studiare prima di aprire bocca, ma e' che se non capisco questi circuiti non vedo il caso di apprenderli a memoria. Potete aiutarmi? Un saluto Hearter :hypo:
  8. Se metto le foto in galleria, avviene poi il contatto a mezzo link o devo intervenire in altro modo? :cheazz:
  9. Vi linko questa guida, purtroppo per visualizzare le immagini ci andrebbe un lavorone (infatti i link non funzionano)e consiglio quindi al limite di farsi un giro sul sito in cui essa appare : Guarda il sito... GUIDA HARDWARE (base) Che cosa c'e' dentro al computer?? Data: 16 Aprile 2008 Si noti che la presente guida, non vuole avere pretese, ma si vanta di poter mostrare ad un principiante, cosa c'e' dentro a un computer. Di potere quindi essere utile e d'aiuto, nel qual caso si debba andare ad operare poi con piccoli interventi come: l'aggiunta di schede e di altra memoria RAM (o volendo per cambiare processore). Che cosa c'e' dentro al un computer?? Ecco, qui cerchero' di rispondere in modo esaustivo a questa domanda. Domanda che io credo sia senzaltro la prima da porsi se si vuole approfondire in modo serio e conciso l'argomento computer. Imparando sin da subito cosa c'e' nel suo interno, si compie infatti il primo passo verso una conoscenza piu' dettagliata dell'argomento informatico in generale. Si tenga conto che per approfondire ulteriormente il tema dell'hardware, saranno necessari altri passi, che gradualmente verranno compiuti (spero) anche all'interno di questo sito. Innanzi tutto, qui in alto potete vedere il mio Pc quasi completamente smontato. Dico quasi perche' in realta' il floppy e l'hard disk (facilmente riconoscibili uno dall'altro) si trovano ancora all'interno del case, ma cio' non pregiudichera' la spiegazione sulla componentistica che sto per farvi. Vi elenchero' i componenti visualizzati in immagine -tenendo sempre conto che il floppy e l'hard disk si trovano in realta' ancora nel case e che essi non compaieranno nell'elenco- ma come detto cio' non pregiudichera' la spiegazione. Quindi, (piu' avanti sara' tutto piu' chiaro) : al punto (1), e' possibile vedere quelle che sono le schede del computer, in questo caso la scheda audio (che spesso si trova incorporata nella scheda madre che si vede al numero (5)), quella video, e quella del modem interno. Vi sono altre tipologie di schede (tipo quelle di acquisizione video) che qui pero' non compaiono, e che potreste trovare in altri pc, schede che comunque monterete esattamente come vedremo si montano queste. Nel punto (2) si trovano i cavi (BUS) Parallel ATA (o EIDE), che servono per collegare alla scheda madre (5) l'hard disk (che sta nel case come sopra riportato), il floppy(anch'esso nel case) ed il lettore CD o DVD (8). Ma piu' avanti vedremo tutti e tre questi assemblanti che si collegheranno allo steso modo (su per giu'). Nel punto (3) e' possibile riuscire a vedere la ventola del processore, il quale non si vede poiche' da essa nascosto, ed in (4) il case con i pezzi che abbiamo detto (floppy e hard disk) al suo interno. Non resta che il nostro alimentatore (6) con i cavi di alimentazione (7). Ora, prima di passare alla fase di montaggio, andremo ad osservare da vicino la scheda madre [sempre in (5)] che e' possibile vedere in modo dettagliato qui sotto. So che puo' sembrare confusionario e difficile ricevere una lista di nomi propri e relativi in questo caso, alle componentistiche hardware come inizio, ma conoscere i nomi ci aiutera' a capirci quindi, vediamo d'appresso la scheda madre. Essa e' veramente necessaria da conoscere per chi volesse assemblare/smontare un computer, e mentra andremo ad osservarla vedremo come, su di essa, si andranno ad incastrare certe, fra le cose che sin qua abbiamo visto. Per procedere adesso, e' di vitale importanza avere bene in mente la geografia della scheda madre. Man mano che procederemo nella spiegazione sara' possibile vedere nel dettaglio il componente citato, (qualora esso sia evidenziato in blu) cliccandovi sopra col mouse. Quindi prioseguiamo. Nella scheda madre riportata qui sopra (detta anche motherboard), e' possibile vedre: Il socket (1), elemento sul quale sistemeremo il processore, socket che cambia da scheda a scheda in base alle varie evoluzioni come d'altronde i processori stessi. Qui abbiamo un socket 370 per pentium tre, e la levetta marrone al suo fianco serve per sbloccarlo o per bloccarlo, in modo tale da togliere e mettere senza difficolta' il processore. Il processore viaggia a frequenze elevate, ed il lavoro svolto al ritmo impostogli dalla volonta' del progettista, trasforma parte dell'energia in calore portando lo stesso a temperature elevate. Il processore o CPU (Central Processing Unit), fonderebbe in un attimo se non fosse rafreddato dal dissipatore -fatto in alluminio- che dissipa appunto il calore, e che vi andrete a collocare sopra insieme alla ventola. In questo caso, dissipatore e ventola sono applicabili tramite un altra levetta, che li blocca sul processore tramite blocchi presenti sul socket, ma spesso, (sui Pc precedenti perlomeno) si procedeva a farlo aderire con una pasta apposita che andava aumentando il coefficente di trasmittanza fra di essi, accellerando cosi' la dissipazione del calore attraverso l'elemento raffreddato dalla ventola stessa. Nella maggior parte dei casi ora doveste credo, trovarvi delle levette ad incastro come quelle citate. La ventola va collegata tramite i suoi cavetti ai pin di alimentazione e visibili nelle vicininanze del socket (purtroppo pero' non catturati in fotografia nel particolare qui sopra linkato). Il processore ha un elevato numero di piedini (occhio a non stortarli) che si vanno ad incastrare nei fori del socket. Per determinare il senso di inserimento dell'elemento si controlla sullo stesso i punti in cui i piedini scompaiono lasciando dei triangoli liberi che corrispondono ad altri triangoli senza fori presenti sul socket. Vicino ad esso, abbiamo gli slot per l'inserimento delle memorie RAM (2), ossia le memorie volatili usate dal processore come ''deposito'' temporaneo a rapido accesso dati, per riportare o recuperare gli stessi, procedendo nell'elaborazione, avendone pero' disponibilita' quasi immediata. Gli slot sono visibili in questa foto nella parte destra oltre che nell'appunto numero tre della foto sopra mostrata. Negli stessi, vengono infilate le memorie ram che in questa foto vengono mostrate nel particolare dei vari chip che la compongono, essi sono circuiti integrati sui quali vengono memorizzati provvisoriamente i dati. Infatti la RAM (Rapid Access Memory) e' una memoria provvisoria che si formatta con lo spegnimento del computer. La RAM va infilata negli slot che abbiamo visto, i piedini di metallo visibili nella foto (in basso), vanno infilati nella parte in plastica e la scheda viene poi fissata con delle leve laterali che vanno spostate sia per mettere che per sfilare la stessa. La RAM entra solo in un senso, quindi e' impossibile sbagliarsi. I vari tipi di hardware relativo a cio' e quindi le varie tipologie di memorie provvisorie (RAM) saranno fonte di altri articoli, in questa guida vedremo prevalentemente l'assemblaggio (e di conseguenza lo smontaggio) del PC. Fino ad ora abbiamo messo sulla scheda il processore e le memorie RAM, andiamo avanti. I dati che da processore arrivano qui, o che viaggiano verso la memoria a disco fisso, ed agli altri elementi di trascrizione degli stessi, (su memorie removibili tipo floppy e DVD/CD), passano dall'elemento presente nel punto (3) della foto qui in alto. Esso e' il northbridge che vedete coperto da dissipatore verde nella foto, accanto agli slot della RAM. Il Northbridge (ponte nord) e' anche lui un insieme di circuiti e di porte logiche come ogni circuito integrato, e collabora con il processore per la gestione dei dati nella zona superiore della scheda (appunto la zona nord della stessa). Qui, i dati hanno bisogno di viaggiare parecchio, ed il limite di frequenza e di elaborazione dell'hardware, dipendono da caratteristiche fisiche dei componenti citati, e della scheda madre, oltre che dei BUS che portano a questi elementi. Piu' veloci viaggiano i dati in questa zona (e di conseguenza in quella sud che e' per caratteristiche piu' lenta) piu' veloce e' il PC, ma anche questo sara' fonte di altri articoli(spero, vista la mia natura di scimmia). Prima di proseguire pero', la scheda madre va fissata alla parete del case, facendo in modo che le porte logiche per le periferiche di Input-Output possano trovare posto nella loro locazione sullo stesso (ossia il retro del case). Questa va fissata con le sue viti alla parete del contenitore citato. Fissata la matherboard, possiamo procedere con il fissare le schede e con il collegare le periferiche per la scrittura dei dati (floppy, HDD, DVD). Le schede (quelle riportate nel punto (1) della prima foto), vanno riposte con i piedini , negli slot appositi (7) e poi fissate al case tramite una vite che chiuda la parte metallica a gomito (visibile nella foto) ed il case stesso. Queste schede (poste nella zona sud della motherboard) comunicano con il processore, coadiuvate pero' in questo caso dal southbridge (altro chip integrato). Prima di vedere nel dettaglio dove riporre le schede, spendiamo due parole su questo chip (il south bridge appunto). Il southbridge viaggia a velocita' inferiori del suo quasi ominimo posto piu' sopra, ma cio' non necessariamente deve sminuire l'importanza del lavoro svolto da questo suo amico e collega (visibile otre che in dettaglio, nel contesto generale dell'immagine della scheda madre al numero(6)). Il south bridge si occupa della coogestione dei dati, in un rapporto speciale col processore, i BUS su cui viaggiano le informazioni, e le schede, che frattanto andranno a risiedere ogniuna sul proprio slot. Slot i quali ben visibili in foto al numero (7), determinano in base alla tipologia alla quale appartengono, il tipo di scheda da montarvi. Da sinistra in foto abbiamo: un BUS AGP per schede video, cinque PCI, ed a destra in fondo il vecchio BUS ISA che su questa piastra monta ancora una scheda audio. Le schede sono simili a questa qui riportata, e per i principianti come me (sono sempre la scimmia copia-incolla d'altronde..), le stesse sono riconoscibili dalla porte logiche sul retro (ad es. se la scheda ha la porta video sara' una scheda video), e vengono riposte nello slot in base ad una comparazione tra lo stesso ed i piedini della scheda. (Se combaciano il gioco e' fatto, anche se dopo un po' di volte il riconoscerle e' quasi immediato). Riposte con i loro piedini negli slot, le schede vanno fissate come gia' detto, con una vite saldante la scheda (nel gomito di metallo) al case. Apro a questo punto una parentesi (che forse avrei dovuto aprire prima..) per specificare che con BUS, si vanno indicando tutti quegli elementi che hanno il compito di trasportare dati da un punto di partenza, ad un altro di arrivo. Proseguiamo. Affinaco al southbridge in foto (5) vi e' la batteria del BIOS ed il BIOS stesso (Basic Input Output Sistem), parte logica contenente il programma che si occupa del controllo dell'Hardware all'avvio del computer e della ''messa in moto'' del sistema operativo. Sistema che subentrera' poi ad esso nella fase successiva al POST (Power-On Self Test) detta fase di avvio. Ma BIOS a parte, noi possiamo passare oltre e vedere come proseguire con l'assemblaggio del nostro computer. A questo punto possiamo passare a fissare nel case anche gli elementi quali l'hard disk, i lettori CD/DVD e floppy. Noi vedremo come procedere con il lettore CD (specificando solo in parte come procedere con gli altri elementi) ma il metodo e' simile, pressoche' identico, quindi basta ripetere l'operazione. Innanzi tutto, questi tre elementi vanno fissati al case negli appositi spazi a questo modo, e poi collegati alla scheda madre tramite i cavi ATA gia' sopra visti e che sono anch'essi dei BUS che trasportano dati. Sui PC piu' moderni i BUS ATA (o PATA o ancora IDE 1/2), possono essere sostituiti dai BAS SATA, i quali si riconoscono perche' hanno solo due porte, una ad ogni capo del cavo, mentre i nostri, quelli PATA, ne hanno tre (una anche centrale). La porta va fissata ai connettori presenti sulla scheda (i tre in alto a destra, dove il piu' piccolo e' per i floppy e che vengono detti connettori EIDE). Gli altri due sono i connettori primary e secondary, dove andremo a collegare in ordine l'hard disk ed il DVD masterizzatore. Notando che colegheremo il tutto fissando l'altro capo del cavo nella porta presente sul retro dell'elemento (vedi qui) senza paura di sbagliare poiche' essa entra in un verso soltanto. Si noti nella foto tutto a destra il sito del cavo per l'alimentazione. Ora se abbiamo un solo HDD, lo collegheremo all'altro capo del cavo (quindi nella posizione detta master) lasciando libera la presa di mezzo (che posizionerebbe eventualmente l'altro HDD in posizione posizione detta ''slave'' con il collegamento alla presa centrale). La stessa cosa vale per i lettori/masterizzatori e i floppy ossia, ne avessimo due, collegheremmo il secondo in posizione slave. Il tutto dovrebbe risultare piu' o meno cosi'. A questo punto siamo quasi alla fine. Innanzi tutto bisogna collegare al case l'alimentatore, sono quattro viti non ci si puo' sbagliare. La posizione della presa dell'alimentatore alla quale si attacca il cavo, deve dare sul retro del case. Dall'alimentatore, partono una serie di cavi con infondo dei connettori di alimentazione, quello grande per la scheda madre [visibile sopra al numero (8)], poi quello per HDD, masterizzatori CD/DVD, ed infine quello per il floppy. Una volta collegato il tutto dovrebbe apparire piu' o meno cosi' dove si noti, evidenziato dalle freccie, l'assemblaggio delle varie schede prima spiegato (scheda video, audio ecc.). Ora mancano solo piu' i cavetti per l'accensione e per il reset che, si collegano purtroppo diversamente da scheda a scheda, quindi, conoscendo il modello di scheda madre andrete a cercarne poi in rete gli schemi oppure, andate per tentativi, tentando il collegamento dei cavi sui pin presenti nella zona della scheda, piu' prossima alla presenza dei fili.(tenete conto che toccando con la punta di un cacciavite i PIN dellinterruttore di accensione il PC si accende e quindi su quei PIN potrete collegare i cavi dell'interruttore). A questo punto, abbiamo finito, possiamo chiudere il case (per scorrimento o con viti) che dovrebbe apparire cosi': visto da dietro e visto di fronte. Si noti nella foto da dietro le porte logiche : quelle appartenenti alla scheda madre in alto a sinistra, le altre posizionate dove invece risiedono tutte le schede assemblate sui vari slot, visibili in basso a destra ed incolonnate una su l'altra. Vi e' poi (in alto a destra) l'alimentatore e la sua ventola. Ora il computer e' aposto. Non resta che collegarlo ed accenderlo. Vuoi correggere o contattare Abe : fallo qui
  10. Cavoli voi armeggiate gia' con macchine recenti, io per farmi le ossa ho un PIII ed ora anche un PIV, (dovro' imarare anch'io qualcosa spero)sin'ora li ho solo smontati e ti assicuro che i PIN sono ancora in bianco e nero... Che dire ??? Per sta volta va cosi', pero' mi piacerebbe imparare a riconoscere le varie schede... ( a PC smontato) Di solito si guarda la serigrafia sugli integrati? Giusto? Per quanto riguarda questo, vicino ai PIN c'e' solo scritto il numero del singolo PIN (da 1 a 12) ed ora non ricordo, ma due di questi se circuitati accendono il PC. Provero' col cacciavite a trovare almeno quelli per i led e il reset, ma per la cassa sara' un bel casino !!!
  11. Ok. Mi sono comportato male. Sono stato stupidamente vago e impreciso scusate. Voi bonariamente mi avete preso in giro (usare un programma senza avere accesso al Pc che non si riesce ad accendere...) Per la cronaca, posto il trucchetto che mi ha aiutato a far partire il Pc, (caso mai servisse a qualche altro povero newbbo) : basta con un cacciavite chiudere il circuito dei PIN (si dice circuitare?) per vedere quali fra i molti, se messi in contatto fanno partire la macchina. Ora il pc parte e controllero' da sistema le specifiche hardware (che dovrei controllare prima di smontare il tutto, ma appena avuto il PC non ho resistito alla tentazione di aprirlo e l'ho smontato...) Con queste specifiche dovrei riuscire a risalire agli schemi dei led ecc. A meno che, pensandoci ora, non decida (cosa che mi sa piu' probabile) di utilizzare il trucchetto del cacciavite... Ma posso fare una domanda, sempre per la cronaca e tanto che sono qui, ci sara' scritto da qualche parte sulla scheda no? Dove lo scrivono di solito il tipo e modello di scheda che si ha per le mani? Un saluto con tante e sentite scuse Il newbbo hearter
  12. Qui ho messo una foto dei pin, e' un po' sfocata (scusate spero si capisca). Comunque vi posso dire che la presa bianca e' una presa USB, lo spinotto nero subito sotto riporta la scritta PANEL e la piu' larga sotto ancora ha i numeri 1-2 a sinistra e 9-10 a destra con riportato la scritta com12. I fili : -una coppia (bianco-blu) arriva dal pulsante start -una (rosso-nera) dalla cassa -poi una serie di tre coppie (bianco-blu, bianco-verde, bianco-rossa) arriva dalla zona dei led e del reset La scheda madere come si riconosce? Pensavo fosse sufficiente guardare il Socket (370), anche se so che contano anche quanti bus PCI e AGP contiene, (sono 5 pci e una agp, poi ve ne un'altra per la scheda audio che ritengo sia un bus isa possibile?). Ma sapendo queste cose come risalgo al tipo di scheda? Ah dimenticavo anche se mi sembra stupido sottolinearlo e' una scheda intel pentium III. :niubbo: Un saluto Hearter
  13. Ciao , ho un problema col Pc . L'ho smontato e rimontato (tutto e apposto) ma ho un problema con la connessione ai Pin per il tasto di accensione , l'altoparlantino e le spie . Ingenuamente non mi sono segnato la disposizione mentre lo smontavo convinto di ricordarmela ma devo essermi confuso . Ho cercato di rintracciare uno schema in rete ma non ci riesco . :ROTFL: Non so se vi e' una regola ... Se qualcuno puo' aiutarmi ad avere un'idea ... Grazie :hypo: Hearter
  14. Porte logiche (fin qui c'ero) => semi-sommatori => sommatori In realtà ho capito che questi circuiti sono costituiti da un insieme di porte logiche (di negazione , congiunzione ecc.) , insieme che permette di avere dei risultati di somme fra numeri in binario (tramite le quali si procede ad ogni operazione) ma non mi è chiara la logica delle somme effettuate ... Come posso imparare a capire il procedimento ed arrivare il risultato di semplici somme di questo tipo , per capire poi il funzionamento di questi circuiti più complessi ? Ho provato su Wikipedia ma non ho avuto risultati ... Cercherò ancora ma se aveste qualche link o consiglio ... Un saluto Hearter
  15. Domani viaggio in treno per un po' ed in quel lasso di tempo darò un occhio a queste cose ... Un saluto Hearter ;-)
  16. Ma se il segnale è 00000 ... Ed in Vss V= 0 Volt di conseguenza non c'è corrente (intensità = 0) . Come può il primo segnale essere 0 ? L'assenza di tensione è uno stato di partenza poichè precedente all'accensione o sbaglio , passando da spento ad acceso esso dovrebbe variare e quindi almeno il primo messaggio , ossia il primo bit che arriva dovrebbe essere 1 ... Oppure è già passata la corrente per riscaldare il processore ? Da come ne parla il libro sembra che sia un flusso di corrente a tensione continua a garantire il reset . Vuoi dire che le memorie da resettare contengano in realtà tensioni che permangono nei registri durante lo stato di inattività ? No , come al solito credo di capire e poi ... In realtà le memorie volatili ed il processore devo ancora vederle , in questa settimana di vacanza dovrei finire almeno la prima parte relativa all'introduzione hardware del libro e quindi .... Un saluto Hearter
  17. Allora . Primo passo : Se non sbaglio all'accensione la corrente arriva a tutta la scheda madre e ne scalda i componenti . Fra le varie piste stampate (credo almeno sia così) una , porta la corrente alla CPU , che resetta i registri di memoria del processore , resettando tutto . (arriva tramite piste stampate ed attraverso il socket giusto ?) Qui un numero esadecimale (che se non sbaglio è la numerazione con cui si contraddistinguono anche i codici colore) viene posto dal segnale nel registro del processore detto contatore di programma . Domanda : Quel numero in cosa consiste ? è un segnale che arriva in digitale ? Cioè , al processore arriva una serie di bit destinati ad indicare questo numero ? Questo numero indica l'indirizzo di memoria del BIOS . Che grazie ad una CMOS auto-alimentata (devo riguardare il funzionamento delle varie porte ma lo farò più avanti quando guarderò anche l'algebra ed il funzionamento del processore) inizia ad adoperarsi per : innanzi tutto controllare se il processore funziona , dialogando con lui e confrontando le risposte con le sequenze in memoria . Poi per attivare gli handler ed i driver (controllando fra l'altro tutti i BUS di scheda) ed infine controllando le RAM . Questa è la procedura iniziale del POST (power-on self test) Essa in realtà prosegue ma vorrei fermarmi un secondo (lasciando scorrere sul monitor i test delle RAM ...) Qui già tutto viaggia (intendo la corrente) sotto forma di segnale che a questo punto , in base a queste nozioni deduco nasca nel processore nella fase sucessiva al reset dei registri ... O quella corrente determinantene il ripristino a zero è gia sotto forma di pacchetti bit ad indirizzo ? Vi è qualche altro circuito integrato sulla strada fra alimentazione e CPU che la corrente fa , per arrivare al processore ? Vi è una serie di porte che creano il pacchetto dati (con destinazione CPU) ed invia il messaggio di reset ? Il segnale di reset è la semplice corrente continua di alimentazione o sono dati elaborati da porte logiche lungo il cammino ? E quel numero esadecimale che indirizza il processore al BIOS ? Qualcuno ne sa qualcosa di più ?? Un saluto Hearter :oooops:
  18. :n2mu::n2mu::n2mu: Ciao a tutti rieccomi !!! Apro un topic nuovo : "Accensione e Post" !!! Qui passo a rileggere , sperando di riuscire a ... Boh vedremo !!
  19. Mi ritiro per deliberare ... Le pagine che ho da leggere sono una settantina quindi non dovrei perderci parecchio .... Poi forse sarà tutto un pò più chiaro ... Ciao .
  20. V= R*I (Legge fisica) Ricapitolando , ad ogni circuito integrato arriva una tensione continua di un certo valore a seconda di come esso sia stato progettato . Per questo la tensione superiore (Vdd) è sempre presente . Anche dopo essere stata scaricata in seguito di un input 0 nel circuito essa torna in Vdd perchè il circuito è alimentato . Ossia il circuito rilascia tensione se non ne arriva , e la scarica omettendola al circuito se essa arriva giusto ? input 1 => output 0 E viceversa ... Se ci fosse la necessità di inviare 2 NOT=1 la corrente andrebbe ricavata esternamente dal percorso del segnale giusto ? Quindi dal cavo che alimenta Vdd . Per questo il circuito è alimentato al di la del flusso dati interno ad esso ossia indipendentemente da quale messaggio trasmetta . Quindi Vdd accumula tensione , ma non dal segnale in elaborazione . Ossia la prende da fuori e la immette . Mentre il circuito la scarica quando arriva tramite Vss (che è una terra) . Quindi : Ossia il cmos invia il risultato delle elaborazioni fatte dai vari NOT NAND ecc. situate al suo interno , che sarà un flusso di corrente a intermittenza di tipo tensione 1 o tensione 0 . Che formeranno un messaggio formato da più bit . So che il messaggio è basato da più bit , alcuni dei quali indicano una cosa ed altri altre . Quello che tu chiami sequenza di ingresso è giusto ? Parte di queste sequenze indicano posizioni specifiche è questo che intendi con indirizzo di memoria 0 vero (ossia il processore) ? Queste sequenze di ingresso per il reset sono in memoria , partono dal bios giusto ? Poi tutto inizia ed il processo mi è un po’ più chiaro Ossia : Quindi un segnale tipo 11 (su un tratto di filo), mantiene l’intensità di corrente di nota tensione sopra tutto il percorso per un tempo doppio rispetto un segale 10 o 01 giusto ? Solo che il filo va da un elemento a un altro e più fili portano ad un elemento (intendo Processore , e circuiti integrati) . Quindi su più fili vi saranno segnali diversi e intensità di corrente diverse nella durata di trasmissione . Ossia un filo può -in una frazione di tempo t (infinitesimamente piccola)- essere attraversato o meno da corrente e modificare o meno questo stato nella frazione di tempo successiva . Questo su ogni filo ed in ogni direzione sulla scheda . Ossia in ogni tratto di percorrenza del (o meglio dei) segnali informativi . Ed il tempo t di durata del flusso di corrente sul filo (o della sua assenza) è gestito dal clock quindi ? Ossia il tempo t che mi dice :"questo è un bit" deriva dal clock ? Ma l’intermittenza 101010 che caratterizza il clock (o flusso determinante) si trova su di un filo anch'essa ... Filo che dal quarzo arriva dove ? Il titolo del libro (che non ho ancora letto ma solo consultato)te lo invio in privato che preferisco … Saluti Hearter :niubbo:
  21. Appunti wikipedia english version : A transistor is a semiconductor device, commonly used to amplify or switch electronic signals... An electrical signal can be amplified by using a device(transistor NdH) that allows a small current or voltage to control the flow of a much larger current... Modern transistors are divided into two main categories...controlling current flow between them... the vast majority produced are in integrated circuits...a logic gate consists of about twenty transistors...an advanced microprocessor, as of 2006, can use as many as 1.7 billion transistors Transistors are commonly used as electronic switches...for both high power applications...and low power applications such as logic gates. Amplifica il segnale quindi non lo lascia semplicemente passare o meno ? Eppure lo chiama interruttore elttronico ... Cosa si intende con amplifica il segnale e perchè lo amplifica ? A logic gate performs a logical operation on one or more logic inputs and produces a single logic output. Because the output is also a logic-level value, an output of one logic gate can connect to the input of one or more other logic gates. Ok fin qui ci siamo ed era tutto chiaro già prima ... (a parete quel amplify che un po' mi turba...) CMOS : is a major class of integrated circuits. (quindi porte logiche e transistor compreisi) data converters, and highly integrated transceivers for many types of communication.(ossia trasmette e riceve giusto?) The phrase "metal–oxide–semiconductor" is a reference to the physical structure of certain field-effect transistors, having a metal gate electrode placed on top of an oxide insulator, which in turn is on top of a semiconductor material CMOS logic uses a combination of p-type and n-type metal–oxide–semiconductor field-effect transistors ...to implement logic gates and other digital circuits found in computers, telecommunications equipment CMOS circuits dissipate power by charging and discharging the various load capacitances The charge moved is the capacitance multiplied by the voltage change Multiply by the switching frequency to get the current used, and multiply by voltage again to get the characteristic switching power Traduzione in italiano : Un transistor è un mezzo semiconduttore comunemente usato per amplificare o commutare segnali elettrici .... Un segnale elettrico può essere amplificato dall'uso di un espediente che aggiunga un po di corrente o voltaggio per conrollare il flusso di una più larga corrente .... I transistor moderni sono divisi in due principali categorie ....tramite le quali è possibile controllare il flusso di corrente ... La produzione maggiore d'essi è nei circuiti inegrati ,,, Una porta logica consiste di circa venti transistor ... Un microprocessore avanzato , comu une del 2006 , può usare più di 1.7 miliardi di transistor . I transistor sono comunemente usati come interruttori (o commutatori) elettronici ... sia per applicazioni ad alto voltaggio ... sia per applicazioni a potenza elettrica alta ... sia per quelle a bassa potenza come nelle porte logica . Una porta logica svolge operazioni logiche su uno o più logici input e produce un singolo logico output . Poichè l'output e anche un valore a livello-logico l'output di una porta logica puo connettersi all'input di una o più altre porte logiche . CMOS : E' un circuito integrato di classe superiore . Un convertitore di dati e un potente TRANSCEIVER ( e che vo di ?) per molti tipi di comunicazione (vuolo dire che trasmette e riceve dati?)(ma il CMOS non è la memoria BIOS ?) La frase Metal-oxide-semiconduttor è un riferimento alla struttura fisica di certi transistor effetti-campo , che hanno un elettrodo a porta metallica posizionato in cima ad un isolante ossidato che a sua volta sta sopra un semi conduttore . La logica CMOS usa una combiazione di tipo-p e tipo-n metal-oxide-semiconduttor transistor effetti-campo ... per implementare porte logiche e altri circuiti digitali trovati nell'equpaggiamento telecomunicativo del computer . I circuiti CMOS dissipano energia tramite il caricare e scaricare le varie capacità .(cosa intende per capacità?) Il movimento di cariche è la capacità moltiplicata dal cambiamento di voltaggio . Moltiplicato per la frequenza di commutazione ottenuta dalla corrente usata e moltiplicata ancora per le caratteristiche di commutazine dell'energia . Ok !!! Molte cose mi erano chiare ma ascolta . E' il CMOS la chiave di tutto .... Purtroppo ho fatto una traduzione "alla lettera" di certe parole che mi rende le cose meno chiare di quello che dovrebbero essere . Ho messo una domanda tra parentesi : cosa vuol dire capacità ? O meglio quale capacità del circuito intende ? E' il cmos che carica direttamente energia commutandola in segnale digitale ? E' cosi ? Questo benedetto segnale (ho imparato a chiamarlo così) viene costruito al suo interno dal CMOS (e per processi non BIOS da altri circuiti integrati) è un segnale che si ripete ad ogni accensione partendo da qui (CMOS)?? Non centra nulla l'altro segnale il segnale determinante , il clock ?(che è sempre un flusso digitale di tipo non aleatorio giusto ?) Al CMOS la tensione arriva direttamente dalla rete ?? In altre parole non è il segnale di clock a divenire tramite i vari circuiti un segnale commutato ma il segnale nasce direttamente nel circuito è così ? Non so ..... :ROTFL: aiutatemi voi PS alla fine ho ceduto ed ho acquistato un volume per adolescenti prodigio , libro che spiega un sacco di cose , alcune delle quali che io ancora non so e lo fa in modo abbastanza buono io credo (non è specificata l'età dell'utente ai quali si rivolge ma sembra una cosa tipo adolescente-nerds che lo capisce ...) Comunque non rinuncio a queste sedute con voi che sono più che salutari .... Un saluto Hearter
  22. Pensavo d'aver capito ed ora sono più confuso che mai ... Devo trovare un libro mi sa ... Ma dove , neanche a cittàstudi ho trovato qualcosa .... Sono disperato !!!
  23. Dal mio dizionario : Processo aleatorio = esecuzione o composizione (in questo caso di segnali) derivanti in qualche modo da processi casuali o schemi probabilistici . Quindi il segnale in questione è un segnale aleatorio . Segnale sul quale non abbiamo ancora discusso nei particolari -intendo su come esso assuma quindi questo suo stato aleatorio ("essere eseguito o venire composto" )- ma che sappiamo in qualche modo e in qualche posto composto . E' aleatorio , quindi per definizione si forma secondo schemi detti probabilistici . Se non sbaglio il tutto (la sua composizione intendo) dovrebbe avvenire nei rapporti fra processore e circuiti integrati (e qui le porte logiche centreranno qualche cosa ... ) cosa che noi non abbiamo ancora guardato . Dal nome delle porte logiche che conosco (soprattutto AND ed OR) però mi arriva un messaggio che mi porta a dedurre , per via del significato delle parole stesse , che non è per nulla strano sentire parlare di schemi probabilistici . Un segnale aleatorio quindi ma pur sempre un segnale . Quindi composto da impulsi a data tensione e a data frequenza . Specificatamente a tensione 1 o 0 , e frequenza variabile . giusto ? Quindi , questi mattoncini che costituiscono il flusso aleatorio -che serve alla macchina per lavorare- arriveranno da qualche parte io credo . Penso che derivino da un analisi logica (e probabilistica) fatta dai vari componenti sulle fondamenta di un qualcosa di preesistente . Non nasce dal nulla questa frequenza . Nasce (a sto punto) dall'immissione nel sistema di quell'altro flusso da te citato : il flusso deterministico (che determina quindi , non l'aleatorietà del secondo , ma la sua esistenza fisica in quanto flusso di impulsi a tensione 1 o tensione 0 ). Giusto ? Mi hai aperto un mondo con due parole . E' giusto quello che ho scritto ? Domanda : (se è tutto corretto) Come gestisce (schematicamente intendo ) il flusso aleatorio il sistema logico nei suoi vari componenti ? Come si muovono questi segnali lo abbiamo visto , ma come li interpreta la macchina ? Puoi darmi una dritta da dove iniziare a cercare ? Sai già cose che vuoi semplicemente indicarmi o preferisci darmi soltanto gli indizi necessari ? Fra l'altro ammetto di non avere ancora cercato le nozioni che mi hai suggerito nell'altro topic riguardo l'architettura di Van ...qualcosa (non mi ricordo il nome ...) ma lo farò tra oggi e domani . Promesso . Tanti saluti e grazie mi hai fatto fare un bel balzo in avanti . PS sono alzato sino tardi se non sei già a nanna e vuoi sono qui ... Un saluto Hearter !!!
  24. Ti spiego : Da quello che ho capito , l'onda quadra esiste solo sulla carta ! Nelle realtà non è un'onda .... Nel circuito in fatti vi sarà un flusso di corrente a tensione che varia da 0 a 1 (0-1-0-1-0-1 ....) come fossero degli impulsi . Flusso che potrà cambiare e modificarsi nell'ordine . Tutto grazie alle varie porte logiche , ai vari circuiti integrati ed alle operazioni che il sistema richiede . Non più 0-1-0-1 quindi ma 1-1-0-1 e così via ... Divenendo un flusso che trasporta singole risposte (es 1="si") o una serie di informazioni , ma come questo avviene nello specifico , vorrei vederlo più avanti l'importante è capire se è giusto ciò che ho detto su questo beneamato flusso di corrente , che otre a scandire il tempo delle operazioni , fornisce anche i "mattoncini di tensione" (1 o 0) con cui il sistema costruisce i discorsi logici che mettono in comunicazione tra loro i vari componenti .... Non ho riletto ciò che ho scritto (ho poco tempo ora lo farò stasera) ma a me sembrava di aver detto che alzare la frequenza di bus , dovrebbe coincidere con l'aumentare le prestazioni della macchina -poiché è tutto in proporzione per via dei divisori e dei moltiplicatori interni- il tutto limitatamente a certi parametri fisici , oltre ai quali non si produce più più lavoro , ma calore . Mi sono chiesto se la frequenza di bus coincide con la frequenza di clock ma forse ho sbagliato ... Non so ... io vorrei solo capirci un pò di più , ecco ... Oggi sono stato in un'altra libreria . Non aveva neanche un libro sull'hardware !!! Nella mia città comprare qualcosa che non sia hardware di base (elenco dei componenti interni di un computer) è impossibile . Ho avuto tra le mani un vecchio quaderno della Jakson , forse una volta i libri sui pc erano più seri ... Ora scappo ... Un saluto hearter Vorrei solo capire ... Datemi dei titoli di libri a questo punto . Non posso andare avanti leggendo tre righe qua due la cercando di capire !!!! :ROTFL:
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