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Mino

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Vi volevo presentare un progettino che è complementare al Black Box , che in uno slancio di fantasia ho chiamato Air Box :-)

 

DSC07767.JPG

 

L'Air Box serve a misurare l'effettiva portata delle ventole , ovvero quanta aria effettivamente muovono, a diversi voltaggi.

La struttura è molto semplice e poco costosa, si tratta di un box avente dimensioni esterne 14x14x50cm realizzato in truciolare spesso 1cm , con all'interno un tronco di piramide a base quadrata avente come base un quadrato di 12cm e come top un quadrato di 3cm.

 

DSC07761.JPG

 

Questo "imbuto" è stato realizzato in compensato da 3mm e per non perdere neppure un soffio il tutto è stato rivestito esternamente con nastro adesivo sia sulle giunture che sui lati, mentre internamente le giunture sono state ripassate con colla a caldo.

 

DSC07762.JPG

 

 

Il rilevamento della portata dell'aria viene fatto usando un'anemometro modello WS9500 prodotto dalla LaCrosse, ecco il link alla pagina descrittiva :

Anemometro WS9500

 

Alcune caratteristiche :

 

* Unità di misurazione : nodi (Kts), miglia orarie (mph), m/s o km/h

* Scala di rilevamento : da 0.2 m/s a 30m/s

* Visualizzazione simultanea, durante la misurazione, di un grafico indicante la velocità del vento in Beaufort

* Visualizzazione della velocità media del vento secondo un lasso di tempo regolabile da 2 a 10 secondi

 

DSC07763.JPG

 

Il fissaggio dell'anemometro è composto da due semplici viti che si attaccano al lato di fondo, dove è stato praticato un foro da 30mm di diametro, ovvero l'esatto diametro della ventola di rilevazione. Per non perdere neppure un soffio d'aria la ventola è stata contornata da neoprene adesivo a celle chiuse da 1cm di altezza e 5mm di spessore.

 

DSC07768.JPG

 

Per poter attaccare ventole di diametri diversi ho fatto tre supporti con fori da 116, 88 e 76mm di diametro, ai quali ho poi attaccato 4 viti inox da 45mm. Così le ventole possono essere facilmente messe in posizione e fissate senza errori.

 

DSC07760.JPG

 

Questi supporti vengono tenuti in posizione grazie a 4 elastici e le viti per il fissaggio assicurano una tenuta ottimale. Siccome l'obbiettivo era quello di non perdere aria ho rivestito il bordo dell'Air Box con del neoprene adesivo a celle chiuse da 1cm di altezza e 5mm di spessore.

 

DSC07773.JPG

 

Particolare del posizionamento delle viti a galletto che fissano le ventole :

 

DSC07756.JPG

 

So che è una cosa da poco, ma le viti a galletto vengono tenute quanto più possibile inclinate in modo da ostacolare al minimo il flusso dell'aria.

 

Le ventole ovviamente soffiano aria verso l'anemometro

 

 

Ora che avete capito come è stato fatto, due prezzi :

 

Anemometro : 42 euro

Neoprene : 1,20 euro

Viteria per il legno : 3,45 euro

Legno : 6 euro

Viti inox per le ventole : 3 euro

Dadi a farfalla : 5,25 euro

 

Tempo di realizzazione : 1 ora scarsa

Costo totale : 60,9 euro

 

 

Il setup per le misurazioni

 

Le misurazioni vengono fatte usando un'alimentatore Qtek da 550w per alimentare la ventola in test, mentre il pannello multifunzione è alimentato da un classico cubotto multivoltaggio.

Nel dettaglio :

 

pannello multifunzione Hardcano 12 SE (qui i dettagli) ed ecco una fotina :

 

panel.gif

 

Visto che fa da fanbus, ho creato un cavetto ventole con solo il segnale tachimetrico al pannello, mentre l'alimentazione la prende direttamente dall'ali, in modo da far andare la ventola a 12V pieni.

 

E' stato poi implementato anche un tester per visualizzare i volts, il modello KDM 110 della GBC :

 

02a9_1_sbl.JPG

 

 

Così mi sono fatto il cavo ventola precedente con uno sdoppiatore supplementare che mi permette di vedere gli effettivi volts erogati.

Già che c'ero ho aggiunto anche un fanbus manuale della ZeroTherm :

 

znirvana120p07.jpg

 

Così ora posso vedere gli RPM sul pannello della ThermalTake, alimentare la ventola a 12V direttamente dall'alimentatore (usando il cavetto FSA-75 di Nexus) , poi passare alle misurazioni dei 5, 7 e già che ci siamo anche 9V agendo sul potenziometro della ZeroTherm, visualizzando nel contempo il voltaggio preciso sul voltmetro...

 

Riassumendo il tutto in uno schema, ecco come si presenta :

 

routingsegnale.jpg

 

Spero sia tutto chiaro :-)

 

 

 

Come, quando e cosa si misura

 

Prima di tutto, le misurazioni vengono fatte la notte, a porte e finestre chiuse, per scongiurare eventuali spifferi che facciano sballare i dati.

 

Per prima cosa si accende l'anemometro che è stato precedentemente settato per misurare il vento in metri al secondo poi si mette la ventola da testare sul suo supporto e la si fissa.

 

Si inizia ad alimentare la ventola in test con 12volts pieni prelevati direttamente dall'alimentatore tramite il cavetto FSA-75 di Nexus e si lascia girare il tutto per 120 secondi cronometrati, poi si segna la velocità del vento e gli RPM letti tramite il pannello multifunzione.

 

A questo punto di spegne la ventola in test, si aspetta che l'anemometro segni 0 metri secondo e si collega la ventola tramite fanbus e pannello multifunzione, settando 9v come alimentazione. Anche qui si lasciano passare 120 secondi e si segna la velocità e gli RPM.

 

Stessa cosa viene fatta per i 7v mentre per i 5v non si usa il potenziometro ma l'alimentazione tramite il cavetto FSA-75 di Nexus.

 

Dopo aver segnati tutti gli RPM ed i valori in metri al secondo si passa alla generazione dei report, come spiego qui sotto.

 

Piccola nota a margine relativa agli RPM : ho deciso di segnare anche questo valore oltre all'aria spostata in quanto credo sia utile per statistiche future, non perchè influenzi in qualche modo la misurazione.

 

 

Interpretazione delle misurazioni

 

Una volta avuti i metri/secondo bisogna dedicarsi un pochino alla matematica per avere i metri cubi orari o i CFM ovvero i Cubic Feet per Minute.

 

Si inizia misurando il diametro della ventola dell'anemometro, che in questo caso è di 30mm, poi si ottiene il raggio, ovvero 15mm. A questo punto si calcola l'area in centimetri quadrati, ovvero 15*15*3,14 e si ottiene 7,065 centimetri quadrati. Solo che per misure in metri cubi serve la misura non in centimetri quadrati ma in metri quadrati, che sono esattamente 0,0007065 metri quadri.

 

Ottenuto questo fondamentale dato, la formula per ottenere la portata di una ventola in metri cubi al secondo è semplicissima, basta moltiplicare la velocità in metri al secondo per l'area in metri quadri.

Siccome a noi interessano i metri cubi al minuto, basta moltiplicare il dato precedente per 60 e siamo a posto!

 

Per ottenere invece i CFM non serve altro che la portata in metri cubi al minuto e moltiplicando il dato per 35,3134 si ottengono i tanto sospirati CFM.

 

Ovviamente tutte queste operazioni le faccio fare ad Open Office Calc :-)

 

Sentitamente ringrazio Lupo per le varie operazioni matematiche da eseguire, senza di lui non credo che ci sarei arrivato...

Riporto qui di seguito una tabella che Fox è stato così gentile da realizzare :

 

1 piede (ft.) =circa= 0.3048 m

1 m =circa= 3.2808 ft.

 

CFM---->m^3/min

Misura in CFM/35,3134

 

CFM---->m^3/h

Misura in CFM/0,589

 

m^3/min---->CFM

Misura in m^3/min X 35,3134

 

m^3/h---->CFM

Misura in m^3/h X 0,589

 

E con questo spero di aver chiarito ogni cosa, siete interessati a vedere un pochino di misure?

 

 

Note

 

Sebbene io sia di principio contrario a far funzionare le ventole a 5v molti lo fanno, io per questa ragione faccio anche le misurazioni a questo voltaggio. Ricordate però che una ventola alimentata a meno volts dello spin voltage consigliato è una ventola che rischia di bruciarsi. Inutile dire che una ventola bruciata o che non parte è una ventola che potrebbe mettere in ginocchio il vostro sistema.

 

 

Ed ora, a voi la palla!

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teoricamente mi smebra che tutto sia giusto, ora sarebbe interesssante se potessi postare qualche esempio dei dati da te raccolti e magari paragonarli tra loro e con i dati dichiarati dalla casa. Certo il discostamento (sicuramente minimo) puo essere dato anche da questo fattore:

Standard legati al metro cubo

 

* Sm3 o standard metro cubo è un'unità di misura impiegata per misurare la quantità di gas a condizioni standard di temperatura e pressione. Per definizione è la quantità di gas necessaria ad occupare un metro cubo di volume a 15° C di temperatura e 1,01325 bar assoluti (pressione atmosferica sul livello del mare) di pressione.

 

* Nm3 o normal metro cubo è un unità di misura impiegata per misurare la quantità di gas e GPL a condizioni normali (c.n.). Per definizione è la quantità di gas necessaria ad occupare un metro cubo di volume a 0° C di temperatura e 1,01325 bar assoluti (pressione atmosferica sul livello del mare) di pressione. I Nm3 sono legati agli Sm3 dalla seguente relazione: 1 Sm3 = 0,9469 Nm3.

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ah! mi ero scordato di farti i complimenti :asd: ormai ci abitui a queste chicche che lo do per scontato

a proposito, come procede con la black box? purtroppo in questo periodo non ho tempo di seguire tutto ma mi sono documentato sull'acustica e qualche conclusione l'ho raggiunta

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ottimo davvero nn c'è che dire

avevo visto gli anemometri in giro ma sinceramente stavo rimuginando che nn sarebbero stati adatti a misurare tutta l'aria prodotta dalla ventola.

 

così mi sembra perfetto anche i conti tornano perfettamente

 

unica cosa che mi fa pensare che possano esserci piccole discrepanze coni valori dichiarati dalle case (misurati mi auguro con strumenti + professionali) è la forma piramidale del convogliatore anzichè conica.

gli spigoli della piramide potrebbero creare qualche ricircolo di troppo e opporre resistenza al flusso della ventola

 

in ogni caso hai fatto uno splendido lavoro ! complimenti :n2mu:

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Anzitutto grazie mille a One1ros, non sapevo neppure esistessero queste due convenzioni di misura, quindi ti sono debitore di una nozione che ho imparato!

 

Per il discorso sollevato da Le085 sulla forma del convogliatore è realistica come critica, ma tutto starà a vedere, alla fine, con un bel po di dati di ventole se la discrepanza tra valori rilevati e valori dichiarati è sempre costante o meno....

 

Comunque, sono felice , ho realizzato un qualcosa che tutti con meno di 60 euro si possono fare in casa, e soprattutto ho realizzato un qualcosa che mi (e ci) consente di avere un'ambiente di test unico per tutte le ventole.

 

Indi, le discrepanze ci sono per tutti, nessuno escluso, con la stessa filosofia del Black Box, al quale sto dando gli ultimi ritocchi, poi vedrete il tutto non appena sarò soddisfatto :-)

 

Diciamo che l'Air Box è un degno compagno del Black Box e di altre piccole cose che ho messo nel Box Lab , ma vedrete tutto quando ogni singolo tassello sarà a posto, i soldini per questi giocattoli ora come ora sono limitati, purtroppo....

 

La prima verifica dell'Air Box

 

Un primissimo test su una ventola che ora non vorrei dire ha rilevato una velocità di

 

46.10 CFM

 

contro i 45.21 dichiarati ovvero una discrepanza di 0.89 CFM , non trascurabile, ma direi che si avvicina ai dati dichiarati con una buona approssimazione.

 

Ora spetta a voi, che ne dite del primo test al volo?

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grandioso!

 

0,89 cfm è un'inezia è a malapena un 2% che può essere benissimo dovuto allo strumento stesso di misura...e a condizioni di test diverse. insomma l'incertezza nella misurazione è normale che ci sia se consideri poi che un "aggeggio" del genere costerà 2 o3000 euro e l'hai realizzato con 60...

 

:king:

...come al solito :D

 

ma a parte il fatto, dell'abilità costruttiva, quello che mi stupisce è come ti vengono certe idee...sei un genio senza dubbio :asd:

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Non è essere geniali...

Diciamocela tutta, mi sono stufato di essere preso per il c**o da troppe ditte...

Mi sono stufato di comprare una ventola da 15/20 euro basandomi sui dati dichiarati e scoprire che sposta più aria e con meno casino la ventola che già avevo, e che avevo pagato pure la metà...

Diciamo che è una piccola rivincita contro tutte quelle ditte che se ne fregano delle condizioni di misura e puntano solo a fare colpo con dei numeri...

 

Resto sempre dell'avviso che gli unici produttori che lavorano con serietà sono quelli che ti danno (o sul web o dietro richiesta) le specifiche dei test . Per ora ne ho incrociati solo due, infatti sono a mio avviso le ventole migliori che ci siano in commercio, ma non voglio parlare senza dati alla mano, quando sarà il momento parleranno i dati, ed allora si che ci saranno anche i nomi e le marche :-)

 

Oggi ho fatto una sessioncina di test al volo, e già saltano fuori delle cose interessanti :

 

D12SL-12 Nexus :

Sotto i 6v non erogano segnale tachimetrico, poco male, dicono che lo spinV minimo è 6.5 quindi ci sta anche che non eroghino segnale a 0.5v in meno delle specifiche.

 

SWiF-1200 Coolink :

Sotto i 10v non erogano segnale tachimetrico e questo è male, visto che supportano un range da 6 a 13v mi aspettavo il segnale almeno fino ai 6.5v....

 

AK-183-L2N Akasa :

Sotto i 7.68v generano un GROSSO errore sul segnale tachimetrico. Questo è male visto che il segnale è sempre presente, anche a 5v , solo che la lettura che ne dà sia il pannello multifunzione che la motherboard di test è oscillante tra i 0909RPM e gli 8888 RPM...

Glielo posso perdonare a metà solo perchè non indicano il range di voltaggio, ma solo a metà...

 

Ed ora, meditate gente, meditate :-)

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mmh...ottima scoperta questa...n pensavo avessero tutti questi problemi per il segnale tachimetrico e assolutamente un pollice verso per la coolink...cmq non è che sia utilissimo usualmente, serve solo per la lettura digitale pero' per i tuoi test era importante sapere gli rpm...vedremo come si comporteranno le altre...in primis sono interessato alle ventole top, ossia le noctua nanoxia e via discorrendo

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Sebbene io sia di principio contrario a far funzionare le ventole a 5v molti lo fanno, io per questa ragione faccio anche le misurazioni a questo voltaggio. Ricordate però che una ventola alimentata a meno volts dello spin voltage consigliato è una ventola che rischia di bruciarsi. Inutile dire che una ventola bruciata o che non parte è una ventola che potrebbe mettere in ginocchio il vostro sistema.

ecco qui che il problema "etico" che ti ponevi viene risolto poichè da quanto ci dici per la maggior parte delle ventole non puoi misurare la velocita' di rotazione sotto i 6v di alimentazione :asd:

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Non è essere geniali...

Diciamocela tutta, mi sono stufato di essere preso per il c**o da troppe ditte...

Mi sono stufato di comprare una ventola da 15/20 euro basandomi sui dati dichiarati e scoprire che sposta più aria e con meno casino la ventola che già avevo, e che avevo pagato pure la metà...

Diciamo che è una piccola rivincita contro tutte quelle ditte che se ne fregano delle condizioni di misura e puntano solo a fare colpo con dei numeri...

 

Resto sempre dell'avviso che gli unici produttori che lavorano con serietà sono quelli che ti danno (o sul web o dietro richiesta) le specifiche dei test . Per ora ne ho incrociati solo due, infatti sono a mio avviso le ventole migliori che ci siano in commercio, ma non voglio parlare senza dati alla mano, quando sarà il momento parleranno i dati, ed allora si che ci saranno anche i nomi e le marche :-)

 

Oggi ho fatto una sessioncina di test al volo, e già saltano fuori delle cose interessanti :

 

D12SL-12 Nexus :

Sotto i 6v non erogano segnale tachimetrico, poco male, dicono che lo spinV minimo è 6.5 quindi ci sta anche che non eroghino segnale a 0.5v in meno delle specifiche.

 

SWiF-1200 Coolink :

Sotto i 10v non erogano segnale tachimetrico e questo è male, visto che supportano un range da 6 a 13v mi aspettavo il segnale almeno fino ai 6.5v....

 

AK-183-L2N Akasa :

Sotto i 7.68v generano un GROSSO errore sul segnale tachimetrico. Questo è male visto che il segnale è sempre presente, anche a 5v , solo che la lettura che ne dà sia il pannello multifunzione che la motherboard di test è oscillante tra i 0909RPM e gli 8888 RPM...

Glielo posso perdonare a metà solo perchè non indicano il range di voltaggio, ma solo a metà...

 

Ed ora, meditate gente, meditate :-)

bene non si finisce mai di imparare

oggi scopro che il terzo filo giallo è il segnale tachimetrico che si può leggere da pc o quel che sia:D

 

ciò che a questo punto mi domando ... il segnale tachimetrico fornito dlla ventola è di per se veritiero?

su cosa si basa? su una semplice conversione tensione rpm?

 

non c'è uno strumento che possa effettivamente misurare i giri al minuto della ventola?:cheazz:

un odometro potrebbe andar bene?

 

ps:geniale o non geniale... sei sempre un genio:hysterical:

 

pps: stavo riflettendo sul fatto che sullo zerotherm nirvana era indicato che la velocità della ventola variava tramite potenziometro tra 700 e 2600rpm (almeno così ho scritto nella rece... ) poi però dal programmino della scheda madre la variazione era tra 1100 e 2300 rpm. a suo tempo aveo interpretato la cosa come un valore rilevato dalla mobo sbagliato...

ora vado a vedere sul sito della zerotherm e che mi trovo? 1000-2300rpm. ora a meno che io non abbia allucinazioni quando faccio le recensioni vuol dire che hanno aggioranto successivamente tale dato.

 

ora ho qualcosina in + su cosa meditare oltre ai tuoi test :azz:

ppps: si vede anche dalla foto della cofezione nella rece 700-2600...:muro:

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pps: stavo riflettendo sul fatto che sullo zerotherm nirvana era indicato che la velocità della ventola variava tramite potenziometro tra 700 e 2600rpm (almeno così ho scritto nella rece... ) poi però dal programmino della scheda madre la variazione era tra 1100 e 2300 rpm. a suo tempo aveo interpretato la cosa come un valore rilevato dalla mobo sbagliato...

ora vado a vedere sul sito della zerotherm e che mi trovo? 1000-2300rpm. ora a meno che io non abbia allucinazioni quando faccio le recensioni vuol dire che hanno aggioranto successivamente tale dato.

 

ora ho qualcosina in + su cosa meditare oltre ai tuoi test :azz:

ppps: si vede anche dalla foto della cofezione nella rece 700-2600...:muro:

si vede che qualcuno si è lamentato :azz::nutkick:

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Qui urge rimetter mano al progetto, cari fratelli![]

 

La fretta è una cattiva consigliera, e nel primo test non ho settato la giusta scala di lettura della velocità del vento.

E non è poco, anzi!

Maledetto io e quando voglio fare le cose "al volo"....

 

La soluzione dell'odometro non è praticabile, spiacente...

Ah, io cmq l'odometro l'ho sempre chiamato "la ruotina dei newbies" perchè solitamente sono i geometri newbies che girano con quell'affare...

 

Torniamo a noi...

Dati bizzarri me ne sono saltati fuori eccome...

 

Ventole da 56.7 CFM che fanno 0.5m/s in più di ventole da 36.7CFM...

(VENTI CFM in meno con 0.5m/s in meno? Chi mi prende per il c**o? Temo la prima ditta, la seconda ditta è troppo seria per questo giochetto...)

 

Ventole da 27 CFM che fanno la metà dei m/s rispetto a ventole da 56.7CFM...

(E questo potrebbe anche essere realistico)

 

Come ho detto, urge una revisione.

Non voglio parlar male di una ditta quando non ne ho la certezza, mi pare il minimo.

 

Ho provato a fare il convogliatore lungo la metà con l'apertura larga il doppio, ottenendo un decremento prestazionale della metà, domani proverò a farlo sempre lungo la metà, ma con l'apertura larga il giusto.

 

Da qualche parte arrivo, poco ma sicuro, non sono intenzionato a fermarmi qui.

 

Per chi si sente generoso gli mando pure i miei estremi postepay per sovvenzionarmi parte dell'alimentatore da banco che devo avere per fare dei test con dei voltaggi decenti.

Il potenziometro del nirvana dopo 2 o 3 aggiustamenti è una noia mortale...

Chi mi sovvenziona? LLLLOOOOLLLL

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Alimentatore ordinato, questo :

 

alim.jpg

 

Tensione in uscita 0 ~ 30 Vdc regolabile con continuità

 

Limitazione di corrente 0 ~ 5 Ampère regolabile con continuità

 

Basso ripple e rumore

 

Protezione completa da sovraccarichi e inversione di polarità

 

Protezione di rete con fusibile

 

Dimensioni largh. 12,5 cm - altezza 16 cm - prof. 30cm

 

Peso 5,5 Kg

 

Design compatto e leggero

 

Regolazione elevata 0,01%

 

costo? Sessanta euro, speriamo che arrivi entro mercoledì che così posso ricominciare un pochino seriamente....

 

Di soluzioni alternative sicuramente ce ne sono, ma non alla mia portata economica, anemometri professionali da 350 euro+ iva ne è pieno il mondo, ma le mie tasche iniziano a chiedere pietà.

 

Sto lavorando per ottenere dei dati per lo meno coerenti con se stessi, poi lavorerò anche alla loro interpretazione.

O forse np, vedremo come si evolverà questa cosa, poco ma sicuro che anche non avendo misure confrontabili con quelle delle ditte avremo una sorta di guida per capire quali sono le ventole che spingono di più e, in parallelo, quali ventole fanno più o meno rumore.

 

Sempre più sta prendendo campo nella mia testa l'idea di fornire a tutti i dati grezzi e le precise condizioni di test ai quali sottoporrò le ventole, in modo che poi ogni utente possa farsi i suoi riscontri.

 

Voi cosa ne pensate? Meglio i dati elaborati o i dati grezzi?

Io propendo per il grezzo anche perchè così uno sa con cosa si confronta e se ne ha le capacità li può elaborare come meglio crede....

 

E voi che mi dite?

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io propenderei per i dati grezzi perchè rielaborare dei dati porta sempre errori di calcolo prevedibili ma anche imprevedibili. al massimo fare x prove e poi tirare fuori una media ed una deviazione ;9

per le prove ho visto che stai lavorando sulla conicità della scatola. quello che però nn hai considerato è come il flusso di aria dopo l'anemometro diventi improvvisamente turbolento. questo è un male per le prove stesse imho. l'ideale sarebbe mettere l'anemometro nella gola di un condotto convergente e poi divergente (angolo di divergenza massimo di 6/7°) così da misurare l'effettivo flusso in condizioni laminari. altra cosa: la balsa è ruvida o levigata in superficie? perchè anche increspature portano a rendere il flusso turbolento ed a perdere portata.

per il convergente nn hai limite (certo nn farlo a oltre i 45°) è per il divergente che hai il limite bello basso e che influisce parecchio sulla portata della gola ;)

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io propenderei per i dati grezzi perchè rielaborare dei dati porta sempre errori di calcolo prevedibili ma anche imprevedibili. al massimo fare x prove e poi tirare fuori una media ed una deviazione ;9

per le prove ho visto che stai lavorando sulla conicità della scatola. quello che però nn hai considerato è come il flusso di aria dopo l'anemometro diventi improvvisamente turbolento. questo è un male per le prove stesse imho. l'ideale sarebbe mettere l'anemometro nella gola di un condotto convergente e poi divergente (angolo di divergenza massimo di 6/7°) così da misurare l'effettivo flusso in condizioni laminari. altra cosa: la balsa è ruvida o levigata in superficie? perchè anche increspature portano a rendere il flusso turbolento ed a perdere portata.

per il convergente nn hai limite (certo nn farlo a oltre i 45°) è per il divergente che hai il limite bello basso e che influisce parecchio sulla portata della gola ;)

i meccanici su ste cose ne sanno una + del diavolo:n2mu:

il fatto del condotto divergente in uscita penso che sia abbastanza simile alla foto che ha postato max nell'altro thread...ditemi se sbaglio...

bisognerebbe vedere come è fatto uno strumento professionale e cercare di scopiazzarlo per quanto è possibile

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Caro apix (non ti offendi vero se non metto il nickname al completo) anche io ero per lasciare i dati grezzi proprio per non introdurre errori... Meno male che non sono l'unico a pensarla così :-)

 

Per il flusso in uscita la cosa sinceramente mi interessa poco, perchè in uscita non ho nulla (nè strumenti nè altro) indi la tralasciavo allegramente, ma non avevo valutato il fatto che può indurre in errori di lettura della velocità reale.

 

Ora come ora l'angolo del condotto convergente sinceramente non lo ho misurato, ma ti posso dire che passa da una sezione quadrata 120mm*120mm ad una sezione sempre quadrata di 30*30mm nello spazio di 500mm. Inclinato si, ma non sicuramente superiore ai 45° LOL

 

Il condotto divergente invece me lo devo studiare, per fortuna ho comprato 50 fogli di cartoncino e posso fare tonnellate di prove :-)

Stasera mi metto di nastro carta e taglierina rotante, vediamo se le misure cambiano in maniera significativa o meno , anche se , perdonami, temo non vadano a cambiare, ma un foglio di cartoncino costa 14 centesimi, provare costa praticamente niente!

Il problema è capire dove fare la divergenza, o meglio, come applicarla all'anemometro...

 

Mi sta venendo un dubbio, confermi che dovrei mettere l'anemometro tra le due gole?

Perchè così avrei un lieve problema, non riesco a leggere il display dell'anemometro...

Anzi, riesco a leggerlo, a patto che la lunghezza della sezione divergente non sia molto elevata...

 

Domandina : credi che avendo un condotto a sezione circolare anzichè quadrata porterebbe a benefici? Farlo in cartoncino costa nulla :-)

 

La domanda del compensato sinceramente me la sarei aspettata prima, ;-)

 

Cmq, ci avevo pensato e il legno è stato trattato con una mano super leggera di silicone spatolato con una lamina di acciaio inox in modo da renderlo uniformemente liscio e nel contempo non far uscire l'aria per il minimo di porosità insita nella struttura del materiale stesso. Fortuna che ci avevo pensato!

 

L'anemometro che farebbe al caso mio sarebbe questo :

 

misuratore-di-portata-daria-pce-007.jpg

 

Solo che costa 225 euro + iva + trasporto....

Mannaggia la zozza!

Solo per dirne una, il mio anemometro ha la ruotina da 3cm scarsi sistemata su due alloggiamenti in plastica...

Questo ha l'alloggiamento in zaffiro sistemato su cuscinetti di pietra dura.... E non dico altro...

Vah, vado a lavorare, se entro le 22 mi dai risposta stasera provo a fare in condotto divergente, grazie ancora!

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vai tranquillo puoi chiamarmi anche patacca :hysterical:

cmq a sto punto prova un divergente circolare magari di 20cm almeno. si l'anemometro andrebbe nella sezione di gola.

cmq quello che ti avevo proposto io era per i flussi con sezione di gola in condizione sonica. magari con il flusso d'aria delle ventole nn cambia però provare almeno 1 volta toglierebbe il dubbio ;)

facci sapere:n2mu::n2mu:

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Ok, prove fatte, se prima la ventola in test mi dava 2.0 m/s ora me ne da 2.0 :-(

Qui urge che mi invento una soluzione diversa....

 

 

 

A sto punto però se fossi così gentile da dirmi cosa vuol dire (in parole semplici, please, sono un cuoco e non un laureato :-) ) "in condizione sonica". giuro che mi hai fatto salire una gran curiosità, alla quale Wikipedia e google non hanno saputo fornire risposta :-(

Ho solo trovato qualcosa riguardo ai motori di aerei :-)

 

Cmq, mi rimetto a pensare ed a vedere se trovo una soluzione lowcost per questa cosa, altrimenti terrei i dati grezzi mi metri secondo e poi uno si fa le sue valutazioni...

 

Dai, ho in mente ancora un paio di cose, ma sono tutte da verificare e provare , meglio che mi metta a disegnare qualcosa!

Grazie ancora a tutti!

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A sto punto però se fossi così gentile da dirmi cosa vuol dire (in parole semplici, please, sono un cuoco e non un laureato :-) ) "in condizione sonica". giuro che mi hai fatto salire una gran curiosità, alla quale Wikipedia e google non hanno saputo fornire risposta :-(

Ho solo trovato qualcosa riguardo ai motori di aerei :-)

 

guarda qui http://www.unipv.it/webidra/materialeDidattico/sala/03.pdf

 

cmq la condizione sonica è la condizione di massima portata della sezione di gola. dipende dalla pressione e dal fluido in questione ;) anche aumentando la pressione oltre la sonicità del condotto la portata nn aumenterebbe. molti progetti come per esempio la progettazione dei condotti di aspirazione delle F1 sono fatti per evitare di arrivare a sonicità e bloccare la portata proprio ;)

cmq credo che per il flusso di 1 ventola nn sia così influente la geometria del condotto quanto al massimo le perdite:n2mu:

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