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Hitachi Data Systems, società del gruppo Hitachi, Ltd. (NYSE: HIT) e unico fornitore di Services Oriented Storage Solutions, registra con soddisfazione il continuo successo a livello mondiale della propria soluzione Hitachi Content Archive Platform. In base a un recente sondaggio sui clienti, è emerso che il 46% delle organizzazioni IT l’ha scelta per il consolidamento dello storage, il 69% delle organizzazioni ha migrato sulla piattaforma Hitachi più del 30% dei contenuti dei propri dischi primari, e, in generale, il 55% dei clienti che l’hanno adottata ha visto un ritorno del proprio investimento nell’arco di 12 mesi.

“L’enorme crescita dei dati non strutturati e l’esigenza delle aziende di consolidare lo storage, oltre alla necessità attuale di ‘fare di più con meno’, fanno sì che l’archiving e la gestione a lungo termine dei dati costituiscano oggi elementi essenziali nella progettazione e nella realizzazione delle infrastrutture storage”, sottolinea Giuseppe Fortunato, Business Consulting Principal di Hitachi Data Systems. “Come risulta evidente dal grande riconoscimento ottenuto presso i clienti di tutto il mondo, la soluzione Hitachi Content Archive Platform costituisce un sistema di archiviazione completo, semplice, e vantaggioso in termini di costi, in grado di soddisfare tutte le esigenze in termini di archiviazione dati di lungo termine, quali l’autenticazione, l’eliminazione dei file duplicati, e la scalabilità di prestazioni e capacità”.
La soluzione Hitachi Content Archive Platform offre alle aziende un mezzo vantaggioso per ridurre le loro necessità complessive di storage, e supporta l’archiviazione dei contenuti fissi, oltre ad aderire alle policy aziendali di governance sempre più stringenti. Progettata per integrarsi senza soluzione di continuità nelle infrastrutture storage aziendali esistenti, costituisce una soluzione ideale per archiviare report, e-mail, repository di enterprise content management, file di carattere medico, documenti acquisiti via scanner, registrazioni voce e altri contenuti digitali, per limitare l’uso dello storage primario e ridurre le finestre di backup.

A livello mondiale, la soluzione Hitachi Content Archive Platform ha già dimostrato il proprio valore in numerosi mercati verticali, tra i quali: Sanità, Pubblica Amministrazione, Servizi Finanziari e Utilities/Energia. Alcuni clienti significativi sono la città di Amsterdam e la società di gestione dei pagamenti Payformance.

Amsterdam City Archives ha creato un archivio digitale (Digital Store Depot, DSD) utilizzando Hitachi Content Archive Platform che ha ampliato la propria capacità di archiviazione a oltre 27 terabyte, e prevede di scalare fino a 247 Petabyte.
Di più: la possibilità di scalare la capacità rapidamente, tipica della piattaforma, garantisce anche la ritenzione e la conservazione nel tempo dei dati. Inoltre offre funzionalità storage per tenere sotto controllo permanente l’interezza e l’autenticità di tutti i documenti registrati digitalmente. “Stiamo entrando nel futuro con la nostra storia”, spiega Bert Nijhoff, Head of ICT di Amsterdam City Archives. “Con la crescita rapida degli archivi digitali e i cambiamenti nelle leggi e nei regolamenti, eravamo alla ricerca di una soluzione scalabile ma soprattutto sostenibile: il nostro fornitore IT, Data Matters, ci ha convinto che Hitachi Content Archive Platform era la soluzione ideale”.

“Con le offerte esistenti, avremmo dovuto scrivere una API personalizzata per gestire una delle nostre applicazioni importanti. Poi abbiamo scoperto la soluzione Hitachi Content Archive Platform, con le sue funzionalità incorporate che possono essere gestite da un unico schermo”, sottolinea Jason Beckham, Director of Infrastructure di Payformance. “La piattaforma di Hitachi ci offre un repository online sicuro e scalabile che memorizza, conserva e gestisce attivamente i nostri contenuti, e possiamo fare tutto tramite una console centralizzata con una interfaccia facile da usare.
Con Hitachi abbiamo eliminato la necessità dei backup in quanto i dati sono replicati quasi in tempo reale nella installazione di disaster recovery. Ci siamo liberati anche dai sistemi di recupero dati complicati e dai nastri, e dalle ore di lavoro necessarie per gestire il tutto”.

- Jacopo P. -

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