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Il lunedì nero di Nvidia Corporation

"Nella giornata di ieri Nvidia ha registrato un importante calo in borsa. Ecco i motivi."

È iniziata una nuova giornata borsistica a Wall Street, ma tutti abbiamo ancora nella mente il lunedì nero di ieri, che ha visto bruciare tra tutte le borse europee qualcosa come 450 miliardi di capitalizzazione.

La crisi generata dai mutui americani - e che ora è troppo semplicistico addebitare al solo "mattone" - ha sorvolato l'Atlantico per arrivare anche nel Vecchio Continente, ma ciò non vuol dire che al di là dell'oceano se la passino di nuovo bene.

Nel settore tecnologico, ad esempio, si è registrato il tonfo di Nvidia, caduta di oltre 13 punti, dopo che il titolo è stato retrocesso a "neutral" dall'analista Michael McConnell di Pacific Crest. L'analista infatti prevede che l'azienda annuncerà risultati negativi, e che venderà la sua divisione chipset. Secondo McConnell i recenti cambi di strategia dell'azienda e la mancanza di dettagli circa il futuro della divisione chipset potrebbero essere segnali di un abbandono di quel settore. Inoltre, "il 40% dei 360 impiegati licenziati recentemente proverrebbero del gruppo ricerca e sviluppo chipset". Nvidia, dal canto suo, si è limitata a smentire.

Noi restiamo ad osservare, anche se dobbiamo tenere presente che ci sono voci ricorrenti che vogliono Nvidia pronta a fornire i chipset ai notebook di Apple. Insomma, le voci sono contrastanti.

Un anno fa le azioni Nvidia si scambiavano tra i 36 ei 39 dollari, mentre ieri hanno chiuso a 7.85 dollari. McConnell ha dichiarato che il calo di oltre il 73% potrebbe essere seguito da un ulteriore calo del 25% e il rendimento per azione del prossimo anno potrebbe essere inferiore del 50% rispetto alle stime medie di Wall Street. Insomma, all'orizzonte non si vedono che nubi.

Fonte: tom's hardware

- Jacopo P. -


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