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Linux desktop, Red Hat amplia i suoi orizzonti

Roma - Fino ad oggi le soluzioni Linux di Red Hat dedicate al mercato desktop sono state pensate soprattutto per il settore delle grandi aziende, ma nel prossimo futuro la società di Raleigh ha in piano il rilascio di una nuova variante del proprio sistema operativo desktop capace, a suo dire, di corteggiare un pubblico assai più vasto e variegato. Sebbene l'attuale Red Hat Enteprise Linux (RHEL) Desktop sia già indirizzato a PC desktop e notebook, e contenga applicazioni per la produttività personale, Red Hat afferma che la futura edizione sarà maggiormente general purpose e più adatta al mercato mainstream.

"Si tratterà di un'offerta più completa che avrà come target settori come quello delle piccole e medie imprese e dei mercati emergenti", ha spiegato a eWeek.com Paul Cormier, executive vice president of engineering di Red Hat.

E il mercato consumer? "Non abbiamo in programma di vendere questa soluzione su Best Buy (celebre catena di negozi americana, NdR), se è questo che si vuole intendere per mercato consumer di massa", ha replicato Cormier. Quest'ultimo ha però aggiunto che sarà possibile scaricare la distribuzione dal Web e abbonarsi al servizio Red Hat Network per ottenere supporto e aggiornamenti automatici.

La mossa di Red Hat appare la risposta alle aggressive strategie di Novell relative a Linux desktop, strategie che hanno fatto di SUSE Linux Enterprise Desktop (SLED) una delle soluzioni open source più apprezzate nell'ambito dei client e delle workstation aziendali. Proprio questa settimana Novell ha rilasciato un service pack per SLED 10 che, tra le altre cose, migliora il supporto alla virtualizzazione e al system management, introduce il supporto ai più recenti processori x86, include la nuova suite di sicurezza AppArmor 2.0, e aggiorna buona parte dei pacchetti software, tra cui OpenOffice (che ora comprende il convertitore OpenXML/ODF).

Novell ha inoltre annunciato una soluzione basata su SLED 10 espressamente dedicata ai PC thin client.

Su eWeek è posibile leggere un botta e risposta tra Cormier e Justin Steinman, director of product marketing for Linux and open source di Novell, riguardo le proprie strategie desktop. In estrema sintesi, Seinman afferma che SLED rappresenta una soluzione più completa e integrata rispetto a RHEL Desktop, e sostiene che la propria rivale "ha di fatto ignorato il settore desktop". Cormier si difende sostenendo che Red Hat ha sempre posseduto una versione client del proprio sistema operativo, e che questo è installato presso numerose aziende.

Gli analisti sostengono che Novell è riuscita a penetrare più a fondo nel segmento client rispetto alla rivale, e questo anche grazie al supporto di numerosi progetti open source dedicati a colmare il gap, in ambito desktop, tra Linux e Windows.

Red Hat non ha fornito alcun dettaglio sul suo prossimo sistema operativo, che stando a Cormier verrà annunciato ufficialmente tra pochi mesi. C'è chi fa notare come l'azienda dal cappello rosso potrebbe attingere a piene mani da Fedora, la stessa distribuzione già utilizzata per sperimentare molte delle tecnologie alla base di RHEL. Non va dimenticato che Fedora nacque verso la fine del 2003 proprio sulla base di Red Hat Linux, una distribuzione general purpose di cui Red Hat abbandonò lo sviluppo con lo scopo di focalizzarsi sulle soluzioni enterprise.

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