Ciao Mondo 3!

huawei-logo-android-limoHuawei America diffonde una lettera aperta di Ken Hu, Presidente Huawei America, a causa delle varie accuse mosse a Huawei in ambito sicurezza, legate soprattutto alla mancata acquisizione della società americana 3Leaf.



Di seguito un estratto della lettera aperta di Ken Hu diffusa nella giornata odierna da Huawei America, a causa delle varie accuse mosse a Huawei in ambito sicurezza, legate soprattutto alla mancata acquisizione della società americana 3Leaf.

Con questa lettera ci proponiamo di parlare dei fatti fondamentali dietro la recente questione riguardante 3Leaf, che è stataparticolarmente discussa e ha avuto molta attenzione.

 Ci proponiamo anche di chiarire alcune voci che sono in circolazione da tempo a proposito di Huawei.

Futurewei, consociata di Huawei negli Stati Uniti, ha acquisito tra maggio e giugno 2010 alcuni asset da 3Leaf, start-up tecnologica insolvente di Santa Clara, California, quando 3Leaf stava cessando le sue attività e nessun altro acquirente era all'orizzonte. Huawei ha sottoposto una tempestiva richiesta al Bureau of Industry and Security presso il Dipartimento del Commercio prima di concludere l'acquisto, in maggio, e il Dipartimento ha certificato che non era necessaria alcuna autorizzazione per esportare la tecnologia 3Leaf. Dopo aver saputo che il CFIUS (Committee of Foreign Investiment of the United States) era interessato alla transazione di 3Leaf, Huawei ha sottoposto richieste, preliminare e formale, per l'inizio della revisione della transazione, a novembre 2010.

 L'11 febbraio 2011, il CFIUS ha formalmente notificato a Huawei la raccomandazione di ritirare la sua proposta di acquisto. Inizialmente abbiamo rifiutato, ma abbiamo in seguito deciso di accettare la raccomandazione e di ritirare la domanda di acquisto, secondo i termini indicati dal CFIUS, a causa dell'impatto significativo di questa notizia e dell'attenzione generata dalla transazione.

Gli Stati Uniti d'America sono un grande Paese, per il quale Huawei ha sempre avuto il massimo rispetto. I valori di democrazia, libertà, rispetto della legge e dei diritti umani negli Stati Uniti sono valori che Huawei rispetta e sostiene. Abbiamo cercato di porre solide basi per una collaborazione con società statunitensi ed abbiamo investito molto per far crescere il nostro business negli Stati Uniti negli ultimi dieci anni.

 Huawei è impegnata in un investimento a lungo termine negli Stati Uniti, dove ha già oltre 1000 addetti impiegati su base locale. Nel 2010 abbiamo acquistato prodotti e servizi da società americane per un valore che si aggira intorno ai 6,1 miliardi di dollari. I nostri investimenti in Ricerca e Sviluppo negli Stati Uniti sono cresciuti del 66% su base annuale ed hanno raggiunto la cifra di 62 milioni di dollari nel 2010. Da tempo offriamo prodotti e servizi innovativi ai nostri clienti statunitensi ed operiamo responsabilmente in qualità di investitore, datore di lavoro, contribuente e società.

Sfortunatamente, negli ultimi 10 anni, ai nostri continui investimenti negli Stati Uniti sono state più volte attrubuite interpretazioni distorte:

1. In primo luogo, l'accusa di coinvolgimenti militari basata sul fatto che il fondatore e CEO di Huawei, Mr. Ren Zhengfei, abbia prestato servizio nel People's Liberation Army. E' un dato di fatto che Mr. Ren sia solo uno dei tanti CEO al mondo ad aver prestato servizio militare, ed è un altro dato di fatto che Huawei ha sempre e solo offerto soluzioni per le telecomunicazioni in linea con i più alti standard civili. E' ancora un fatto che al momento nessuno hai mai mostrato una prova che attesti il coinvolgimento di Huawei in una qualsiasi operazione di tecnologia militare.

2. La seconda falsa percezione è legata ai diritti della proprietà intellettuale. Fin dalla nostra nascita, Huawei ha rispettato e protetto i diritti di ogni proprietà intellettuale. Abbiamo fatto richiesta di 49.040  brevetti in tutto il mondo, con un riconoscimento ad oggi di 17.765 brevetti. Oltre alla nostra innovazione, Huawei compra i diritti d'uso di altri brevetti attraverso procedure standard di licenza incrociata. Nel 2010, Huawei ha pagato 222 milioni di dollari alle compagnie occidentali in diritti legati alle licenze - 175 milioni di dollari solo a compagnie americane.

3. In merito alle dichiarazioni relative al supporto finanziario di Huawei ad opera del governo cinese, la verità è che operiamo come ogni altra azienda privata. La nostra società è finanziata attraverso il capitale dei nostri azionisti e normali prestiti commerciali. Come tante società che operano in Cina, Huawei riceve incentivi sulle tasse fornite dal governo cinese alle aziende specializzate in alta tecnologia e supporto per alcuni dei nostri progetti legati a Ricerca e Sviluppo. Questo modello è molto simile a quello degli incentivi sulle tasse offerto da agenzie governative americane ad aziende americane. Le linee di credito aperte da banche commerciali cinesi sono in realtà rivolte a clienti di Huawei e non all'azienda.

4. L'accusa che Huawei in qualche modo possa essere una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti si basa essenzialmente sull'opinione infondata che la nostra società possa usare soluzioni tecnologiche per rubare informazioni confidenziali agli Stati Uniti o lanciare attacchi alla rete americana in determinate circostanze. Non c'è alcuna prova che dimostri che Huawei abbia mai violato alcuna procedura di sicurezza. Inoltre, negli Stati Uniti Huawei ha assunto terze parti indipendenti specializzate in sicurezza, come la EWA, per monitorare e controllare le proprie soluzioni e certificare la loro sicurezza e la loro affidabilità secondo i più alti standard stabiliti. Restiamo comunque disponibili ad ogni attività investigativa dichiarata necessaria dalle autorità americane e continueremo a collaborare in modo trasparente con tutte le agenzie governative.

Auspichiamo che il Governo degli Stati Uniti proceda con investigazioni formali su qualsiasi dubbio inerente la nostra società, confidando nel loro esito positivo, a testimonianza che Huawei è una normale entità commerciale.

Xh Staff

Pubblicità