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Lavorare come programmatore, voi che ne dite?


AxlMidi

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Salve a tutti, ho 20 anni e desidero lavorare nell'ambito informatico come programmatore. Purtroppo non ho la possibilità di frequentare l'università per diversi problemi quindi mi ritrovo a dover scegliere strade alternative. Leggendo in giro, chiedendo consigli e così via, mi sono reso conto che la situazione in Italia è assai poco rosea per i programmatori, in special modo quelli diplomati, quindi chiedo a chi magari ha già qualche anno di esperienza qualche dritta in merito:

 

1) È una professione che anche per un diplomato può essere valida o in Italia è meglio lasciar perdere e puntare ad altro? E nel caso, a cosa?

2) Quale corso di programmazione classico in C++, Java o simili per iniziare a lavorare?

3) Consigliate specifiche certificazioni per rendersi più "appetibili" sul mercato del lavoro?

4) È possibile crearmi una buona professione senza laurea e quindi vivere serenamente (non da ricco ma almeno da normale impiegato che non fa la fame)?

5) Oltre al programmatore, consigliate strade alternative più o ugualmente valide sempre nel settore informatico (es. sistemista, tecnico, programmatore plc ecc.)?

6) Voi cosa avete fatto e come vi siete trovati?

 

Spero di ricevere diverse testimonianze cosi da potermi orientare meglio per la mia scelta. Ringrazio in anticipo per tutti coloro che avranno la cortesia di rispondermi

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Personalmente so che il mondo del lavoro in Italia è un disastro, pure dove abito io in svizzera il tasso di disoccupazione è altissimo (ca. il 10% in Ticino senza contare i ragazzi che sono in assistenza)

che vanno forte qui da me sono i mestieri nella sanità seppure ho 2 colleghi frontalieri informatici e ti assicuro portano a casa un bel gruzzolo

senza esagerare più di 3500eu netti

ho un cugino che ha studiato ingegneria informatica al politecnico a Zurigo e poi ha conseguito anche il master e dottorato ma ahimè qui non ha trovato lavoro e si è dovuto spostare al nord Europa per potere lavorare

io sono dell'opinione che se sei un giovane volenteroso e flessibile una volta conseguito il tuo diploma puoi vedere di spostarti anche in altre nazioni all'infuori dall'Italia

farti una vita e non farti neanche mancare nulla

ti parlo da infermiere specializzato in soccorso e cure intense, tutto dipende da te

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Personalmente so che il mondo del lavoro in Italia è un disastro, pure dove abito io in svizzera il tasso di disoccupazione è altissimo (ca. il 10% in Ticino senza contare i ragazzi che sono in assistenza)

che vanno forte qui da me sono i mestieri nella sanità seppure ho 2 colleghi frontalieri informatici e ti assicuro portano a casa un bel gruzzolo

senza esagerare più di 3500eu netti

ho un cugino che ha studiato ingegneria informatica al politecnico a Zurigo e poi ha conseguito anche il master e dottorato ma ahimè qui non ha trovato lavoro e si è dovuto spostare al nord Europa per potere lavorare

io sono dell'opinione che se sei un giovane volenteroso e flessibile una volta conseguito il tuo diploma puoi vedere di spostarti anche in altre nazioni all'infuori dall'Italia

farti una vita e non farti neanche mancare nulla

ti parlo da infermiere specializzato in soccorso e cure intense, tutto dipende da te

 

Ti ringrazio per la tua testimonianza Tex!

Ce ne vuole per non trovare lavoro con un dottorato XD

Certo che sono volenteroso e disposto a sacrifici, ma avendo solo un diploma e vedendo laureati disoccupati ho chiesto consiglio in merito a chi è più esperto perché non so se possa valere la pena imbarcarsi ora come ora in una strada simile

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Salve a tutti, ho 20 anni e desidero lavorare nell'ambito informatico come programmatore. Purtroppo non ho la possibilità di frequentare l'università per diversi problemi quindi mi ritrovo a dover scegliere strade alternative. Leggendo in giro, chiedendo consigli e così via, mi sono reso conto che la situazione in Italia è assai poco rosea per i programmatori, in special modo quelli diplomati, quindi chiedo a chi magari ha già qualche anno di esperienza qualche dritta in merito:

 

1) È una professione che anche per un diplomato può essere valida o in Italia è meglio lasciar perdere e puntare ad altro? E nel caso, a cosa?

2) Quale corso di programmazione classico in C++, Java o simili per iniziare a lavorare?

3) Consigliate specifiche certificazioni per rendersi più "appetibili" sul mercato del lavoro?

4) È possibile crearmi una buona professione senza laurea e quindi vivere serenamente (non da ricco ma almeno da normale impiegato che non fa la fame)?

5) Oltre al programmatore, consigliate strade alternative più o ugualmente valide sempre nel settore informatico (es. sistemista, tecnico, programmatore plc ecc.)?

6) Voi cosa avete fatto e come vi siete trovati?

 

Spero di ricevere diverse testimonianze cosi da potermi orientare meglio per la mia scelta. Ringrazio in anticipo per tutti coloro che avranno la cortesia di rispondermi

 

 

Ciao

 

Io per professione faccio il programmatore da diversi anni (senior) e più nello specifico mi occupo dello sviluppo di app mobile e nella gestione di alcuni progetti fortemente relativi alla piattaforma Android.

 

Ti rispondo più o meno per punti magari con qualche digressione

 

1) Fare il programmatore con il diploma non è impossibile ma tanto in Italia quanto all'estero è molto difficile entrare nel mondo del lavoro. Il titolo in se non ha tantissimo peso dopo qualche anno di esperienza ma la differenza è forte a livello di background personale, non è solo una questione di conoscere il linguaggio o le tecnologie ma anche di problem solving, conoscenza più ad ampio spettro della piattaforma su cui lavori, best pratic e standard.

 

2) Corsi ne trovi tanti ma dipende cosa vuoi fare. C++ in Italia c'è poca domanda, le tecnologie in uso sono JS per Node + Angular (Web), Java (sia calato nell'ambiente mobile con Android che in ambiente EE con JEE), oppure Swift+Objective C. Anche di interesse altri linguaggi come il Phyton, il .NET e il C

 

3) Certificazioni ci sono soprattutto per altre posizioni (esempio quelle Oracle piuttosto che CISCO ma sono più specifiche per i sistemisti)

 

4) In Italia facendo il programmatore non diventi ricco, guadagni anzi poco. I RAL variano tra i 20k e i 30-35k, non di più. Senza laurea però è difficile salire più di tanto... Ma anche con la laurea non è detto che questo capiti. Inoltre dipende dall'azienda in cui lavori e non conta nemmeno troppo la meritocrazia

 

5) Sistemista è una posizione buona ma molte aziende non hanno sistemisti interni, puoi cercare anche l'Analista Funzionale, si tratta di una figura più spostata sulla parte di requisiti, documentazione etc ma che per essere competente nel ruolo ha bisogno di conoscenze tecniche. Di solito è una strada presa da chi è laureato ma non gli piace programmare.

 

6) Io onestamente ho iniziato a programmare a 13 anni come auto didatta in VB6. Fatto l'ITIS al 4° anno ho fatto il primo gestionale commerciale in uso da 10 anni circa. Mi sono poi iscritto all'università (Politecnico di Torino), a Ing. Informatica. Nel tempo ho fatto varie cose mentre "studiavo" compresa qualche applicazione in consulenza. Ho poi lasciato perdere la speranza di lavorare come freelancer e ho iniziato come programmatore. Oggi come oggi ho una buona reputazione, ricevo spesso offerte di lavoro da Linkedin anche all'estero (se diventi bravo prendi visibilità) ma per motivi personali/di salute non ho molte possibilità di muovermi.

 

 

I miei consigli

 

Guarda quali sono le offerte di lavoro + presenti nella tua zona

Prendi conoscenza con le tecnologie richieste, esempio se ci sono tante richieste di web developer con tecnologie Node + Angular guardati tutto quello che c'è da sapere

Creati delle POC da far vedere, repo git, studiati i manuali delle best pratic

Cerca i potenziali posti dove accettano per stage e tirocini, se sei bravo poi tendono a tenerti se possono

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Ciao

 

Io per professione faccio il programmatore da diversi anni (senior) e più nello specifico mi occupo dello sviluppo di app mobile e nella gestione di alcuni progetti fortemente relativi alla piattaforma Android.

 

Ti rispondo più o meno per punti magari con qualche digressione

 

1) Fare il programmatore con il diploma non è impossibile ma tanto in Italia quanto all'estero è molto difficile entrare nel mondo del lavoro. Il titolo in se non ha tantissimo peso dopo qualche anno di esperienza ma la differenza è forte a livello di background personale, non è solo una questione di conoscere il linguaggio o le tecnologie ma anche di problem solving, conoscenza più ad ampio spettro della piattaforma su cui lavori, best pratic e standard.

 

2) Corsi ne trovi tanti ma dipende cosa vuoi fare. C++ in Italia c'è poca domanda, le tecnologie in uso sono JS per Node + Angular (Web), Java (sia calato nell'ambiente mobile con Android che in ambiente EE con JEE), oppure Swift+Objective C. Anche di interesse altri linguaggi come il Phyton, il .NET e il C

 

3) Certificazioni ci sono soprattutto per altre posizioni (esempio quelle Oracle piuttosto che CISCO ma sono più specifiche per i sistemisti)

 

4) In Italia facendo il programmatore non diventi ricco, guadagni anzi poco. I RAL variano tra i 20k e i 30-35k, non di più. Senza laurea però è difficile salire più di tanto... Ma anche con la laurea non è detto che questo capiti. Inoltre dipende dall'azienda in cui lavori e non conta nemmeno troppo la meritocrazia

 

5) Sistemista è una posizione buona ma molte aziende non hanno sistemisti interni, puoi cercare anche l'Analista Funzionale, si tratta di una figura più spostata sulla parte di requisiti, documentazione etc ma che per essere competente nel ruolo ha bisogno di conoscenze tecniche. Di solito è una strada presa da chi è laureato ma non gli piace programmare.

 

6) Io onestamente ho iniziato a programmare a 13 anni come auto didatta in VB6. Fatto l'ITIS al 4° anno ho fatto il primo gestionale commerciale in uso da 10 anni circa. Mi sono poi iscritto all'università (Politecnico di Torino), a Ing. Informatica. Nel tempo ho fatto varie cose mentre "studiavo" compresa qualche applicazione in consulenza. Ho poi lasciato perdere la speranza di lavorare come freelancer e ho iniziato come programmatore. Oggi come oggi ho una buona reputazione, ricevo spesso offerte di lavoro da Linkedin anche all'estero (se diventi bravo prendi visibilità) ma per motivi personali/di salute non ho molte possibilità di muovermi.

 

 

I miei consigli

 

Guarda quali sono le offerte di lavoro + presenti nella tua zona

Prendi conoscenza con le tecnologie richieste, esempio se ci sono tante richieste di web developer con tecnologie Node + Angular guardati tutto quello che c'è da sapere

Creati delle POC da far vedere, repo git, studiati i manuali delle best pratic

Cerca i potenziali posti dove accettano per stage e tirocini, se sei bravo poi tendono a tenerti se possono

 

Ti ringrazio innanzitutto per aver dedicato del tempo per fornirmi una risposta tanto dettagliata e sincera a quello che volevo sapere e soprattutto per i consigli a fine messaggio, l'apprezzo tantissimo.

1) Purtroppo so che comunque l'università ti dà un certo tipo di background che difficilmente puoi ottenere da solo, ma non avendo possibilità cercherò di compensare con tanta buona volontà e curiosità maniacale per documentarmi su tutto quello che può riguardare l'informatica.

2) Richiesti quindi linguaggi principalmente di web e di app, allora quello che ho sentito in giro e in rete era fondato

3) Chiaro

4) Che di questi tempi in Italia è pure abbastanza (se il lavoro è sicuro ovviamente) per chi non ambisce a ruoli manageriali o imprenditoriali

5) Quindi per me fare l'Analista Funzionale sarebbe già sconsigliato dato che non potrei conseguire una laurea (che da quel che ho letto sarebbe consigliabile più in Economia che in Informatica comunque). Dovrei piuttosto pensare a un lavoro di Sistemista come alternativa al programmatore a quanto pare

6) Grazie mille per aver condiviso con me la tua esperienza professionale, compresa di quel piccolo dettaglio sulla tua attuale situazione personale, l'ho apprezzato molto

 

P.S. Cosa sono i manuali delle best pratic? Inoltre se mi consigli gli stage va bene, ci proverò, anche se spero di non essere sfruttato inutilmente come capita a quasi tutti gli stagisti

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Ti ringrazio innanzitutto per aver dedicato del tempo per fornirmi una risposta tanto dettagliata e sincera a quello che volevo sapere e soprattutto per i consigli a fine messaggio, l'apprezzo tantissimo.

1) Purtroppo so che comunque l'università ti dà un certo tipo di background che difficilmente puoi ottenere da solo, ma non avendo possibilità cercherò di compensare con tanta buona volontà e curiosità maniacale per documentarmi su tutto quello che può riguardare l'informatica.

2) Richiesti quindi linguaggi principalmente di web e di app, allora quello che ho sentito in giro e in rete era fondato

3) Chiaro

4) Che di questi tempi in Italia è pure abbastanza (se il lavoro è sicuro ovviamente) per chi non ambisce a ruoli manageriali o imprenditoriali

5) Quindi per me fare l'Analista Funzionale sarebbe già sconsigliato dato che non potrei conseguire una laurea (che da quel che ho letto sarebbe consigliabile più in Economia che in Informatica comunque). Dovrei piuttosto pensare a un lavoro di Sistemista come alternativa al programmatore a quanto pare

6) Grazie mille per aver condiviso con me la tua esperienza professionale, compresa di quel piccolo dettaglio sulla tua attuale situazione personale, l'ho apprezzato molto

 

P.S. Cosa sono i manuali delle best pratic? Inoltre se mi consigli gli stage va bene, ci proverò, anche se spero di non essere sfruttato inutilmente come capita a quasi tutti gli stagisti

 

Figurati comunque per quanto riguarda i contro punti:

 

1) Considera che volendo i corsi universitari di solito (almeno di alcune università) si trovano online. Comprese video lezioni. Magari potrebbe essere tempo ben speso fare una ricerca in merito cercando come chiavi "algoritmi di programmazione" "calcolatori elettronici" "sistemi operativi" "alberi binari" "ricorsione" "algoritmo del banchiere" "gestione memoria" "stack protocollo iso/osi" "complessità algoritmo" ma la lista sarebbe davvero molto lunga, però prova

2) Si in Italia ma non solo le strade sono quelle, c'è poco lavoro per gli sviluppatori C o C++ perché di solito sono legati allo sviluppo a basso livello ma ormai è quasi improbabile.

 

5) No forse mi sono spiegato male. Fare l'Analista Funzionale idealmente ha le stesse barriere di ingresso dello sviluppatore. La differenza però è più sul piano tecnico, siccome i concetti sono più ad alto livello basta avere conoscenze di base sulle tecnologie per interfacciarti con lo sviluppo per poter fare molto bene il tuo lavoro (considera che spesso c'è gente che non ne capisce niente quindi è un piccolo vantaggio). Quindi non scartarlo a priori ma sappi che il ruolo è più a livello di documentazione, specifiche, funzionamento piuttosto che di scrittura del codice.

 

Per la parte delle best pratic, ogni tecnologia e ogni piattaforma si presta ad una certa elasticità di scrittura del codice. Ci sono però dei Pattern noti e delle pratiche di scrittura note che permettono di aumentare l'efficienza del codice e l'uso delle risorse. Di contro gli Anti Pattern sono quello che non dovresti mai fare. Ti faccio un esempio in JAVA

 

 

String s = "pino" + " è " + "biondo";

 

Questa è una cosa banale che fanno tutti ma è inefficiente, perché JAVA l'oggetto Stringa è immutabile (detto molto semplicemente non si può cambiare) e quindi la concatenazione passa per uno StringBuilder, quello che succederà dipende dalla versione del JDK ma potrebbe essere riassunto così

 

 

String s = new StringBuilder(new StringBuilder("pino").append(" è ").toString()).append("biondo").toString();

 

 

In pratica allochi 2 oggetti che creano stringhe e 2 stringhe ma se ci fossero più parole la cosa cresce in modo molto veloce e pesante (tendenzialmente N-1), la best pratic sarebbe invece

 

String s = new StringBuilder("pino").append(" è ").append("biondo").toString();

 

Uso minimo di memoria, 1 allocazione di StringBuilder e 1 stringa

 

 

E' un esempio che magari lascia il tempo che trova ma guardando la prima stringa e l'ultima sembrerebbe più semplice la prima ma quella nasconde dietro la seconda...

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Ah una cosa riguardo agli stage.

 

Alcune regioni all'interno di programmi e corsi regionali prevedono stage retribuiti (in Piemonte 600€ lordi mese, che comunque sono una miseria), da noi una buona parte degli stagisti e tirocinanti, la dove si poteva assumere, sono stati presi. Non sono mancati quelli scartati per incapacità piuttosto che quelli che pur essendo bravi sono capitati nel momento sbagliato. Non ti so consigliare da dove partire nella selezione (nel caso) dello stage/tirocinio perché la realtà in cui lavoro è nata all'interno dell'incubatore universitario ma le opportunità vere, dietro a tante prese in giro, ci sono.

 

Considera che se ti mettono davvero a fare qualcosa (quindi non "fotocopie") per l'azienda è un costo, perché ci sarà qualcuno a seguirti e insegnarti, è poi un po' stupido buttare via soldi tanto in 6 mesi (per dire) non andrai mai in pari per farli guadagnare da quanto ho visto negli anni (e non deprimerti, vale anche per molti neolaureati anche di magistrale).

 

Questo per dire che secondo me c'è poca convenienza anche se so di alcune aziende che fanno così. Alcuni stage inoltre, anche al di fuori di bandi regionali, sono comunque retribuiti

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Figurati comunque per quanto riguarda i contro punti:

 

1) Considera che volendo i corsi universitari di solito (almeno di alcune università) si trovano online. Comprese video lezioni. Magari potrebbe essere tempo ben speso fare una ricerca in merito cercando come chiavi "algoritmi di programmazione" "calcolatori elettronici" "sistemi operativi" "alberi binari" "ricorsione" "algoritmo del banchiere" "gestione memoria" "stack protocollo iso/osi" "complessità algoritmo" ma la lista sarebbe davvero molto lunga, però prova

2) Si in Italia ma non solo le strade sono quelle, c'è poco lavoro per gli sviluppatori C o C++ perché di solito sono legati allo sviluppo a basso livello ma ormai è quasi improbabile.

 

5) No forse mi sono spiegato male. Fare l'Analista Funzionale idealmente ha le stesse barriere di ingresso dello sviluppatore. La differenza però è più sul piano tecnico, siccome i concetti sono più ad alto livello basta avere conoscenze di base sulle tecnologie per interfacciarti con lo sviluppo per poter fare molto bene il tuo lavoro (considera che spesso c'è gente che non ne capisce niente quindi è un piccolo vantaggio). Quindi non scartarlo a priori ma sappi che il ruolo è più a livello di documentazione, specifiche, funzionamento piuttosto che di scrittura del codice.

 

Per la parte delle best pratic, ogni tecnologia e ogni piattaforma si presta ad una certa elasticità di scrittura del codice. Ci sono però dei Pattern noti e delle pratiche di scrittura note che permettono di aumentare l'efficienza del codice e l'uso delle risorse. Di contro gli Anti Pattern sono quello che non dovresti mai fare. Ti faccio un esempio in JAVA

 

 

String s = "pino" + " è " + "biondo";

 

Questa è una cosa banale che fanno tutti ma è inefficiente, perché JAVA l'oggetto Stringa è immutabile (detto molto semplicemente non si può cambiare) e quindi la concatenazione passa per uno StringBuilder, quello che succederà dipende dalla versione del JDK ma potrebbe essere riassunto così

 

 

String s = new StringBuilder(new StringBuilder("pino").append(" è ").toString()).append("biondo").toString();

 

 

In pratica allochi 2 oggetti che creano stringhe e 2 stringhe ma se ci fossero più parole la cosa cresce in modo molto veloce e pesante (tendenzialmente N-1), la best pratic sarebbe invece

 

String s = new StringBuilder("pino").append(" è ").append("biondo").toString();

 

Uso minimo di memoria, 1 allocazione di StringBuilder e 1 stringa

 

 

E' un esempio che magari lascia il tempo che trova ma guardando la prima stringa e l'ultima sembrerebbe più semplice la prima ma quella nasconde dietro la seconda...

1) A tal proposito mi sono iniziato a scaricare qualche libro universitario, conto di seguire comunque il programma e di farlo da autodidatta, cosi parte del background lo acquisto e poi magari chissà in futuro che non riesca a conciliare lavoro e università

5) Qual'è allora l'iter che consiglieresti per seguire per diventare Analista Funzionale?

 

Grazie per l'esempio in Java, caso vuole che l'avevo iniziato qualche giorno fa ;)

 

Per quanto riguarda gli stage sono comunque di Milano, sto cercando qualche corso valido con possibilità di stage ma su internet è una vera e propria giungla. Credo che acquisiró autonomamente le conoscenze necessarie per iniziare a lavorare e poi inizierò direttamente da qualche stage/ tirocinio (lo dico unicamente nel caso avessi qualche consiglio da darmi in merito alla mia regione riguardo a formazione/tirocini)

 

Una domanda forse stupida, come fai all'inizio a valutare il livello di competenze che hai e se è sufficiente per iniziare a lavorare?

 

Grazie ancora per il tempo dedicatomi

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1) A tal proposito mi sono iniziato a scaricare qualche libro universitario, conto di seguire comunque il programma e di farlo da autodidatta, cosi parte del background lo acquisto e poi magari chissà in futuro che non riesca a conciliare lavoro e università

5) Qual'è allora l'iter che consiglieresti per seguire per diventare Analista Funzionale?

 

Grazie per l'esempio in Java, caso vuole che l'avevo iniziato qualche giorno fa ;)

 

Per quanto riguarda gli stage sono comunque di Milano, sto cercando qualche corso valido con possibilità di stage ma su internet è una vera e propria giungla. Credo che acquisiró autonomamente le conoscenze necessarie per iniziare a lavorare e poi inizierò direttamente da qualche stage/ tirocinio (lo dico unicamente nel caso avessi qualche consiglio da darmi in merito alla mia regione riguardo a formazione/tirocini)

 

Una domanda forse stupida, come fai all'inizio a valutare il livello di competenze che hai e se è sufficiente per iniziare a lavorare?

 

Grazie ancora per il tempo dedicatomi

 

Per diventare analista funzionale di base servono meno competenze che per diventare sviluppatore ma devi saper utilizzare software di produttività (office ad esempio). Continua sulla tua strada poi quando ti senti pronto prova.

 

Per quanto riguarda Milano so che anche li gli stage della regione sono pagati, forse meno che in Piemonte, guarda se ci sono corsi regionali per persone che non lavorano ancora che ti fanno fare poi uno stage obbligatorio retribuito. Le aziende non pagano (paga la regione), seppur prendi poco anche nel caso in cui non ti tengano almeno non lavori gratis e fai esperienza.

 

Auto-valutarsi non è facile, di sicuro in un primo momento avrai la percezione di non saperne abbastanza ma il rischio è quello di credersi bravo da un certo punto in poi quando invece hai semplicemente superato il limite delle conoscenze di base.

 

Personalmente, se guardo al me di 4 anni fa, che si credeva già molto forte dal punto di vista tecnico, mi viene un sorriso per quanto ero fuori dal mondo.

 

Comunque, nel tuo caso quando ti senti abbastanza sicuro fai colloqui tanto ti fanno fare un test tecnico ed è una buona base di interazione con la realtà lavorativa.

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