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FAQ Hard disk TUTTO QUELLO CHE TI SERVE SAPERE


valego

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tante sigle: SCSI, SATA, SATA2, SATA3, ATA133, PATA, IDE....quale devo usare?

 

e' opportuno chiarire che la scelta del' hdd non e' condizionata da un fatto di preferenza personale o meglio non e' del tutto così. La scelta và prima di tutto effettuata in base alla nostra scheda madre, tramite delle porte che prendono il nome dalle rinominate sigle: sata, sata2 ecc ec...

Per vedere se la vostra scheda madre e' compatibile con una certa tipologia di hd basta verificare sul sito web della casa produttrice e andare a cercare il proprio modello, nella sezione storage potete vedere il numero delle porte e il tipo di connessione che supportano.

Partiamo a descrivervi le varie connessioni da quelle più diffuse:

 

P-ATA (parellel ATA) sono comunemente chiamati IDE, sono i classici hd con connettori a 40 pin, collegabili alle schede madri tramite piattine a 40/80 fili, ogni canale IDE della vostra scheda madre supporta 2 periferiche sia hd che unità ottiche, ogni canale ha un indirizzo (master/slave) che viene stabilito tramite dei ponticelli (jumper) che si trova di solito vicino al connettore a 40 pin, sull’etichetta del hd trovate come spostare i jumper per farlo lavorare in master o slave.

L’alimentazione del disco avviene tramite molex a 4 pin. La velocità massima di trasferimento dati su hd PATA è di 133MB/s

 

S-ATA (serial ATA) la connessione di questi hd avviene attraverso dei connettori fatti a “L” grandi 1 cm circa, sui quali sono posti dei contatti, è possibile installare una sola unità per canale, l’alimentazione dei dischi sata, avviene solitamente con un connettore a “L” lungo 2 cm circa, rovesciata rispetto a quella di connessione alla scheda madre, se il vostro alimentatore non è fornito di tale connettore per alimentare gli hd, si possono usare delle cavetti adattatori che si collegano ai classici molex da 4 pin. Può capitare di trovare hd sata con entrambi le prese di alimentazione, in questo caso collegare un solo tipo di connettore di alimentazione. La velocità di trasferimento delle unità sata è pari a 150MB/s

 

S-ATA2 sono praticamente uguali alle connessioni sata, se non che la velocità supportata da questo tipo di hd è di 300MB/s. In caso la vostra scheda madre sia munita di porte sata2 gli hd funzioneranno ugualmente, dato che tramite jumper o software si potrà decidere se farli lavorare in modalità sata o sata2

 

S-ATA3; vale quanto detto per la connessione S-ATA2, ma raddoppia ulteriormente le prestazioni. La velocità di trasferimento raggiunge i 600MB/s.

 

Le specifiche degli hd sata/sata2/sata3 prevedono la possibilità dell’inserimento a caldo (hot swap o hot plug), quindi senza spegnere il pc, ma molti controller non implementano questa funzione.

 

Features degli Hard Disk

 

BUFFER

Il buffer è una memoria cache in genere di alcuni MB che serve a memorizzare gli ultimi dati letti o scritti dal hd, in modo che se un programma legga ripetutamente le stesse informazioni, queste potranno essere lette direttamente nella memoria cache invece che sul disco, migliorandone le prestazioni.

 

NCQ

Di recente è stata inserita una features negli hd sata, il NCQ questa funzione ottimizza il processo di rotazione dei piatti e il percorso delle testine, per ottenere la lettura dei dati attraverso un percorso ottimale e impegare il meno tempo possibile.

 

Il mondo SCSI

Per quanto riguarda gli SCSI partiamo dal controller.

Infatti per poter gestire 1 hd SCSI bisogna possedere pure un controller specifico. Su alcune

schede madri per i server, il controller è integrato nella scheda madre stessa. Per noi comuni mortali

 

Controller

 

il controller è da comprarsi a parte.

Abbiamo 3 tipi di attacco da poter sfruttare:

 

il PCI 32bit: 133 MB/sec

 

il PCI-X a 33 Mhz a 64 bit: ampiezza banda 266Mb/sec | PCI-X a 66 Mhz e 64 bit: 533MB/sec

 

il PCI-e : 512Mb/sec ?

 

Per quanto riguarda i diversi tipi di controller possiamo dividerle in 2 grandi categorie:

quelle con processore e ram on board e quelle invece che non ce l'hanno e fanno quindi solo da host.

 

Infatti l'SCSI basa il suo trasferimento sul bus, e per gestire il traffico serve appunto un controller.

 

Altra divisione per i controller, possiamo farla per il RAID e il NON RAID. Infatti non tutti i controller permettono di creare un array hardware, bisogna leggere attentamente le caratteristiche prima di accingerci all'acquisto.

 

Interfacce

 

Esistono diversi tipi di interfacce, ma prendiamo in considerazione le utlime 3, ovvero le più recenti:

 

 

- Ultra-3: sarebbe l'Ultra-160 ovvero la velocità di trasferimento dati per canale è di 160Mb/sec

 

- Ultra-320: velocità di traferimento per canale doppia all'ultra-3, ovevro 320Mb/sec

 

- Ultra-640: noto pure come fast-320 e come si capisce dal nome permette un trasfer rate di 640Mb/sec;

 

Ad ogni componente SCSI deve essere assegnato un ID univoco, compreso il controller host, in modo che possa condividere uno stesso bus con altri dispositivi.

 

Andando avanti con gli anni, sono aumentati pure i pin della connessione. GLi ultimi modelli arrivano fino ad utilizzarne 80. Considerando che i controller hanno solo canali da 68pin, quindi per poter utilizzare questi hd con 80pin ci vuole uno speciale adattatore, che per nulla influisce sulle prestazioni.

 

Dischi

 

Passiamo ora alla parte interna del disco.

il disco SCSI non è altro che un comune disco da 3,25" con la particolarità di avere i dischi che girano in media molto più veloce dei dischi IDE/SATA e hanno le testine che riescono a muoversi in un tempo fino a 3 volte + veloce di un hd normale.

 

Gli ultimi modelli di disco SCSI arrivano a 15000 rpm, con un tempo d'accesso ai dati (non è altro che il tempo che ci mette la testina a muoversi ed andare a cercare il dato nei piatti) di circa 5ms.

 

Il trasfer rate di un singolo disco, cambia da modello a modello. Dei moderni dischi da 15k rpm arrivano ad avere anche 90Mb/sec: diciamo che 1 singolo disco SCSI 15k va quasi quanto un raid 0 fatto tra 2 HD sata2, se poi confrontiamo il seek time, non c'è proprio storia: gli hd IDE/SATA hanno un accesso ai dati di circa 14ms (eccezion fatta per i Raptor che hanno un tempo medio di accesso di circa 8-9ms)

 

Il trasfer rate poi dipende anche su quale bus viene installato il controller: infatti andando all'inizio vediamo che lo slot PCI ci permette solo 133MB/sec teorici. Quindi ne deduciamo che se 1 disco SCSI ha un trafer rate di 80Mb/sec, quindi 2 dischi SCSI in raid 0, avranno teoricamente un trasfer rate da "150-160Mb/sec" e quello che ci limiterà è appunto il bus PCI.

Edited by principe andry
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Installazione di un hard disk

 

Una volta che avete scelto il vostro hard disk che soddisfa le vostre esigenze è ora di passare all'installazione. Prima di tutto dovete scegliere il posto dove installarlo all'interno del vostro case, dopo di che una volta inserito nello slot lo dovrete fissare con delle viti, alcuni case offrono la possibilità di fissare gli hd senza utilizzare viti.

Se si tratta di hd PATA dovrete decidere come far lavorare il disco, se come master o slave, c'è la possibilità di selezionare il cable select, settaggio che lavora bene con molte schede madri, in questo caso l'ultima unità collegata al cavo piatto o rounded diventa automaticamente master. Solitamente il cavi IDE sono dotati di tre connettori, quello blu generalmente si collega alla scheda madre, quello grigio all'unità settata in slave e quello nero a quella settata in master. In fine collegate il molex a 4 pin per l'alimentazione.

Se utilizzate hd SATA non dovrete spostare nessun jumper, vi basterà collegare il disco al cavetto sata che collegherete alla porta sulla scheda madre, mentre se acquistate un hd SATA2, generalmente distribuiti settati come i sata normali per poter essere compatibili con schede madri che non supportano il sata2, sarete voi a scegliere le specifiche con cui dovranno lavorare i dischi, settandoli tramite jumper o software proprietari a seconda dalla marca del hd e in base alle porte sata che avete a disposizione sulla vostra scheda madre. In fine collegate il cavo di alimentazione sata. Può capitare di trovare dischi che hanno sia il connettore molex che quello sata, in questo caso collegatene solo uno dei due.

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Ho installato hard disk ma in avvio non viene riconoscito

 

Quando si installa un hard disk nuovo e questo non viene riconosciuto bisogna pensare a quale può essere la causa.

 

Se la scheda madre non è recente e il disco installato non viene riconosciuto, controllare se sono disponibili aggiornamenti del bios per la vostra scheda madre che facciano riconoscere il disco

 

Se la scheda madre è recente e il disco non viene riconosciuto, controllate che tutti i cavi siano connessi senza “ballare” nei connettori.

Mettendo una mano sul disco installato, controllate che all'accensione, si avverta una leggera vibrazione data dalla rotazione del disco.

In caso di disco PATA controllare il settaggio dei jumper di modo che non vada in conflitto con un'altra unità collegata allo stesso cavo.

In caso di disco PATA controllate che il controller EIDE sia attivato ed eventualmente messo in “auto” per il riconoscimento automatico del disco.

In caso di disco SATA controllare che il controller SATA sia attivato

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Ho installato hard disk ma viene riconosciuto di dimensioni inferiori

 

Solitamente è un problema riscontrato in 2 occasioni.

 

Nel primo quando si installa un hard disk la capacità effettiva è leggermente inferiore di quella dichiarate alla vendita, ad esempio un hard disk da 200gb viene visto da 186gb circa o uno da 120gb viene visto da 112gb circa. La spiegazione è che:

 

- 1 Kilobyte (kB) = 1.024 Byte

- 1 Megabyte (MB) = 1.024 x 1.024 = 1.048.576 Byte

- 1 Gigabyte (GB) = 1.024 x 1.024 x 1.024 = 1.073.741.824 Byte

- 1 Terabyte (TB) = 1.024 x 1.024 x 1.024 x 1.024 = 1.099.511.627.776 Byte

 

Quindi se voi avete un hd da 120gb avete un lo spazio per 120 miliardi di caratteri (byte) se fate questa semplice divisone 120.000.000.000/1.073.741.824=111,75gb visti in windows, questo calcolo può essere applicato a tutti i supporti di memorizzazione che conosciamo, hd, cd, dvd, penne usb, ecc.

 

Nel secondo caso un hard disk di capacità superiore viene visto con una capacità nettamente inferiore, questo è dovuto dalla incapacità del bios e/o del sistema operativo di riconoscere dischi con determinate dimensioni. Si può trovare la soluzione al problema aggiornando il bios della vostra scheda madre con l'ultimo più recente, oppure installando un sistema operativo in grado di supportare dischi di quelle dimensioni, vale a dire, windows 2000 con il sp4 o windows XP con SP1 o superiore.

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Ho installato hard disk ma in gestione risorse non appare

 

Quando installate un nuovo hard disk o su questi sia stata eseguita la formattazione a basso livello, lo spazio non è gestibile dal sistema operativo in quanto lo spazio utilizzabile risulterà non allocato, una volta eseguito il partizionamento del disco, esso sarà visibile in gestione risorse e pronto per essere formattato.

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  • 4 years later...

Quello che bisogna sapere sugli SSD.

 

SSD è l’acronimo di Solid State Drive.

Queste unità di memorizzazione stanno prendendo sempre più piede in ambiente PC desktop e server.

 

Diamo un’occhiata generale alla componentistica e ad alle principali caratteristiche.

Sul PCB (circuito stampato) troviamo le memorie flash con architettura NAND ed un controller. Lo chassis può essere da 1.8, 2.5 o 3.5”. Il formato da 2.5” è quello maggiormente presente e le connessioni utilizzate sono il SATA2 ed il SATA3.

 

Le memorie NAND possono essere di due tipi: MLC (Multi Level Cell) od SLC (Single Level Cell). Queste tecnologie si differenziano per la quantità di bit che ciascuna cella di memoria è in grado di memorizzare. Nelle celle SLC viene memorizzato un singolo bit, mentre nelle celle MLC possono essere memorizzati più di 2 bit. A parità di numero di celle, le memorie MLC offrono una maggiore capacità rispetto alle SLC ed hanno un costo inferiore. D’altra parte, le memorie SLC sono più veloci ed offrono maggiori cicli di lettura/scrittura.

Per “organizzare” la memorizzazione, l’SSD si affida ad un controller. Quest’ultimo, come anche il tipo di memoria utilizzata, influenza in maniera determinante le prestazioni ed il prezzo della periferica.

 

Dalla componentistica che è stata menzionata, ci si accorge come questi SSD, al contrario degli HDD magnetici, non siano costituiti da alcun elemento meccanico di movimento. Questa particolarità offre numerosi vantaggi: minore possibilità di rottura, rumorosità assente, il consumo ed il calore generato sono inferiori, maggiore resistenza agli urti, tempi di accesso praticamente nulli e prestazioni superiori.

 

Come principale svantaggio non si può non menzionare il costo per GB superiore rispetto ai classici HDD. Il prezzo è sceso molto negli ultimi tempi ed i numerosi vantaggi li rendono molto interessanti.

 

Il tempo di vita degli SSD sembra ormai non così rilevante. Grazie alle nuove tecnologie (Wear Leveling) il numero di scritture sulle memorie flash è aumentato di molto.

 

Il Wear Leveling organizza i dati in modo tale da utilizzare più celle e quindi permette di sfruttarle in modo più equo.

 

La funzione TRIM permette al controller di comunicare con il sistema operativo in modo da indicare quali settori sono liberi dopo una cancellazione; tutti gli ultimi SSD integrano questo comando, ma è consigliabile che anche il sistema operativo lo integri in modo da avere maggiori prestazioni.

Edited by principe andry
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