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Testiamo le nostre pen drive


valego

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Sono ancora imbattuto..:asd:

eh sì...sei quasi USB limited :D

 

cmq della mia non mi lamento...per quel che costa:fiufiu:

la trascend la passo alla mamma quella in scrittura nn se la cavava male

 

cmq questo thread è molto importante la gente dovrebbe far più caso a queste cose

 

forza ragazzi a fare il test ci vuole un secondo...e una penna usb a casa ce l'avete tutti :clapclap:

non fa niente se nn sono prestazioni eccelse...questi dati possono essere molto utili a chi dovrà effettuare un acquisto...persino su una cosa così banale.

 

ancheperchè il test è pressochè univoco e indipendente da fattori esterni: quindi molto attendibile:n2mu:

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  • 4 months later...
scusa Valerio, come faccio a postare la foto del test atto?

 

grazie

 

Ciao puoi fare come ti ha detto SACD oppure puoi anche usare la galleria del forum, ovviamente prima devi fare una screen dei risultati del test ;)

 

Valerio

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  • 7 months later...
NN credo perdi dati

Se scrive in RAW sì. Dopo tutto il test viene fatto su diverse aree della pendrive, no? Pensi che si affidi alla tabella di allocazione file per verificare dove scrivere? Io penso di no.

 

ma il test nn è comparabile

Non è comparabile con i test effettuati a memoria vuota? E perché?

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Se scrive in RAW sì. Dopo tutto il test viene fatto su diverse aree della pendrive, no? Pensi che si affidi alla tabella di allocazione file per verificare dove scrivere? Io penso di no.

 

 

Non è comparabile con i test effettuati a memoria vuota? E perché?

 

Se scrive sopra ai dati è comparabile, altrimenti no.

Anche gli hd ssd in giro hanno prestazioni differenti in base alla loro percentuale di ocupazione

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Se scrive in RAW sì. Dopo tutto il test viene fatto su diverse aree della pendrive, no? Pensi che si affidi alla tabella di allocazione file per verificare dove scrivere? Io penso di no.

............

 

il test effettuato da Atto non è del tipo distruttivo, quindi non scrive dati grezzi (raw), cioè non è portato avanti tramite int19 ma attraverso i driver di accesso ai vari filesystem integrati in Windows: non esiste assolutamente il pericolo di perdere i dati :)

 

.............

Non è comparabile con i test effettuati a memoria vuota? E perché?

 

diciamo che non è comparabile al 100%, si discosta di una percentuale variabile, proprio a motivo della strategia attuata dal programma che non può far uso delle aree dove sono già presenti dei file posizianati tramite tabella di allocazione ;)

 

 

già che ci sono posto i dati di lettura/scrittura rilevati sulla mia CORSAIR Turbo Flash da 1GB:

 

Corsair-Turbo_Flash-1GB.jpg

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Mi spiegheresti cos'è l'int19?

 

In generale possiamo dire che con tutti i programmi che effettuano test in scrittura sotto Windows c'è da star più che tranquilli per l'integrità dei dati?

Invece di quelli che effettuano test sotto DOS (come per esempio le utility di diagnostica dei produttori, come ES-Tool di Samsung) che mi dici? Quelli non riescono a leggere il file system e sono pericolosi, giusto?

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Mi spiegheresti cos'è l'int19?

 

In generale possiamo dire che con tutti i programmi che effettuano test in scrittura sotto Windows c'è da star più che tranquilli per l'integrità dei dati?

Invece di quelli che effettuano test sotto DOS (come per esempio le utility di diagnostica dei produttori, come ES-Tool di Samsung) che mi dici? Quelli non riescono a leggere il file system e sono pericolosi, giusto?

 

 

i programmi di diagnostica approfondita, come i tool dei produttori di hd, fanno i propri test sul disco naturalmente alla ricerca di errori hardware e normalmente non hanno bisogno di conoscere o testare il contenuto dei file presenti sul disco stesso; fanno una serie di test in lettura (non distruttivi) o in scrittura (distruttivi, cioè scrivono e ricontrollano immediatamente dopo, con una lettura, che il contenuto sia perfettamente identico).

Queste attività vengono eseguite bypassando il s.o. utilizzato e tramite routine in Assembler o C, dialogando direttamente col disco tramite l'INTerrupt19: questo permette un accesso di tipo bit a bit (raw), indirizzando letture e scritture attraverso l'elemento di costituzione primaria dei dischi, cioè il numero di settore assoluto, dallo '0' al massimo disponibile per quel particolare disco.

I migliori programmi di diagnostica di questo tipo ma soprattutto quelli di salvataggio e ricostruzione dei dati, fanno uso proprio di queste tecniche per poter avere un controllo completo, e nel modo più rapido possibile, del contenuto del disco, facendo il boot da DOS o una mini distribuzione Linux.

In caso di perdita di dati in ambiente Windows, e del relativo salvataggio, questi vengono rilevati e ricostruiti tramite la completa decodifica della Master File Table.

Ecco spiegato perchè quando si vuole avere una risposta assoluta sullo stato di salute del disco, senza possibilità di intervento di fattori secondari, viene utilizzato un cd, un pen-drive o un floppy autopartente :)

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i programmi di diagnostica approfondita, come i tool dei produttori di hd, fanno i propri test sul disco naturalmente alla ricerca di errori hardware e normalmente non hanno bisogno di conoscere o testare il contenuto dei file presenti sul disco stesso; fanno una serie di test in lettura (non distruttivi) o in scrittura (distruttivi, cioè scrivono e ricontrollano immediatamente dopo, con una lettura, che il contenuto sia perfettamente identico).

Queste attività vengono eseguite bypassando il s.o. utilizzato e tramite routine in Assembler o C, dialogando direttamente col disco tramite l'INTerrupt19: questo permette un accesso di tipo bit a bit (raw), indirizzando letture e scritture attraverso l'elemento di costituzione primaria dei dischi, cioè il numero di settore assoluto, dallo '0' al massimo disponibile per quel particolare disco.

I migliori programmi di diagnostica di questo tipo ma soprattutto quelli di salvataggio e ricostruzione dei dati, fanno uso proprio di queste tecniche per poter avere un controllo completo, e nel modo più rapido possibile, del contenuto del disco, facendo il boot da DOS o una mini distribuzione Linux.

In caso di perdita di dati in ambiente Windows, e del relativo salvataggio, questi vengono rilevati e ricostruiti tramite la completa decodifica della Master File Table.

Ecco spiegato perchè quando si vuole avere una risposta assoluta sullo stato di salute del disco, senza possibilità di intervento di fattori secondari, viene utilizzato un cd, un pen-drive o un floppy autopartente :)

 

spiegazione eccellente O0

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  • 1 year later...

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