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megauploadL'FBI in accordo con il Dipartimento di Giustizia americano chiude Megaupload e Mediavideo; Kim Schmitz rischia fino a 50 anni di carcere.

Kim Schmitz ed altri tre suoi collaboratori si trovavano in Nuova Zelanda quando son stati arrestati dall'FBI con l'accusa di violazione dei diritti di copyright per circa 500 milioni di dollari americani.
Come risaputo il governo statunitense è alle prese con una battaglia aspra contro la pirateria informatica e chi viola i diritti d'autore; questa notte a farne le spese sono stati Megavideo e Megaupload.
Con sede a Hong Kong questi son diventati punti di riferimento mondiale del file sharing e dello streaming video ed attualmente non sono raggiungibili dagli utenti in quanto chiusi dalle autorità americane.
Mentre scriviamo queste righe, inoltre, vi informiamo che alcuni hacker, in particolare un gruppo di utenti facenti parte di Anonymous, sono partiti al contrattacco lanciando l'operazione denominata su Twitter #OpMegaUpload.
Tale attacco è diventato immediatamente uno dei più grandi ed importanti della storia; infatti moltissimi siti web come quello della Dipartimento di Giustizia statunitense, della casa discografica Universal, della Recording Industry Association of America (Riaa) e della Motion Picture Association of America (Mpaa) sono stati oscurati o resi irraggiungibili.
Olte a questi segnalamo che son stati attaccati anche il sito della Casa Bianca e quello dell'FBI che, a quanto pare, sembra l'unico a resistere agli attacchi (precisiamo che in questo momento anche il sito della casa bianca è attualemte raggiungibile).
Kim Schmitz ed altri tre suoi collaboratori rischiano fino a 50 anni di carcere per l'accusa a loro imputata.
Riportiamo di seguito un comunicato che spiega i motivi di tale arresto e della chiusura dei due siti:
"McLEAN, Virginia (AP) — Federal prosecutors have shut down one of the world’s largest file-sharing sites, Megaupload.com, and charged its founder and others with violating piracy laws.
The indictment accuses the company of costing copyright holders more than $500 million in lost revenue from pirated films and other content.
The indictment was unsealed Thursday, one day after websites shut down in protest of two congressional proposals intended to thwart the online piracy of copyrighted movies and TV programs.
Megaupload.com has claimed it is diligent in responding to complaints about pirated material.
The indictment says at one point, Megaupload was the 13th most popular website in the world."

Segnaliamo che però è gia stato messo on-line un sostituto di Megaupload che potete trovare a questo indirizzo.
Rimaniamo in attesa di eventuali aggiornamenti da entrambi i fronti.




Angelo Ciardiello
Redazione XtremeHardware

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