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  1. Rapoo, leader cinese nel segmento delle periferiche wireless con una quota di mercato pari al 42%, dopo aver incrementato la sua presenza in tutta Europa e in oltre 80 Paesi in tutto il mondo, approda con successo anche in Italia. Da quest’anno, infatti, i prodotti Rapoo sono venduti su tutto il territorio del Bel Paese in oltre 200 negozi dei principali rivenditori italiani, e disponibili on-line attraverso i principali siti e-commerce.
  2. QNAP Italia nel 2015 ha registrato un incremento di fatturato del 20% (Y/Y), raggiungendo i 12 milioni di euro ed affermandosi nuovamente come una delle country più performanti a livello europeo. Tali risultati sono il frutto dell’impegno costante nell’evoluzione del portfolio prodotti e di un ulteriore potenziamento della strategia marketing e commerciale, in particolare il rafforzamento dei canali di distribuzione/vendita e dei servizi per i clienti. QNAP Italia, inoltre, è pronta per competere anche nel mercato Enterprise, con soluzioni e servizi di fascia alta, in grado di rispondere alle esigenze di virtualizzazione e gestione di attività mission-critical.
  3. Cometa S.p.A., realtà di primo piano nel panorama nazionale della Distribuzione IT ha siglato una partnership con PFU (EMEA) Ltd., la società responsabile per il marketing e le vendite di scanner documentali a marchio Fujitsu, che gli permetterà di ampliare ulteriormente la propria offerta nell'ambito delle soluzioni per la gestione documentale. In grado di soddisfare ogni tipo di esigenza, la gamma di scanner firmati Fujitsu spicca sul mercato per la sua completezza e per gli elevatissimi livelli qualitativi e di affidabilità che è in grado di garantire. Dai piccoli biglietti da visita al formato A3, le soluzioni Fujitsu riescono sempre a offrire risultati impeccabili, soddisfacendo al meglio le esigenze di ogni tipo di utenza, dai professionisti che vivono e lavorano sempre in movimento, alle grandi organizzazioni che hanno necessità di acquisire elevati volumi di documenti in tempi estremamente brevi.
  4. Ubisoft, in collaborazione con GameStop ed ESL Italy, è lieta di annunciare l’inizio del primo Campionato Italiano di Rainbow Six Siege su Xbox One e PC. Dopo l’annuncio della scorsa settimana della Tom Clancy’s Rainbow Six® Pro League, la competizione internazionale in collaborazione con Xbox ed ESL che partirà a marzo 2016, vengono rivelati nuovi dettagli sul torneo che riguarderà il territorio nazionale.
  5. ZTE, produttore leader mondiale di dispositivi mobili, annuncia oggi il lancio in Italia del suo smartphone di punta Blade V6 dal design pulito ed elegante, insieme con altri due modelli di fascia media Blade A452 e Blade A570, che saranno disponibili nei migliori negozi italiani a partire da dicembre. Con uno schermo curvo da 5 pollici ad alta definizione e la scocca elegante realizzata completamente in metallo, il nuovo smartphone Blade V6 risponde perfettamente alla filosofia di ZTE di lanciare dispositivi premium accessibili a tutti: contiene un processore quad-core ad alte prestazioni 1.3Ghz e 2GB di RAM in un corpo in acciaio resistente ma leggero, con uno spessore di appena 6,8 millimetri - più sottile sia dell'iPhone 6s di Apple che del Samsung Galaxy S6 Edge. Oltre al sistema operativo Android 5.0.2 Lollipop, Blade V6 dispone di un'interfaccia utente intuitiva ed altamente personalizzabile di ZTE, MiFavor UI. Il tutto racchiuso in 122 grammi di tecnologia altamente performante.
  6. Kickstarter, la più grande piattaforma al mondo di crowdfunding per la realizzazione di progetti creativi, invita oggi tutti gli innovatori, artisti, creativi e musicisti d’Italia ad entrare a far parte della propria community. Per la prima volta i creativi italiani potranno utilizzare Kickstarter per raccogliere fondi in Euro, utilizzando la lingua italiana e utilizzando il proprio conto corrente bancario in Italia. Da oggi sarà possibile anche in Italia creare progetti in una qualsiasi delle 15 categorie proposte da Kickstarter, e presentare le proprie idee ad un vasto pubblico composto da 8,8 milioni di finanziatori (“backers”).
  7. E' con grande piacere che lo staff di XtremeHardware annuncia la creazione di un nuovo team di Overclock,http://hwbot.org/team/xtremeoverdrive_oc_team_italy/"> XtremeOverdrive OC team Italy, nato dalla fusione tra il team di overclock di XtremeHardware e il http://www.hwoverdrive.com/forum/forumdisplay.php?18-HwOverdrive-OC-Team-Italy">team di overclock di HwOverdrive.
  8. Si sta facendo davvero un gran parlare di OnePlus One in queste ultime settimane. Oggi il produttore ha confermato che sarà disponibile ufficialmente anche in Italia con un prezzo inferiore ai 350€; in mattinata inoltre sono stati diffusi alcuni scatti realizzati dal dispositivo.
  9. Come annunciato dal titolo Motorola ha ufficializzato l'arrivo di Moto X sul territorio europeo a partire dal mese di Febbraio. L'arrivo di questo atteso smartphone porta con sè anche un quantitativo non indifferente di delusione da parte degli appassionati, vediamo perchè.
  10. Sembra incredibile ma, proprio pochi minuti fa, ha aperto i battenti lo store ufficiale di Google per i suoi dispositivi. Stiamo parlando di Play Devices, il servizio era presente già in diversi paesi e da tempo si sperava nel suo arrivo anche in Italia.
  11. Secondo una ricerca di LiveXtension, agenzia di marketing e comunicazione dell’incubatore Digital Magics, l’Italia è più social degli USA, soprattutto fra gli over 50.
  12. Tra meno di un mese, Fujifilm inaugura l'eXperience Tour, una serie di date che vedranno le fotocamere della Serie X a disposizione del pubblico per prova e valutazione. Il tour toccherà diverse città d'Italia, sarà aperto al pubblico e l'ingresso sarà gratuito. http://www.xtremehardware.com/images/stories/Fujifilm/News/fujifilm_Experience_tour_locandina.jpg" class="jcepopup" target="_blank">
  13. In commercio dalla giornata odierna la nuova console di casa Nintendo, Wii U, anche sul territorio italiano. Il prezzo, a partire da 299€ per la versione base, risulta competitivo.
  14. AMD annuncia la nomina di Maurizio Conte a Retail Sales Manager per il mercato consumer in Italia.
  15. Enermax Italia ha da poco lanciato il suo nuovo sito ricco di novità http://www.enermax.it/?utm_source=ENERMAX&utm_medium=PR&utm_campaign=Fulmo-Italia_Home" rel="nofollow" target="_blank">www.enermax.it: grafica totalmente nuova, maggiori informazioni sui prodotti (sezione cavi PSU, recensioni da tutta Europa aggiornate in tempo reale, un'area stampa dove si può scaricare immagini per ogni prodotto) e molto altro ancora! Per festeggiare il lancio del nuovo sito e l'inizio del campionato europeo di calcio, Enermax, in collaborazione con Asus Italia, Italia Modding e ap.design, schiera in campo Fulmo Italia: un case sportivo, unico al mondo e completo di hardware, moddato con i motivi della nazionale italiana per un valore di 1300 euro.
  16. Modding Magazine Nasce Modding Magazine, realizzata dai ragazzi di ItaliaModding, rappresenta la prima "Fanzine" sul modding, una rivista per gli appassionati di questa disciplina. Di seguito raccoglieremo il link a tutti i numeri usciti. Numero Zero: Dicembre 2011 In questo numero: MODDING 08 | modding e cinema MODDING 14 | modding e steampunk GUIDE 18 | guida alla marmorizzazione STRUMENTI 24 | l ’amico dremel INTERVISTE 30 | intervista a dagored INTERVISTE 36 | intervista a weisses RECENSIONI 46 | noctua nh-c14
  17. Se Steve fosse nato in provincia di Napoli Steve Jobs è cresciuto a Mountain View, nella contea di Santa Clara, in California. Qui, con il suo amico Steve Wozniak, fonda la Apple Computer, il primo aprile del 1976. Per finanziarsi, Jobs vende il suo pulmino Volkswagen, e Wozniak la propria calcolatrice. La prima sede della nuova società fu il garage dei genitori: qui lavorarono al loro primo computer, l’Apple I. Ne vendono qualcuno, sulla carta, solo sulla base dell’idea, ai membri dell’Homebrew Computer Club. Con l’impegno d’acquisto, ottengono credito dai fornitori e assemblano i computer, che consegnano in tempo. Successivamente portano l’idea ad un industriale, Mike Markkula, che versa, senza garanzie, nelle casse della società la somma di 250.000 dollari, ottenendo in cambio un terzo di Apple. Con quei soldi Jobs e Wozniak lanciano il prodotto. Le vendite toccano il milione di dollari. Quattro anni dopo, la Apple si quota in Borsa. Mettiamo che Steve Jobs sia nato in provincia di Napoli. Si chiama Stefano Lavori. Non va all’università, è uno smanettone. Ha un amico che si chiama Stefano Vozzini. Sono due appassionati di tecnologia, qualcuno li chiama ricchioni perchè stanno sempre insieme. I due hanno una idea. Un computer innovativo. Ma non hanno i soldi per comprare i pezzi e assemblarlo. Si mettono nel garage e pensano a come fare. Stefano Lavori dice: proviamo a venderli senza averli ancora prodotti. Con quegli ordini compriamo i pezzi. Mettono un annuncio, attaccano i volantini, cercano acquirenti. Nessuno si fa vivo. Bussano alle imprese: “volete sperimentare un nuovo computer?”. Qualcuno è interessato: “portamelo, ti pago a novanta giorni”. “Veramente non ce l’abbiamo ancora, avremmo bisogno di un vostro ordine scritto”. Gli fanno un ordine su carta non intestata. Non si può mai sapere. Con quell’ordine, i due vanno a comprare i pezzi, voglio darli come garanzia per avere credito. I negozianti li buttano fuori. “Senza soldi non si cantano messe”. Che fare? Vendiamoci il motorino. Con quei soldi riescono ad assemblare il primo computer, fanno una sola consegna, guadagnano qualcosa. Ne fanno un altro. La cosa sembra andare. Ma per decollare ci vuole un capitale maggiore. “Chiediamo un prestito”. Vanno in banca. “Mandatemi i vostri genitori, non facciamo credito a chi non ha niente”, gli dice il direttore della filiale. I due tornano nel garage. Come fare? Mentre ci pensano bussano alla porta. Sono i vigili urbani. “Ci hanno detto che qui state facendo un’attività commerciale. Possiamo vedere i documenti?”. “Che documenti? Stiamo solo sperimentando”. “Ci risulta che avete venduto dei computer”. I vigili sono stati chiamati da un negozio che sta di fronte. I ragazzi non hanno documenti, il garage non è a norma, non c’è impianto elettrico salvavita, non ci sono bagni, l’attività non ha partita Iva. Il verbale è salato. Ma se tirano fuori qualche soldo di mazzetta, si appara tutto. Gli danno il primo guadagno e apparano. Ma il giorno dopo arriva la Finanza. Devono apparare pure la Finanza. E poi l’ispettorato del Lavoro. E l’ufficio Igiene. Il gruzzolo iniziale è volato via. Se ne sono andati i primi guadagni. Intanto l’idea sta lì. I primi acquirenti chiamano entusiasti, il computer va alla grande. Bisogna farne altri, a qualunque costo. Ma dove prendere i soldi? Ci sono i fondi europei, gli incentivi all’autoimpresa. C’è un commercialista a Napoli che sa fare benissimo queste pratiche. “State a posto, avete una idea bellissima. Sicuro possiamo avere un finanziamento a fondo perduto almeno di 100mila euro”. I due ragazzi pensano che è fatta. “Ma i soldi vi arrivano a rendicontazione, dovete prima sostenere le spese. Attrezzate il laboratorio, partire con le attività, e poi avrete i rimborsi. E comunque solo per fare la domanda dobbiamo aprire la partita Iva, registrare lo statuto dal notaio, aprire le posizioni previdenziali, aprire una pratica dal fiscalista, i libri contabili da vidimare, un conto corrente bancario, che a voi non aprono, lo dovete intestare a un vostro genitore. Mettetelo in società con voi. Poi qualcosa per la pratica, il mio onorario. E poi ci vuole qualcosa di soldi per oliare il meccanismo alla regione. C’è un amico a cui dobbiamo fare un regalo sennò il finanziamento ve lo scordate”. “Ma noi questi soldi non ce li abbiamo”. “Nemmeno qualcosa per la pratica? E dove vi avviate?”. I due ragazzi decidono di chiedere aiuto ai genitori. Vendono l’altro motorino, una collezione di fumetti. Mettono insieme qualcosa. Fanno i documenti, hanno partita iva, posizione Inps, libri contabili, conto corrente bancario. Sono una società. Hanno costi fissi. Il commercialista da pagare. La sede sociale è nel garage, non è a norma, se arrivano di nuovo i vigili, o la finanza, o l’Inps, o l’ispettorato del lavoro, o l’ufficio tecnico del Comune, o i vigili sanitari, sono altri soldi. Evitano di mettere l’insegna fuori della porta per non dare nell’occhio. All’interno del garage lavorano duro: assemblano i computer con pezzi di fortuna, un po’ comprati usati un po’ a credito. Fanno dieci computer nuovi, riescono a venderli. La cosa sembra poter andare. Ma un giorno bussano al garage. E’ la camorra. Sappiamo che state guadagnando, dovete fare un regalo ai ragazzi che stanno in galera. “Come sarebbe?”. “Pagate, è meglio per voi”. Se pagano, finiscono i soldi e chiudono. Se non pagano, gli fanno saltare in aria il garage. Se vanno alla polizia e li denunciano, se ne devono solo andare perchè hanno finito di campare. Se non li denunciano e scoprono la cosa, vanno in galera pure loro. Pagano. Ma non hanno più i soldi per continuare le attività. Il finanziamento dalla Regione non arriva, i libri contabili costano, bisogna versare l’Iva, pagare le tasse su quello che hanno venduto, il commercialista preme, i pezzi sono finiti, assemblare computer in questo modo diventa impossibile, il padre di Stefano Lavori lo prende da parte e gli dice “guagliò, libera questo garage, ci fittiamo i posti auto, che è meglio”. I due ragazzi si guardano e decidono di chiudere il loro sogno nel cassetto. Diventano garagisti. La Apple in provincia di Napoli non sarebbe nata, perchè saremo pure affamati e folli, ma se nasci nel posto sbagliato rimani con la fame e la pazzia, e niente più. Antonio Menna
  18. Interessante ed esemplare vicenda del blogger Massimo Russo: Bisogna essere dotati di pazienza e cocciutaggine, ma si può. Apple, se si è disposti a insistere e a non darsi per vinti, alla fine riconosce il diritto del consumatore a ricevere assistenza in garanzia anche dopo i primi 12 mesi dall’acquisto propri prodotti. Anche se non si è pagato il sovrapprezzo per la garanzia aggiuntiva. E senza il bisogno di imbarcarsi in lunghe e pesanti vertenze giudiziarie. E’ successo a me. Ecco come. Premessa A tutti i legionari Apple: a priori non sono né pro né contro la mela. Sto scrivendo con un notebook Dell, la classe media dei pc per definizione. Ma in famiglia usiamo 4 iPod, 2 iPad, un Macbook, e ho acquistato il primo Mac da tavolo nel 1990. Riconosco il genio di Steve Jobs e l’eccellenza di molti prodotti Apple. Ma non mi piace la prepotenza che la casa spesso mostra nei confronti delle altre aziende e dei suoi clienti (come quando, unilateralmente, firma le e-mail del proprio centro assistenza con questa frase: “È rigorosamente vietato distribuire, ritrasmettere, copiare o divulgare il contenuto della trasmissione sopra menzionata”). L’antefatto La querelle è nota. Il codice del consumo (articoli 132 e 133) prevede che la durata legale della garanzia sia di 24 mesi, i primi 12 coperti dal fabbricante, i secondi dal distributore. Apple, a meno che non si sia acquistato un piano di garanzia che comporta un sovrapprezzo, riconosce solo il primo anno. Su questo il Centro ricerca tutela consumatori utenti di Trento ha denunciato la Apple per prassi commerciale sleale e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha aperto un’inchiesta. Il fatto Il 2 agosto metà dello schermo del mio iPad ha smesso di funzionare. Nella parte inferiore le immagini erano le solite, in quella superiore si scomponevano in una miriade di linee colorate. Un effetto lisergico e anche piacevole, se non fosse che all’improvviso l’attrezzo era divenuto inservibile. Nulla da fare. L’avevo comprato a metà giugno del 2010, quattordici mesi prima, dunque secondo Apple fuori garanzia, secondo la legge italana sotto garanzia del distributore. E nel mio caso il negoziante era proprio Apple, visto che la vendita era avvenuta online sul sito della casa. Fiducioso, ho compilato il moduo online e poi ho inviato il fax richiesto dalle istruzioni chiedendo assistenza. Il primo rifiuto Il 12 agosto ho ricevuto questa e-mail. “Gentile cliente Apple, Numero di serie prodotto: GB0244D4ETU Codice di riparazione: 236663751 La ringraziamo per avere inviato il fax con la prova d’acquisto del suo prodotto ad Apple. Dopo avere controllato la prova d’acquisto, la data associata al suo prodotto Apple e’ stata aggiornata. Con effetto immediato, la data di acquisto del prodotto nei nostri sistemi e’ aggiornata al: 15/06/2010. Secondo questa data, il prodotto non è più coperto da garanzia. Se desidera procedere con la riparazione, le spese saranno a suo carico. Abbiamo annullato la sua richiesta di assistenza”. Le telefonate Da questo momento in poi ogni altro tentativo di contatto via e-mail non ha funzionato. Anzi, non sono nemmeno più riuscito a compilare un nuovo modulo di richiesta assistenza. Ai primi di settembre ho deciso di provare al telefono. Il 9 una gentile signorina di nome Elena mi ha chiesto di compiere una serie di lunghe e noiose procedure (backup della macchina, ripristino, etc…) che avevo già tentato per conto mio. Nulla di fatto. Il 12 ho riprovato, ho parlato con un altro gentile signore che, sulle prime ha detto che l’iPad era senz’altro caduto (falso) e che la garanzia non copriva gli urti. Poi (rumore di unghie che scivolando grattano sul vetro) che in ogni caso era stato sottoposto a condizioni di calore o umidità eccessive (certo l’agosto romano è qualcosa, ma quest’anno poi nemmeno troppo). E infine che comunque era fuori dai termini temporali di garanzia. Di fronte alle mie insistenze infine mi veniva indicato un centro assistenza autorizzato in Prati, a Roma, dove avrei potuto portare la macchina per una diagnosi. Il centro assistenza Gentilissimi. Di più, comprensivi.”Ha ragione, abbiamo lo stesso problema anche noi”, mi ha detto una signorina. “Vedo che il difetto non dipende da un urto e che schermo e scocca sono intatti. Ma non possiamo derogare. Certo, se fosse stata la batteria avremmo potuto chiedere la sostituzione, ma così non so cosa possiamo fare, lei ormai ha dichiarato che si tratta dello schermo. Dobbiamo essere autorizzati alla riparazione in garanzia, e questo può venire solo dalla sede. Lo lasci qui, li chiami e poi ci faccia sapere non appena le hanno dato il via libera”. Un suo collega ha aggiunto: “Non è che può fare della pubblicità negativa vero? Perché a quella sono sensibili, e insomma, se uno protesta minacciando scandalo, alla fine qualcosa ottiene”. “Voglio essere un normale cittadino”, ho risposto loro. “Non il privilegiato che minaccia e porta a casa”. E poi, che anche con Steve Jobs (all’epoca ancora in vita) dovesse finire a “Lei non sa chi sono io”, mi pareva davvero troppo. In fondo esiste una regola. Prevede che la garanzia sia di due anni. E così facile. Basta rispettarla. Sono tornato a casa, con in tasca l’199-120-800. Il numero da chiamare per chiedere che il centro assistenza fosse autorizzato ad assistermi. Un passo indietro Pensavo di essere più vicino al bandolo della matassa. Mi sbagliavo. L’199 mi ha respinto con fermezza. “Noi non possiamo interagire con i centri assistenza, quello è un circuito diverso dalla casa madre. E poi lei è fuori garanzia”. Ho insistito e richiamato, fino a che sono ruscito a ottenere di essere passato all’assistenza di secondo livello. E siamo a fine settembre. Qui una signora di nome Fabiana mi ha detto: “Posso aiutarla, ma lei deve ritirare la macchina dal centro assistenza. Poi, quando ne è di nuovo in possesso, mi ricontatti e riceverà istruzioni”. Un gioco dell’oca Roba da libro di le Carré. Comunque, ormai pronto a tutto, ho deciso di fare come mi aveva detto. Ho recuperato l’iPad e il 4 ottobre ho scritto alla signora Fabiana. Gentile sig.ra Xxxx, come da lei suggerito durante la nostra telefonata della scorsa settimana, ho provveduto a ritirare l’iPad (numero di serie prodotto: GB0244D4ETU) che avevo portato al centro assistenza autorizzato Yyyyy di Roma, dove avevano tra l’altro riscontrato la mancanza di danni sulla scocca o sul display dell’apparecchio. La vicenda dura dal 2 di agosto e ha avuto le seguenti tappe (per brevità le risparmio nomi e date, ma conservo tutti i dettagli e sono certo li potrà appurare lei stessa dal vostro backend): 1. rigetto della richiesta di riparazione in garanzia (garanzia dei primi 12 mesi scaduta da 40 giorni, garanzia del rivenditore NON riconosciuta) 2. primo contatto con il vostro call center (back up e reset completo della macchina, difetto irrisolto) 3. secondo contatto con il vostro call center (invocazione di cause improbabili del guasto come umidità e caldo, infine indicazione di consegna dell’apparecchio al centro Yyyyy) 4. consegna dell’apparecchio all’assistenza, che mi ha sollecitato la chiamata al vostro 199 perché fossero autorizzati a procedere 5. telefonata all’199 6. escalation all’assistenza di II livello (lei) che - contrordine - mi ha consigliato di ritirare la macchina e di chiedere assistenza diretta (cosa che sto facendo con questa mail). Tutto ciò considerato, le chiedo formalmente di provvedere alla riparazione/sostituzione in garanzia da rivenditore (durata di 12 mesi, dopo i 12 mesi assicurati dal produttore, per complessivi 24 mesi), come previsto dagli articoli 132 e 133 del codice del consumo. Le ricordo che ho acquistato l’apparecchio online direttamente da Apple, che dispongo di fattura italiana, e che l’articolo 134 dello stesso codice dichiara non valida qualsiasi clausola contrattuale che possa menomare i diritti del consumatore. A questo punto resto in attesa che vogliate rispettare la legge, smetterla di maltrattare un vostro cliente, e procedere alla riparazione/sostituzione. A meno che non abbiate da suggerire un ennesimo giro di dadi di questo gioco dell’oca, che comincio a trovare piuttosto irritante. Una sola certezza: sono piuttosto cocciuto. Se aspettate che io mi stanchi, posso assicurarvi che non accadrà. Cordiali saluti La sparizione della signora Fabiana Sparita, scomparsa. Non mi ha più risposto. Ho provato a riscriverle, nulla (anche Cupertino ha una sua Siberia?). Fatto sta che il 12 ottobre, esasperato, ho rifatto la trafila telefonica fino al secondo livello (nemmeno un videogame della playstation), fino ad arrivare a Jury. “Fabiana è stata trasferita ad altro incarico”, ha affermato in modo molto professionale, “mi occuperò di lei e risolverò il suo problema”. Jury=Wolf Insomma, Jury come il Wolf di Tarantino. E davvero mi è sembrato, finalmente, di essere vicino alla luce. Con Jury in effetti è cambiato tutto. A una velocità impressionante. Il 14 ottobre un corriere è arrivato e ha impacchettato l’iPad rotto. Il 15 l’iPad è arrivato in Olanda, al centro assistenza Apple. Il 17 hanno deciso di sostituirlo e me l’hanno rispedito. Il 18 il nuovo era a casa mia. Da non credere potesse essere così semplice. Morale, a tutti gli sventurati clienti Apple bistrattati: insistete. E se vi diranno che siete fuori garanzia anche se i due anni dall’acquisto non sono scaduti, rispondete con il nome in codice: “Jury”. Fonte: Kataweb.it - Blog - Cablogrammi » Blog Archive » Apple: come ottenere i due anni di garanzia che spettano per legge
  19. Ciao a tutti, confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo. Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche. 'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure. Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente. Il referendum è evidentemente anche questo! Mariachiara Alberton RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset. Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i cittadini italiani: Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone Il referendum non sarà pubblicizzato in TV. I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum. Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti. Passaparola! http://www.eurac.edu/staff/malberton/Documents/Referendum%20abrogativi%20note%20informative.pdf
  20. Dal siito eWeeks.com abbiamo appreso un nuovo problema che potrebbe insorgere per gli utenti della baia. Visitando alcuni siti particolari il nostro pc potrebbe scaricare un codice malevolo, che inizia successivamente a cercare di scovare le nostre password di ebay e di paypal attraverso controlli incrociati e brute forcing. Molti utenti infatti dopo questo fatto si sono visti violare il loro account eBay e alcuni addirittura l'account di Paypal. Sembrerebbe che in questo tranello si possa cadere visitando anche siti italiani, ma con un Pc ben aggiornato possiamo dormire sonni tranquilli. Marco Dominici
  21. Stabili gli utenti rispetto al mese di giugno: sono 21,4 milioni gli individui che hanno compiuto almeno una connessione al Web da casa o ufficio, oltre 22,2 milioni se si considerano anche gli utilizzatori di applicazioni internet come gli instant messenger e i media player''. Sono i dati dell'indagine Nielsen/NetRatings relativi allo scenario Internet in Italia nel mese di luglio 2007. Da casa i navigatori riducono il tempo trascorso sui siti di circa 1 ora (13 ore e 3 minuti in media per utente a luglio, l'8% in meno rispetto a giugno), con accessi comprensibilmente molto bassi durante i week-end quando l'estate porta a trascorrere il tempo libero all'aria aperta. Al contrario, rimane intensa la fruizione della rete dall'ufficio. Ciao
  22. Roma - Dopo anni di crescita costante, la quantità di software proprietario installato illegalmente in Italia inizia a scendere, calando di due punti percentuali nel 2006 rispetto all'anno precedente. Ad affermarlo è Business Software Alliance, l'alleanza dei produttori di software closed source che, come ogni anno, ha delegato a IDC le rilevazioni per il proprio Rapporto annuale. Uno studio che anche quest'anno si limita ad analizzare l'uso del software su PC, desktop, laptop e palmari, non invece su server, mainframe ed altre piattaforme.
  23. Una versione per il mercato europeo dell'iPhone, probabilmente rivista in qualche dettaglio, verrà commercializzata già nel corso del 2007, probabilmente a ridosso delle vendite natalizie. E' quanto conferma il direttore finanziario di Apple Oppenheimer lasciando intendere che i problemi logistici e la difficoltà di trovare partner commerciali siano in fase di risoluzione. La limitata disponibilità dell'iPhone non consentirà però un lancio simultaneo in tutti i paesi del vecchio continente. Al momento sembrerebbero avere priorità i mercati di Germania, Francia e Gran Bretagna. Negli altri Paesi , Italia inclusa, occorrerà attendere la prima metà del 2008. Fonte: AZpoint
  24. Roma - Lo ha scritto il celebre esperto di cose di rete Stefano Quintarelli e lo stanno riprendendo di ora in ora molti siti e blog: è tempo che si parli del futuro della connettività e che lo si faccia in modo pubblico ed aperto, affinché il futuro dell'infrastruttura forse più strategica di qualsiasi altra, quella che rende possibile la Società dell'informazione, non sia deciso da un solo operatore senza strategie condivise. In ballo c'è moltissimo.
  25. Milano, 23 Aprile 2007 – TX -Think Xtra, www.txitalia.it azienda leader nel mercato retail per i prodotti certificati Skype, presenta Think Xtra® USB Slim Phone, un elegante e tecnologico telefono che permette di effettuare chiamate VoIP su internet tramite Skype, nella massima comodità. Think Xtra introduce con questo telefono interessanti innovazioni come il tasto D-Pad multidirezionale per rendere più immediato lo scorrimento e la ricerca dei propri contatti e maggiormente pratico il menu di navigazione. Il sistema audio è valorizzato dal Digital Sound Processor, un innovativo processore capace di garantire un’elevata qualità audio e di eliminare l’eco durante la conversazione, l’audio risulta pulito e cristallino.
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