principe andry Posted March 12, 2011 Share Posted March 12, 2011 (edited) Può essere necessario verificare se un problema riscontrato possa derivare da natura hardware o software. Riuscire ad individuare la provenienza dell’anomalia è il primo passo verso la risoluzione. È possibile escludere una delle due cause se riusciamo a testarne una, senza che l’altra influisca sulla prima. Potrebbe quindi bastare sostituire l’hard disk con un altro in cui sia già presente un sistema operativo sicuramente funzionante, oppure provare lo stesso hard disk in un altro PC. Se non possiamo eseguire tale operazione per mancanza di materiale o per problemi di incompatibilità (da quell'HDD verranno caricati dei driver che non corrispondono all'hardware presente), possiamo avviare il PC con un sistema operativo presente su un CD-ROM in modo da by-passare l’hard disk presente e quindi il sistema operativo annesso. È possibile fare ciò anche tramite pen drive, ma le schede madri più datate non permettono il boot da USB e quindi prenderemo in considerazione in questa prima parte la versione su disco ottico. Se la scheda madre permette il boot da USB e si preferisce usufruire di tale periferica, nel secondo post vedremo come rendere bootabile la nostra distro da tale connessione -> click Questa modalità, detta Live, è possibile eseguirla con una distribuzione Linux, per esempio Ubuntu. Il PC avvierà questo sistema operativo (Ubuntu) direttamente dal CD-ROM e risulterà possibile constatare lo stato hardware. Risulta facile capire che se il PC non evidenzia problemi, l’anomalia risiederà nell’hard disk. Formattando, risolveremo il problema alla radice (se l’HDD non è danneggiato fisicamente). Se risulterà quindi necessario formattare, grazie alla modalità Live, potemmo salvare tutti i nostri dati su un dispositivo di memoria esterna (pen drive o altro) prima di reinstallare il sistema operativo. Vediamo ora come utilizzare questa Live cd. Per prima cosa dobbiamo scaricare Ubuntu dal sito ufficiale -> click Preleviamo la Edizione Desktop versione 32bit. Il file scaricato ha estensione ISO, ovvero è un’immagine disco. Questo file andrà poi masterizzato su CD o DVD come “disco immagine” (non dati). Moltissimi software lo permettono, ad esempio; Nero Burning Rom, Alcohol 120% o il gratuito CDBurnerXP (solo per citarne alcuni). Inseriamo il CD (o DVD) nel lettore ottico e riavviamo. Se il boot non parte dal lettore ottico, occorrerà entrare nel Bios ed impostare come boot primario il masterizzatore e come secondario l’HDD. Dopo aver salvato questa impostazione riavviamo il PC. Verrà ora caricato il sistema operativo presente sul CD. Se vogliamo testare la ram, c'è un tool integrato: il famoso Memtest86. Per accedere a tale tool in modalità LiveCD bisogna premere un pulsante quando vediamo questa schermata: I simboli in basso ci indicano proprio che premendo un pulsante accederemo al menù di avvio. La voce "Test della memoria" ci permetterà appunto di testare la ram di sistema. Memtest lavora ciclicamente quindi lo dobbiamo fermare noi premendo ESC. In figura viene evidenziato un problema (in rosso). Se invece stiamo utilizzando il dispositivo USB, LinuxLive, crea un boot grafico simile a quello mostrato precedentemente. In pratica non serve premere alcun pulsante durante il caricamento. Quanto già detto per il CD live vale anche per l'USB live. Passiamo ora alla modalità live vera e propria scegliendo nelle opzioni "Prova Ubuntu senza installare". A fine caricamento, ci verrà mostrata la seguente finestra nella modalità CD live (la scelta è stata già fatta con il dispositivo USB quindi questa viene by-passata): Possiamo chiuderla oppure cliccare su Try Ubuntu 10.04 LTS per non apportare modifiche al nostro HDD. Arriviamo ora sul desktop: Bisogna passare un po’ di tempo per verificare l’integrità dell’hardware. Possiamo andare anche sul web se abbiamo un router e la scheda di rete viene rilevata senza problemi: Come già detto possiamo accedere ai dati presenti nell’HDD. Troviamo l’elenco delle partizioni presenti in Places: In questo caso, ci sono 3 partizioni: Disco dati, 20GB Filesystem e 139GB Filesystem. È possibile collegare un dispositivo esterno USB per trasferire i dati che intendiamo salvare prima di una eventuale formattazione. A fine “test”, se tutto è andato bene, possiamo riavviare il PC: Nella fase di riavvio il lettore ottico si aprirà automaticamente e potremmo ritirare il CD-ROM. Il PC non ha subito alcuna modifica ed ora sappiamo se i problemi riscontrati sono causati dall'HDD (sistema operativo o hardware) o da altro. ciao Edited April 8, 2011 by principe andry Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
principe andry Posted March 12, 2011 Author Share Posted March 12, 2011 (edited) Vediamo qui come possiamo avviare Ubuntu da periferica USB (pendrive, lettore mp3 ecc). Bisogna munirsi di un dispositivo da almeno 1GB. Innanzitutto consiglio di scaricare la ISO della versione di Ubuntu come detto nel post precedente. Ora abbiamo bisogno di un piccolo software: LinuxLive USB Creator. E' possibile scaricare direttamente il software, compatibile con xp, vista e 7, qui -> click Dopo averlo installato, avviamo il programma che si presenterà così Il programma è davvero di semplice utilizzo. Nel primo step dobbiamo identificare la periferica nella quale vogliamo far avviare la nostra distro Linux. Nel secondo step possiamo scegliere da dove caricare i dati necessari: - da ISO precendentemente scaricata - dal cd presente nel lettore - oppure il software può gestire anche il download. Noi già lo abbiamo scaricato e quindi scegliamo la prima opzione. Navighiamo tra le cartelle per indicargli il file ISO. Saltiamo per ora il passo 3 e togliamo la spunta in "Abilita avvio di Linux Live da Windows" nel passo 4. Questa funzione, in pratica, va ad installare nella pendrive VirtualBox, permettendoci quindi di poter utilizzare Linux in una normalissima finestra di Windows. Torniamo ora nel terzo step dove possiamo scegliere quanto spazio destinare ai dati. La capacità che occorre ad Ubuntu è di circa 800MB, e quindi abbiamo a disposizione 1200MB da destinare ai dati se abbiamo inserito una pendrive da 2GB. Se imponiamo come dimensione 0 (zero), utilizzeremo solo la modalità Live. Ciò stà ad indicare che tutte le modifiche apportate (in ambiente Linux) saranno annullate al successivo riavvio. Possiamo ora cliccare sul fulmine nel passo 5 ed attendere che la procedura abbia fine. A questo punto, avrete creato la vostra pendrive con Ubuntu bootabile!!! Edited October 17, 2012 by principe andry Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
principino1984 Posted March 13, 2011 Share Posted March 13, 2011 tra l'altro ci sono anche parecchi bench per linux per verificare la stabilità del sistema. Stasera quando torno a Pisa sento penguin86 e gli dico di scrivere quelli che ha trovato ottima guida Marco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Thunder Posted April 6, 2011 Share Posted April 6, 2011 Ottima guida...la modalità live è molto utile... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
principe andry Posted April 8, 2011 Author Share Posted April 8, 2011 Grazie ragazzi Ho aggiunto la possibilità di eseguire la modalità live da periferica USB. Vedremo più avanti come testare il PC in modo più efficace grazie a Pinguin86 ciao Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Thunder Posted April 8, 2011 Share Posted April 8, 2011 Grazie ragazzi Ho aggiunto la possibilità di eseguire la modalità live da periferica USB. Vedremo più avanti come testare il PC in modo più efficace grazie a Pinguin86 ciao Provato anche con usb,devo dire che non era male...avevo preso anche un'usb del cavolo...ma se la cavava... Grazie ancora per questa implementazione...O0O0 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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