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[tecnosociopolitica] Quanto deve essere libero Internet?


penguin86

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So di essere molto al limite sul versante di quella brutta cosa che è la politica con questo argomento, però volevo mettervi al corrente di una mia riflessione e confrontarmi con voi, per sapere cosa ne pensate.

 

Capita sempre più spesso che una politica atecnologica, arretrata e piena di interessi tenti di estendere il proprio dominio sul versante informatico. Questo, dopotutto, è dovuto se si considera che la blogsfera, in quanto italiana, risiede sotto le leggi italiane.

Vediamo così sempre più spesso decreti legislativi appiccicati su da qualche politico che si sforza di ottenere un quadro di una situazione che è troppo grande per chiunque non sia "cresciuto" nella Rete.

E così, attraverso il decreto Pisanu e mille altri, fino all'ultima perla: il 50/bis proposto da D'Alia.

Ignorando i vari, profondissimi scritti di internet-dipendenti che senza neanche aver capito di cosa parla l'emendamento creano gruppi di protesta su Facebook, vi propongo un'intervista pubblicata sull' Espresso:

 

A. Gilioli: Io volevo parlare di questo emendamento: innanzitutto, spieghi lo scopo e l'utilità.

 

D'Alia: L'emendamento introduce l'articolo 50 bis al pacchetto sicurezza, che consente al ministro dell'interno, su comunicazione dell'autorità giudiziaria che procede per delitti di istigazione a delinquere o apologia di reato, attribuisce al ministero dell'interno il potere di disporre che i fornitori di connettività alla rete internet utilizzino gli strumenti di filtraggio nei confronti di quei siti o social network che contenessero, diciamo, dichiarazioni e quant'altro connesse a queste ipotesi di reato.

Cioè, è una norma che serve a cominciare a intervenire nella regolamentazione di internet e questo nasce sostanzialmente dalle vicende che hanno riguardato Facebook, della comparsa su quel social network di gruppi inneggianti a Riina, Provenzano, alle Brigate Rosse eccetera.

E poiché non vi è alcuno strumento, nell'ordinamento, che consenta un intervento immediato qualora ovviamente si ravvisi un'ipotesi di reato, cioè qualora la magistratura stia indagando, il ministro dell'interno interviene con uno strumento di natura squisitamente cautelare che serve ad evitare che vi sia una moltiplicazione di questi siti o di queste manifestazioni illecite sulla rete.

Ovviamente, tutto questo avviene con la possibilità del ricorso all'autorità giudiziaria da parte degli interessati, e comunque attraverso una procedura di natura contraddittoria anche con i gestori dei siti a cui viene notificata una diffida ad oscurare o cancellare quelle parti che sono in contrasto con le posizioni citate.

 

A. Gilioli: Però, senatore, mi permetta di interromperla. La contestazione che viene fatta è proprio questa: io ho letto bene il suo emendamento, non si parla di cancellare le parti ma di oscurare il sito. Allora si dice: se c'è un gruppo su facebook che incita a Provenzano piuttosto che altre cose, gli effetti del suo emendamento non sarebbero cancellare quella pagina ma oscurare l'intero sito.

 

D'Alia: Ma mi scusi: se il gestore del sito non si fa carico di cancellare questi soggetti dal sito, è giusto che il sito venga oscurato. Il ministero diffida il gestore, il gestore poi ha due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare dal sito i gruppi oppure non ottemperare. Se non ottempera si rende complice di chi inneggia a Provenzano e Riina quindi è giusto che venga oscurato.

 

A. Gilioli: All'interno di YouTube, per esempio, ci sono diversi video che potrebbero ricadere, forse, all'interno della tipologia da lei enunciata. Se YouTube non cancella quei video viene oscurato l'intero YouTube?

 

D'Alia: Secondo me si, certo.

 

A. Gilioli: Ancora un altro caso...

 

D'Alia: Le faccio un esempio: se su YouTube esce un video, come è successo e peraltro ci sono state diverse polemiche, in cui quattro ragazzi picchiano un loro coetaneo disabile - peraltro, in questo caso siamo in presenza della rappresentazione di un reato non è che siamo in presenza di una apologia: c'è la diretta o la riproduzione di un film in cui viene commesso un illecito penale - è giusto che un sito lo mantenga? Io credo di no.

 

A. Gilioli: Un altro caso: c'è una discussione online, nei siti, nei forum. Fra utenti del forum può capitare che ci si insulti o anche che ci si minacci. Lei questo lo ritiene una tipologia...

 

D'Alia: Se io minaccio qualcuno, lo minaccio nella realtà o su internet sempre un reato è.

 

A. Gilioli: Le faccio un'altra tipologia: io sono ipoteticamente autore di un blog. All'interno del mio blog qualcuno, tra i commentatori del mio blog, mi insulta, minaccia. Io che sono il blog master e quindi ritengo che sia giusto lasciare aperto il mio blog a ogni voce, comprese quelle che mi minacciano e mi insultano, non tolgo queste voci.

Anche in questo caso si rientra nella tipologia?

 

D'Alia: Guardi, rientrano tutte quelle ipotesi che sono previste dal codice penale nell'ambito dei delitti di istigazione a delinquere o disobbedire alle leggi. I delitti di apologia di reato, che sono previste dal codice penale o da altre disposizioni. Sono tutte ipotesi che sono ricondotte a fattispecie illecite, che sono già sanzionate nel codice penale e che quindi hanno la necessità di essere sanzionate in tutte le loro manifestazioni. Non è che cambia se io faccio un ciclostile con cui dico che Riina...

 

A. Gilioli: Scusi senatore, stiamo parlando dei commenti a un blog...

 

D'Alia: Guardi, i commenti a un blog non è che sono diversi: se in un commento a un blog io dico che le Brigate Rosse hanno fatto bene ad uccidere Moro, questa si chiama apologia di reato. Che io lo faccia sul blog, con un telegramma, su un bigliettino, con un comunicato stampa non cambia: sempre di reato si tratta e va perseguito, e va perseguito colui il quale se ne fa complice pubblicando queste porcherie, ivi compreso se è un gestore di internet tanto per essere chiari.

Io la penso in questo modo.

 

A. Gilioli: Senta senatore: lei è un frequentatore della rete?

 

D'Alia: Certo

 

A. Gilioli: Su facebook ci va?

 

D'Alia: No, su facebook vado poco perché mi indigna vedere su quel sito che si censurino le mamme che allattano i figli perché si ritiene esteticamente un fatto offensivo, antiestetico e poi si consenta a vari gruppi, ad esempio "Omaggio a Cutolo, chi è parente di pentiti infami e confidenti è pregato di non iscriversi a questo sito dedicato a Cutolo".

Io non ci vado perché questo sito che censura le mamme, come dichiara peraltro correttamente Articolo 21, e consente queste porcherie è un sito indegno, dal mio punto di vista.

Con tutto il rispetto per chi vi accede.

 

A. Gilioli: Lei è conscio del fatto che se in Italia si chiude YouTube e Facebook siamo peggio della Birmania?

 

D'Alia: Guardi, io non sono per chiudere né Facebook né YouTube: io sono perché Facebook e YouTube rispettino le vittime di mafia, del terrorismo e degli stupri.

 

A. Gilioli: E se non le rispettano?

 

D'Alia: Se non le rispettano non possono avere il rispetto dello Stato.

 

A. Gilioli: Quindi vanno chiusi.

 

D'Alia: E' evidente.

 

La mia inclinazione di anarchico informatico non m'impedisce una seria riflessione sulla situazione, ed è così che alla fine della lettura mi trovo, incredulo, a non sentirmi pronunciare imprecazioni contro il malcapitato senatore.

Premesso che i politici non mi stanno per niente simpatici:

 

Ad una prima analisi priva di profondità: il senatore sta facendo il suo lavoro. Il suo sforzo è anzi apprezzabile, si sta avventurando in un settore in cui evidentemente non si sente a suo agio, e la sua analisi è ineccepibile dal punto di vista puramente legale (l'oscuramento del sito avverrebbe nel caso in cui il gestore di tale sito non fosse disposto a collaborare, giustissimo).

Automaticamente mi viene in mente una seconda analisi: Internet è una cosa meravigliosa non solo per quello che permette di fare, ma anche perché permette la libera espressione del proprio pensiero, alias libertà di parola, sacrosanto ed irrinunciabile diritto del cittadino.

Internet garantisce la nostra libertà più di ogni media, perché non è controllabile da alcuna fazione (a differenza di TV, radio e altri media classici).

Piccolo pensiero egoista: il nerd medio sarebbe felice. Sa che l'oscurare il sito significa rimuovere il suo nome dominio dai server DNS dei vari provider, quindi il sito sarà comunque accessibile dal suo IP, basta scoprirlo...

Ma il tal caso verrebbe meno la libertà per tutti, anche per quegli esseri (spesso poco benvoluti in comunità di nerd) che amo chiamare bigotti informatici. Ed un anarchico deve perseguire la libertà sempre, comunque e per tutti.

E comunque, nella mia psicopatica capoccetta s'è formata l'idea sociologica di Internet come organismo vivente, in grado di riorganizzarsi coordinatamente in un modo quasi magico quando un pezzo viene a mancare. Quindi nessun rischio per la nostra libertà. Andiamo avanti

Terzo pensiero (conclusivo...?): Allora, con chi schierarci? Tentare (e i risultati sono tutti da vedere...) di piegare Internet alla legge Italiana o rassegnarsi all'idea che la Rete è portavoce di tutte le fazioni, ivi compresi mafiosi, pedofili e nuove BR?

Vi devo dire che prendere una posizione mi costa fatica, ma mi sono fatto la seguente idea:

1) se la mia idea di internet come organismo vivente e sensiente è giusta, perché infliggere inutili sofferenze a questa meravigliosa creatura portavoce di libertà e solo in una piccola percentuale delle volte di scandalo?

(dico inutili perché, come si diceva, se è vero che si riorganizza... haivoglia ad oscurare siti!)

2) il rischio che associazioni di delinquenti si servano della rete, proprio come tutti gli altri, è un rischio che sono disposto a correre; dopotutto frequentatori della Rete sono anche tante persone oneste che contribuirebbero ad arginare il fenomeno.

3) la Libertà è un Fine Superiore, e forse Internet è l'unico strumento con cui potremo mai conseguirlo.

 

Voi cosa ne pensate? Indipendentemente da schieramenti politici (che non c'entrano nulla quando si parla di Libertà), voglio sapere la vostra!

In particolare, pensate che la mia idea sia sbagliata? Se sì, in che modo?

Mi raccomando, toni moderati... non siamo mica politici che devono far scena per andare in TV :asd:

 

Daniele

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in linea di massima sono d'accordo con te dani, internet è di tutti e deve rimanere tale.

Però, siti "importanti" come facebook e youtube, appunto per la loro influenza mediatica, dovrebbero attenersi perlomeno a un regolamento interno al loro stesso sito, cercando almeno di arginare questi problemi.....ma anche li non è molto chiaro il modo in cui potrebbero farlo e soprattutto il metro di giudizio da utilizzare, infatti personalmente non cancellerei mai un video da youtube dove si vedono ragazzi che picchiano un loro coetaneo, ma non perché la cosa mi piaccia,anzi, ma per il semplice fatto che in questo modo tutti, anche gli scettici, possano rendersi conto che certe cazzate enormi effettivamente succedono... Mah, è un discorso più complicato e arzigogolato di quanto pensassi...

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in linea di massima sono d'accordo con te dani, internet è di tutti e deve rimanere tale.

Però, siti "importanti" come facebook e youtube, appunto per la loro influenza mediatica, dovrebbero attenersi perlomeno a un regolamento interno al loro stesso sito, cercando almeno di arginare questi problemi.....ma anche li non è molto chiaro il modo in cui potrebbero farlo e soprattutto il metro di giudizio da utilizzare, infatti personalmente non cancellerei mai un video da youtube dove si vedono ragazzi che picchiano un loro coetaneo, ma non perché la cosa mi piaccia,anzi, ma per il semplice fatto che in questo modo tutti, anche gli scettici, possano rendersi conto che certe cazzate enormi effettivamente succedono... Mah, è un discorso più complicato e arzigogolato di quanto pensassi...

Hai colto nel segno. Se non li elimini ledi la sensibilità della gente, se li elimini non è rispettata la libertà d'espressione. E allora? Che si fa?

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la parola stessa permette a tutti di esprimersi e comunicare i propri pensieri...cosa vogliamo fare se queste informazioni sono apologia di reati? Tagliare la lingua a tutti? Attappare a tutti le orecchie? è un reductio ad absurdum, ne sono consapevole, ma ciò che sorprende è che non è cosi lontano dal tentativo di questo emendamento.

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il fatto che su certe cose ci vorrebbe un po' più di controllo credo sia giusto...purtroppo calderoni sociali come youtube e facebook non sono facilmente soggetti a controllo...cioè chi si mette a spulciare tutto il materiale?

ok esistono le segnalazioni degli utenti...ma anche queste vanno filtrate!

 

Ovviamente sto signore nn si rende tanto conto di quello che ha detto...che oscurare facebook e youtube fa ridere i polli...cioè dai penso manco berlusconi lo farebbe fare... basta vedere tutti i gruppi di supporto che ha etc etc

Lo sfruttano pure come propaganda politica...figurati se lo vanno a oscurare.

 

Ti immagini poi le proteste di 1 milione di persone super incazzate?

 

Possono anche fare le leggi che gli pare ma figurati se riescono a tarpare le ali ad internet...in un paese poi dove le leggi anche le più giuste vengono aggirate in mille modi.

Alla fine non credo che giungeranno a nessun risultato, unica cosa che forse riusciranno a ottenere è la chiusura o elinazione di alcuni contenuti e l'accesso (che per altro credo che la polizia già ha) a informazioni di persone collegate a questi contenuti sospetti

Cosa che se utilizzata con criterio non sarebbe di certo una disgrazia, anzi.

L'unica preoccupazione è che possa essere sfruttata per limitare la libertà di espressione di internet. Cosa che in fin dei conti mi pare assolutamente impossibile vista la volubilità e la mutevolezza di internet stessa.

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