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Dead Space Remake: La Recensione - Vecchie paure, nuovi modi per affrontarle!

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Vecchie paure, nuovi modi per affrontarle!

Strutturalmente, la stragrande maggioranza del remake è identica al gioco originale, dalla corsa frenetica all'ascensore che segue la rivelazione iniziale dei Necromorfi simili a zombi, al compito vitale di disabilitare tutti i Wheezer che stanno avvelenando l'aria. Tuttavia, ci sono alcune piccole modifiche al design dei livelli sparse ovunque, insieme ad alcuni notevoli miglioramenti del gameplay. Per cominciare, le sequenze a gravità zero ora consentono di saltare da terra e usare i propulsori della tua tuta per muoverti liberamente in ogni area, piuttosto che saltare rigidamente da una superficie all'altra. Essere in grado di volare attraverso questi segmenti li rende molto più interessanti di quanto non fossero prima, poiché siamo costretti ad affrontare nemici che possono attaccare da qualsiasi angolazione, mentre ti orienti per risolvere vari enigmi. Anche alcune di queste sezioni, come l'hangar della Ishimura, sono state ampliate, diversificando e dando nuova linfa al design della nave, con anche una rinnovata, seppur contenuta libertà di esplorazione. Altri aspetti, come il lavoro di riparazione del cannone ADS, sono stati completamente ridisegnati per aumentare la tensione, e questo si ripercuote anche nelle lotte contro il Leviatano.

Se si ha familiarità con Dead Space 2, la libertà di movimento in questi segmenti zero-G ridisegnati, sembrerà immediatamente familiare, e questo è un tema portante in questo remake. Anche l'aggiunta di aggiornamenti speciali per ogni arma nell'arsenale di Isaac è stata trasferita dal sequel del 2011. Grazie alle nuove “mod” Si può attaccare col Plasma Cutter facendo sì che le munizioni diano fuoco a tutto ciò che viene colpito, infliggendo danni da scottature nel tempo. Un altro aggiornamento consente al Disc Ripper di far rimbalzare le lame tagliando più nemici. Queste mod sono sparse per tutta l’Ishimura, quindi sì, l’esplorazione è importante e dà ricompense.

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Questo sistema di ricompense ed esplorazione sembra essere stato aggiunto per l’inclusione di missioni secondarie su misura, che permettono di giustificare il leggero backtracking presente. Avere un motivo per tornare indietro fa sembrare organica la rivisitazione di quelle che una volta erano porte ed aree chiuse; ed il viaggio, ora, senza soluzione di continuità tra ogni parte della nave, ci dà la sensazione di un luogo autentico. I nemici, occasionalmente, spuntano per fornire un ostacolo lungo percorsi familiari, ma spesso si può tornare indietro in relativa sicurezza, e le missioni secondarie si riducono essenzialmente a raccogliere un oggetto o attivare un messaggio registrato che contribuisce alla lore. Ottenere maggiori informazioni di base su ciò che è accaduto a bordo della Ishimura prima che tutto andasse all'inferno, è un piacere narrativo, ma è un peccato che le missioni secondarie non siano più strutturate e coinvolgenti.

A differenza dei suddette mod, le modalità di fuoco primarie per ciascuna arma sono rimaste in gran parte le stesse del gioco originale. Tuttavia, alcune delle armi da fuoco riproposte da Isaac hanno funzioni secondarie completamente nuove. Il fuoco alternativo del fucile a impulsi, in precedenza era davvero utile solo quando eravamo completamente circondati dai nemici, permettendoci di accovacciarci per crivellarli in una pioggia di proiettili. Ciò ha richiedeva un’eccessiva riserva di munizioni e c'erano pochissime opportunità di usarlo senza avere il sentore di star sprecando proiettili. Per il remake, il fucile a impulsi di è dotato di una mina di prossimità che funziona sia come trappola che come lanciagranate improvvisato. Ci siamo ritrovati ad usare le modalità di fuoco secondarie su altre armi, più spesso di quanto avessimo mai fatto nell'originale Dead Space, soprattutto perché introducono un ulteriore livello di strategia e varietà ad ogni incontro con i Necromorfi della nave. La nuova modalità di fuoco secondario del Lanciafiamme è un altro buon esempio, offrendo la possibilità di sparare muro di fiamme che può separare i nemici, isolandoli l'uno dall'altro con una fiammata infuocata.

Tra tutte le armi rivisitate, tuttavia, è la Force Gun che spicca tra la folla. In precedenza, quest'arma a metà partita era poco più di uno strumento per allontanare i nemici. Ora è stata riprogettata per scatenare una fragorosa esplosione di energia che strappa pelle e muscoli dalle ossa. È un'arma deliziosamente raccapricciante che fa un uso squisito della nuova effettistica del remake. In generale quindi, tutte le bocce da fuoco sono state rivisitate, ottimizzate, equilibrate ed ulteriormente differenziate; tutto a favore di un gameplay più vario, più soddisfacente e più bello da vedere.

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