Search the Community

Aboliti i costi di ricarica, gli italiani si ritrovano con piani tariffari rimodulati dagli operatori. Al rialzo, in certi casi. È una situazione che è finita sotto l'analisi dell'Autorità Garante delle Comunicazioni, come appena dichiarato dal suo presidente Corrado Calabrò, in un'audizione alla Camera. L'Autorità sta per istituire una nuova unità di monitoraggio e vigilanza per monitorare i cambi tariffari e capire se gli operatori hanno rispettato davvero il decreto Bersani. Appare già chiaro che è stato Wind l'operatore ad avere aumentato in modo più evidente i prezzi. Ovvio, visto che era l'operatore low cost per eccellenza e quindi è quello che soffre di più dovendo rinunciare ai costi di ricarica. In particolare, l'Autorità deve stabilire se è corretta la mossa di Wind di passare a forza gli utenti dal piano Wind 10 a Wind 12. Non era mai successo prima in Italia che un vecchio piano tariffario di telefonia mobile venisse cambiato anche ai vecchi abbonati. Il cambio riguarda sette milioni di utenti. Questo tipo di modifica è previsto dalla legge (come ricordato da Adiconsum e Altroconsumo). L'Autorità però deve stabilire se è stato violato il articolo 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni, in base al quale queste modifiche devono essere fatte con un preavviso adeguato (non inferiore a un mese) e dando agli utenti il diritto di recedere dal contratto, senza penali. Secondo Aduc e altre associazioni, su questo punto Wind ha peccato di poca trasparenza nei confronti degli utenti. Anche Vodafone ha modificato molte tariffe (abolendone alcune e creandone nuove), senza però incidere sui vecchi utenti. Secondo le associazioni dei consumatori, i nuovi piani sono più cari dei precedenti. L'ultima mossa - di questa settimana - è stata eliminare Happy Ricarica e lanciare il piano Vodafone Tutti il quale permette di chiamare a 12 cent al minuto (e 16 cent di scatto) a patto di fare almeno 15 euro di ricarica al mese. Si noti come questo piano abbia gli stessi costi del contestato Wind 12 (che per di più non obbliga a ricariche fisse). In effetti, a ben vedere i piani di Wind nonostante i rincari restano nella fascia low-cost, rispetto a quelli degli altri operatori italiani. 3 Italia è l'operatore che ha fatto meno modifiche nei piani: ha lasciato le stesse tariffe; solo, ha eliminato le ricariche Power. Telecom Italia ha lanciato le tariffe Tutto Compreso (con canone) e le ricariche personalizzate, che hanno tagli inediti (l'utente può scegliere un qualsiasi importo, anche dispari, fino a 255 euro). Nel complesso, da quando sono stati aboliti i costi di ricarica, gli utenti spendono di meno a parità di traffico; ma parte del risparmio previsto, in certi casi, è stato perduto a causa del rialzo di alcune tariffe Fonte:Mytech